17 giugno 2011

La bellezza del somaro

Mah, due stelline?
Ho ancora il dubbio di essere io che non ho capito il messaggio del film, ma io sta Bellezza del somaro non sono riuscita a trovarla. Non perdete tempo e guardate altro. Non mi piacciono i cinepattoni, nè volgari nè intellettuali, a quanto pare.

Vi riporto però il Buongiorno di Gramellini che avevo letto sotto Natale a proposito di questo film.

Noi adulti acculturati disprezziamo la rozzezza ruspante dei cine-panettoni e così a Natale andremo a vedere «La bellezza del somaro» di Sergio Castellitto, il primo cine-panettone progressista, che infatti non si svolge su una spiaggiona esotica ma in un casale toscano. Come il protagonista del film, noi amiamo il dialogo e l’integrazione fin dai tempi di Spencer Tracy, quindi se nostra figlia ci portasse a cena un fidanzatino di colore saremmo ben felici di accoglierlo. E qualora dovessimo scoprire che il suo fidanzatino non è il ragazzo di colore, ma un signore molto-molto anziano, deglutiremmo settecento volte e poi faremmo finta di niente. Perché abbiamo una reputazione da difendere e anche se la vecchiaia ci fa paura, sappiamo esorcizzarla senza bisogno di escort, con una robusta dose di buone letture e ipocrisia.



Noi non siamo più padri e madri, mestieri reazionari, ma fratelli e sorelle maggiori. Proprio come i genitori del film, che chiamano la figlia «cucciola» e le danno sempre ragione, facendola crescere in un ambiente nevrotico che ha abolito i riferimenti, le ringhiere. Siamo bambini invecchiati che hanno perso energia e passione. Siamo visceri e testa, ma poco cuore. Giustamente detestiamo la violenza, quella sui figli in particolare. Eppure, quando dopo un’ora e mezzo di progressismo il nostro avatar Castellitto, in un rigurgito di energia e passione, tira finalmente uno schiaffone a sua figlia... beh, è come quando Fantozzi stronca la Corazzata Potemkin: saltiamo in piedi ad applaudire e ci sentiamo molto meglio: noi, lui, ma soprattutto sua figlia.

3 commenti:

Laura ha detto...

Ecco ero lì lì...ma allora non lo noleggio!

cri ha detto...

sono d'accordo con te e sopratutto con la recensione! Ne ho visto 3/4 e poi mi sono addormentata beatamente sul divano, sicura di non essermi persa nulla!

Antonella ha detto...

Il film mi è apparso abbastanza nevrotico.
Ti consiglio la recensione sul mio blog:
http://hovogliadicinema.blogspot.com/2011/01/la-bellezza-del-somaro.html