29 agosto 2011

JMJ: giorno 1 Tarragona

Cosa da ricordare:
- il primo colacao in autogrill a Barcellona, dopo 3 anni che lo anelavo!

- l'emozione, per non dire la commozione, di arrivare nella Residenza Universitaria di Tarragona ed essere accolti sulle note di questa canzone:

- la scoperta che per il nostro pullman (e pochi altri) non c'era posto nella residenza, ma che avremmo dormito fuori: sotto un campo da calcio coperto da una tettoia.
-i sorrisi, le voci, le risate di più di mille ragazzi con i loro cappellini blu che vanno tutti insieme al mare e la nuotata fino ad una boa lontanissima.
- le voci e la voglia di giocare di quel migliaio di ragazzi torinesi che dopo aver trascorso un'intera nottata su un pullman e un pomeriggio sotto al sole in spiaggia si mettono in marcia per camminare fino al Santuario della Madonna di Loreto. E i clacson degli spagnoli che li salutano allegri!
 
- il primo piacevole incontro con l'hummus di ceci. niente male, e il re-incontro nelle successive 24 ore necessarie a digerirlo.
- Lo spettacolo degli zampognari:


Cose da portare a casa:
[dall'omelia] Essere come alberi saldi le cui radici devono essere in Cristo, per non crollare quando arriva la tempesta.

3 commenti:

Isabel ha detto...

Tarragona mi era piaciuta tantissimo! E' una cittadina splendida!

Maruzza ha detto...

ColaCao...fammi prendere appunti per il prox giro spagnolo va...

alpexex ha detto...

e' proprio vero quello che diceva il Nelson: le persone inseguono il modello quercia. tutta st'evoluzione per invidiare le piante. (io personalmente mi tengo le gambe, ma spero per chi vuole che si ritrovi radici li' sotto al bacino. sarebbe una gran limitazione al traffico... :) )