28 febbraio 2013

Benedetto XVI

Benedetto XVI è il Papa che ho conosciuto davvero, che son stata  ad ascoltare. Con Giovanni Paolo II non l'avevo fatto.
La prima volta l'ho incontrato alla GMG di Colonia e non era nei programmi: quando avevo deciso di andarci era prima della morte di Giovanni Paolo II. Lui era l'altro Papa perché il mio Papa alla fine era rimasto Giovanni Paolo II. Però mi aveva colpito tanto il suo arrivo sul Reno e ho un buon ricordo di quella esperienza.
Due anni dopo è stata la volta di Loreto: un incontro a cui avevo deciso di partecipare veramente all'ultimo minuto. E lì ho imparato ad apprezzarlo davvero perché mi avevano colpito tanto le parole che aveva usato per descrivere il sì di Maria.
Poi son passati un po' di anni e siamo giunti a Madrid, GMG 2011: anche quella decisa con poco preavviso ma con una maggiore disponibilità all'ascolto. Il ricordo più vivo di quell'incontro è stato durante la veglia del sabato sera quando scoppiò un temporalone: al Papa era stato consigliato di allontanarsi e di lasciare la veglia, ma aveva voluto rimanere con noi. Un gesto che già allora mi aveva colpito per la forza di quest'uomo così anziano e alla luce delle sue dimissioni mi colpisce ancora di più.

La sua decisione mi ha lasciato spiazzata. 
Poi ho ascoltato ancora una volta quello che aveva da dire e le sue spiegazioni così semplici mi hanno colpito. Mi ha fatto riflettere questo Dio che non chiede a tutti le stesse cose, che ci conosce, che sa cosa possiamo sopportare e ci chiede cose differenti, ma ci ama tutti quanti. Son cose su cui dovrei riflettere. 

Semplicemente, GRAZIE.

Come questa notte, con Cristo potrete sempre affrontare le prove della vita. Non lo dimenticate!
[Benedetto XVI, Madrid 2011]

26 febbraio 2013

Cronaca di una doccia (fredda)

Guardo Mentana. Mentana che è ancora fresco come una rosa. Mentana che non è ancora isterico e nevrtotico, scherza con i suoi inviati. Dicono che i primi exit poll danno Bersani vittorioso, son solo le 4 ma son calma, vado a farmi una doccia che tanto qui è tutto tranquillo.
Da sotto la doccia sento il telefono squillare, ma tanto fuori è tutto tranquillo: tanto quello chi lo rivota?
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Messaggio di T: Non ci posso credere!
F: - che cosa? [non possono essere così coglioni... sicuramente ha letto qualche news su qualche telefilm. si-cu-ra-men-te]
T: - Ma non stai guardando la tv?
F: - Stavo facendo una doccia. Ti prego usa del tatto nel fare le tue comunicazioni.
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Seguono ore di trombe, suscettibilità (pari a quella di Mentana), mutismo, incazzatura. Ma soprattutto stupore. Perchè io non me ne capacito che il 90% delle persone a cui parlo di Babbo Natale mi guardi come un'aliena anziché come un'elfa, ma poi un 30% creda al tizio che gli ridarà l'imu e ha comprato Balotelli (ma non avrebbe mai venduto Kakà).

23 febbraio 2013

Anna è ancora viva, purtroppo

Purtroppo Anna è ancora viva. 
Mi mancano ancora un po' meno di 200 pagine per poterla salutare. E spero che la mia amica M. che mi ha consigliato di leggerlo assicurandomi un secchiello di lacrime abbia ragione.

La visione del film di Anna Karenina è rimandata a settimana prossima, sperando di aver finito il libro finalmente. Non ne posso più di 'sto polpettone russo!

22 febbraio 2013

Amica di Pino

Non so perché ma ho la pragmatica sensazione di aver fatto 'na cazzata, nonostante ci abbia pensato parecchio e il mio piano telefonico ormai non rispondesse più alle mie esigenze...
Mi son fatta convincere da Pino il Pinguino a cambiare piano: da domattina potrò usare il mio cellularino anche per andare su internet. Sarà un bene?




20 febbraio 2013

Un sapore di ruggine e ossa

Un sapore di ruggine e ossa non è nè bello nè brytto: semplicemente angosciante.
Quindi ve lo consiglio solo se siete dell'umore giusto per star male. Ma attenzione non è di quei film dove piangi con i singhiozzi, è di quelli che quando finisce dici "fiuuu sicuramente a 'sti due disgraziati capiterà qualche altra iella ma io non ne voglio più sapere nulla". Il segreto di questo film è il susseguirsi di tragedie... ecco la trama in breve, ma se voleste vederlo non leggete oltre!

Alì incontra Stephanie in un locale dove lavora come buttafuori: lei viene coinvolta in una rissa perchè gioca a far la zoccoletta e poi non la dà a nessuno. Da lì seguono una serie di disgrazie: lei che da sempre fa l'addestratrice di orche marine il giorno viene coinvolta in un incidente al parco marino dove lavora e le devono amputare le gambe. Non vuole vedere e sentire nessuno ma decide di chiamare il tipo che aveva conosciuto e le aveva lasciato il numero, va' a sapere perchè! Lui nel frattempo decide di passare il suo tempo dandosi alle lotte clandestine, tanto per cercare qualche rogna. Va a pattinare con il figlioletto (che l'ex compagna gli ha abbandonato perchè era una tossica), il ghiaccio si crepa, il bimbo finisce di sotto e lui si spacca le mani per tirarlo fuori. Nel frattempo i due passano da solo amici a trombamici a vorrei qualcosa di più, allora non vediamoci più al allora ti amo.

Un'angoscia che non vi dico!

18 febbraio 2013

2 anni dopo


Felicità
è un bicchiere di vino con  un panino
[Al Bano e Romina, Felicità]

Mi mancano tanto le cose semplici, sciocche, senza importanza che facevamo insieme.
Quelle che adesso non hanno più lo stesso gusto: sanno di nostalgia.

17 febbraio 2013

Sanremoston


Ieri vi dicevo che stavo andando a Sanremo, ma in realtà avrei dovuto dire che Sanremo stava arrivando da me!
Da mesi con mia sorella ci chiedevamo come poter stupire ancora i nostri ospiti dopo la cena a tema dello scorso anno e poi l’idea me l’ha data un amico: “beh andate a Sanremo”. E così è stato, come potete notare dal cartello stradale che annuncia l'arrivo nella ridente cittadina ligure.

Appena arrivati abbiamo ammirato le spiagge della riviera ligure e gli strani personaggi che la abitavano

Siamo passate accanto al Casinò

E ci siamo fermati in una trattoria per mangiare solo piatti tipici liguri: pasta al pesto, farinata, focaccia dirocco, focaccia ligure, torta di riso, torta di zucca, patate e salsiccia, latte fritto, torta della nonna e fagottini di mele.

Il colpo di genio è stato di B, una di quelle persone che conosco da sempre e ho sempre pensato che fosse normale. Poi capisci quanto è vero il detto che ci va con lo zoppo impara a zoppicare: con me e fra è riuscita a esprimere tutto il suo potenziale pirla.
Ecco lo slogan: vivi il tuo Sanremo da protagonista!

Eccomi nei panni di Mengoni: purtroppo non si vede bene ma mia sorella mi aveva pure fatto un boccolo in fronte come quello di Mengoni durante la sua seconda esibizione: la mia cartolina dalla Riviera






16 febbraio 2013

Sanremo 2013

Stasera andremo a Sanremo...e nei prossimi giorni vi illustrerò perché non è un modo di dire!
Io alla fine dopo un attento ascolto ho scelto la mia canzone vincitrice:

13 febbraio 2013

Il piccione di Sanremo

Son stata colta da influenza, tosse e febbre.
Mio caro piccione, ci vuole ben altro per tenermi lontano dalla tv le serate del Festival.
Son più furba io: per esempio le medicine che danno sonnolenza le prendo prima di andare a dormire, mica dopo cena.
E poi ho la scusa che sto male e sto davanti alla televisione per vedere tutti gli approfondimenti su Sanremo.
Vinco io mio bel piccione e quindi lasciami guarire per sabato sera dai, che me lo merito!!!!

Il meglio della prima serata di Sanremo 2013

06 febbraio 2013

Reality

Prendo sempre un caffè prima di andare al cinema.
In sere come ieri me ne pento perchè riposare in pace in tempi brevi sarebbe stato meno straziante che continuare a girarsi e rigirarsi sulla poltroncina rossa del cinema: Reality lo boccio senza possibilità di appello!

Riassumendo quello che Matteo Garrone ci mette due ore a raccontare: siamo a Napoli, quartiere popolare, e c'è un pescivendolo che si chiama Luciano che si arrabatta per mantenere la sua famiglia. Ammira tanto un ex concorrente del Grande Fratello, che con poca fatica fa un mucchio di soldi ed è osannato da tutti e tutte. Allora anche lui fa il provino, quasi per scherzo, e viene selezionato per un secondo provino. A questo punto inizia a crederci di poter essere un concorrente del Reality. Un po' troppo però. Impazzisce e nell'attesa che arrivi la chiamata definitiva si convince che quelli della tv lo stiano osservando e passa il suo tempo imbalsamato di fronte al Grande Fratello giorno e notte.

L'idea è buona, a tratti divertente. Peccato non capiti mai nulla, che il film risulti piatto ed infinito. Ad un certo punto quasi speravo si suicidasse, almeno capitava qualcosa. Son davvero una pessima persona, lo so!

04 febbraio 2013

Reccomendation: un libro con il titolo di una sola parola

Prosegue la rubrica del lunedì di Strawberry e questa volta il compito era davvero difficile: consigliare un libro il cui titolo sia costituito da un'unica parola. Meno male che ho anobii che mi dà una mano e spulciando nella mia libreria virtuale mi son ricordata di questa piacevole lettura: Marcovaldo. Poi mi son ricordata che avevo detto che avrei proprio voluto leggere qualcos'altro di Calvino, ma è rimasto un buon proposito abbandonato. Che sia giunto il momento di rispolverarlo?

01 febbraio 2013

una ciliegia ne tira altre cinque

Cambiano i numeri, ma le emozioni son sempre le stesse.
Chi lo avrebbe mai detto che questo blog avrebbe compiuto cinque anni! E sarebbe arrivato a quasi 1000 post!


Sono salita su un albero di ciliegi, non sapevo cosa cercare.
Forse mi ci sono arrampicata perché avevo paura di cosa c'era sotto.
O forse avevo voglia di vedere le cose dall'alto, da più lontano, da un altro punto di vista?
Magari cercavo di capire cosa ci fosse oltre tutte quelle foglie, volevo vedere il cielo più da vicino.
O molto più probabilmente ero golosa, golosa di ciliegie: son salita su questo albero quattro anni fa a febbraio ed ho aspettato che l'albero fiorisse e che i frutti maturassero. Però mi piaceva stare qui e non sono scesa più, non che a volte non ci abbia pensato o avuto la tentazione di cambiare albero.
In questi quattro anni di cose ne sono successe, eccome: 768 post, di cose importanti e banalità, di gioie e delusioni, di emozioni da ricordare e di pensieri che lasciano il tempo che trovano, di libri, film, serie tv, canzoni ma soprattutto di chiacchiere.
E allora vorrei ringraziare tutti voi che, guidati da chissà quale vento, siete giunti fino al mio albero: grazie a chi ha sostato brevemente appoggiato al tronco, grazie a chi è riuscito a salire fino al mio ramo per incontrarmi (in modo un po' meno virtuale e a chi 'ha fatto in modo reale!) e grazie a me che piano piano mi son costruita una vera casetta sull'albero!!
[1 febbraio 2012]