27 gennaio 2016

Una foto al giorno tra Argentina e Cile

Raccontare con una sola foto al giorno un viaggio non è facile e forse è ancora più difficile farlo a posteriori: questa è al sfida lanciata da One two Frida con l'#unafotoalgiorno. 
Io ho pensato che questa cosa l'avevo già fatta sulla mia pagina facebook ed era un peccato che tutte quelle foto e quei commenti a caldo rimanessero lì su facebook: diamogli dignità sul blog! E quale occasione migliore che ad un anno esatto dalla grande partenza: quando ancora metà di queste mete non erano assolutamente nell'idea che mi ero fatta di quel viaggio...
Di certi posti vi ho già parlato e troverete il link al post relativo, di altri devo ancora trovare il modo di farlo... Pronti, si parte!

Giorno 1:#Rosario... il sole lo abbiamo scordato a casa 😩 #Fantozzi #argentina
rosario-belgrano

Giorno 2: il coraggio per farci il bagno non ce l'ho... #rioparanà #rosario #chiarefrescedolciacque
paranà-rosario

Giorno 3: E ieri ho realizzato un sogno! Questa libreria è tra le dieci più belle al mondo... #BuenosAirestequiero
buenos-aires-libreria-teatro
Giorno 4: Magie dei blog: anni fa leggo un post che mi conoscere #TheLuthiers. Stasera scopro che è la loro ultima data a #BuenosAires...
concerto-teatro

Giorno 5:  #BuenosAires un cielo davvero argentino
obelisco-9-julio

Giorno 6: #findelmundo #ushuaia #tierradelfuego la città più a sud del mondo
cartello-ushuaia

Giorno 8: Questo era ieri alla fine del mondo.... ma oggi son in cile!!!
terra-del-fuoco

Giorno 8: un giorno tutto di viaggio e incontri... iniziato con una bellissima alba!!!
alba-ushuaia

Giorno 9: lo stretto di Magellano... e domani pinguini!
stretto-magellano-punta-arenas

Giorno 10: Anvedi chi c'è!
pinguini-magellano

Giorno 11:  La vita della travel Blogger non fa per me: camminare sette ore per scattare una foto è decisamente troppo per me. 😉
parque-paine

Giorno 12: Come affrontare un giorno di pioggia patagonica...
merenda-patagonia

Giorno 13: Cantare la canzone di frozen di fronte a un ghiacciaio. Fatto.
ghiacciaio-argentina

Giorno 14; Nessuno mi pettina bene come il vento. Non vale in patagonia!!! 
Oggi mi aspettano solo 21 ore di pullman sulla mitica ruta 40... aiuto!
laguna-calafate

Giorno 15: Un giorno intero quasi di viaggio... ora però posso testimoniare che per davvero la ruta 40 non è interamente asfaltata!!! E che si possono viaggiare ore e ore senza incontrare anima viva
ruta-40-asfalto

Giorno 16E poi mi è venuta voglia di mangiare un panino guardando qualcosa di bello, molto bello
parque-los-alerces

Giorno 17: Non vado per laghi e boschi perché mi piace la natura, ma perché spero di trovare un principe ranocchio! #sanvalentinodazitella
parque-el-bolson

Giorno 18: Un bosco bruciato in cui ora c'è un museo a cielo aperto di statue lignee... #solocosebelle
statua-legno-bolson

spaiggia-patagonia

Giorno 20: Oggi è stata l'ennesima giornatona di viaggio: pullman frontiera pullman altro pullman traghetto pullman... Ora fatemi mangiare e dormire — presso Chiloé - Ancud.
arrivare-a-chiloè

Giorno 21: Ieri ho trascorso la giornata a sfuggire alla pioggia e ce l'ho quasi fatta... vedremo oggi se sarò altrettanto fortunata!  In foto:le case palafitta di Castro, chiloè
case-palafitte-castro
Giorno 22: L'isola di Chiloè, dove i campanili delle chiese servivano da faro
chiloè-chiesa-azzurra

Giorno 23: Valdivia non era nei piani ... ieri però ho conosciuto un cileno che ci era appena stato e mi ha convinto che era imperdibile!
fiume-valdivia
Giorno 24: Quando vi racconterò della rievocazione storica della battaglia tra cileni e spagnoli forse non mi crederete... Il trash non ha un limite, credetemi.
niebla-rievocazione-storica
Giorno 25Sono alle pendici del vulcano villarrica. Un posto dove la sabbia della spiaggia sul lago è nerissima perché è lavica!! In questo viaggione non mi sto facendo mancare nulla, manco il vulcano... che fuma!
cile-allerta-vulcani

Giorno 26: 8 ore di camminata tra i laghi e le lagune... con alle spalle il.signor vulcano
araucania-villaricca

Giorno 27: Questa foto l ho scattata ieri sera a Pucón... visto che il vulcano fuma per davvero? Oggi è stata la solita giornata di viaggio... ora sono in un paesello sperduto dove non c'è veramente nulla... ma domani farò una camminata super che spero che premi i miei sforzi! — presso Curacautin IX Región.
vulcano-che-fuma
Giorno 28Per viaggiare lontano non c'è miglior nave di un libro
curacautin-biblioteca


Un fiore -l'unico- tra i vulcani
 — presso Reserva Nacional Malalcahuello.
fiore-vulcano
Giorno 29: Ciao vulcano Llaima! Il secondo più attivo del Sudamerica
vulcano-attivo-cile
Giorno 30: Cercare surfisti, trovare leoni marini
leoni-marini-cile-caracautin

Giorno 33: Ultimo giorno a Santiago. Museo de bellas artes. Se vedo un quadro con un piccione, sorrido.#amichediblog
piccione-cile

25 gennaio 2016

L'assassino, il prete, il portiere

Il motivo per cui L'assassino, il prete, il portiere è finito sotto il mio albero di Natale è molto semplice: l'autore, Jonas Jonasson, è lo stesso de Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, romanzo estremamente divertente che quest'estate ho adorato (al punto che l'ho regalato a mezzo mondo)!.

I protagonisti del libro sono tre ed il titolo trae in inganno, perché abbiamo: un ex-assassino che non vuole più uccidere, una donna ex pastore ed un responsabile della reception, titolo altisonante per nascondere un nome buffo e poco credibile (tanto che la parola portiere non viene mai utilizzata nel libro).
Il titolo originale del libro, da quanto ho capito, è "Anders l'assassino ed i suoi amici (insieme ad alcuni nemici)" ed anche la copertina, seppur non particolarmente bella nella versione svedese, è più calzante: quel Babbo Natale nella copertina di Bompiani ha un significato, ma mi sa che è stato scelto per riempire le pile delle librerie sotto le feste.
La copertina svedese dell'ultimo libro di Jonas Jonasson

Altra premessa che devo fare è che ho letto Il centenario, ma  non L'analfabeta che sapeva contare, che è il secondo libro dell'autore e che molti mi hanno detto essere altrettanto bello, quindi non posso fare un paragone completo.

Cosa troverete in L'assassino, il prete, il portiere?
  • tanta Svezia, non solo Stoccolma
  • tre protagonisti improbabili quanto divertenti: ve lo immaginate un temibile assassino che diventa un agnellino, anzi un burattino, nelle mani di una coppia di manager del male?
  • una storia con un ritmo calzante, scandita dalle ripetizioni ridondanti quanto divertenti ed i giochi di parole di cui Jonasson è maestro.
L'errore mio è averlo letto pochi mesi dopo Il centenario. Il centenario è tutto un altro paio di maniche, senza dubbio. In questo ultimo romanzo ci ritroviamo diversi elementi comuni (la malavita svedese, la fuga, lo strano gruppo di protagonisti) e l'autore è stato bravo nel creare una storia molto diversa dalla precedente. 
Il modo migliore per farvi capire qual è la pecca de L'assassino ecc è che un libro divertente ma non lo è ai livelli del primo libro del suo autore. Quindi se non lo avete ancora fatto leggete Il centenario e poi per questo lasciate trascorrere un po' di tempo.... e vi potrebbe piacere di più di quanto è piaciuto a me!


22 gennaio 2016

Muffin alle mele

Ho fatto dei muffin alle mele buoni, ma così buoni che non riesco a smettere di mangiarli.
Ho fatto così tanti muffin alle mele che anche volessi smettere di mangiarli non potrei...

muffin-mele

Ho preso spunto dalla ricetta di Kikakitchen e con queste dosi me ne son usciti una ventina.

INGREDIENTI:

  • 3 mele piccole
  • 300 grammi di farina 00 con lo lievito (oppure una bustina di lievito a parte)
  • 230 grammi di zucchero semolato
  • 100 grammi di burro fuso
  • 160 grammi di latte
  • 2 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 limone piccolo
  • zucchero a velo
PREPARAZIONE:
  • Tagliare a cubetti le mele, metterle in un contenitore con il succo di un limone per evitare che anneriscano
  • In un altro contenitore amalgamare uova e zucchero. Poi aggiungere il burro fuso.
  • Preriscaldare il forno a 200 gradi.
  • Aggiungere farina e vanillina.
  • Aggiungere le mele e amalgamare per bene.
  • Sistemare un cucchiaio abbondante di impasto in ogni pirottino,
  • Infornare a 200° per i primi 10 minuti e poi abbassare la temperatura a 180° per i successivi 10,
  • Spolverare con lo zucchero a velo!
  • ...mordere!
E voi avete una ricetta di muffin da suggerirmi? Quali sono i vostri preferiti?

20 gennaio 2016

La madonna dei mandarini

Il primo insulto non si scorda mai: quando lavoravo ad Expo una signora infuriata per l'attesa eccessiva che l'attendeva mi aveva urlato "Tanto lo so che qui è tutto un magna-magna!", che anche voi potrete immaginare quanto ne abbia magnato io di tutto il bordello dell'ultimo mese di Expo!

La madonna dei mandarini con Expo non ci azzecca nulla: siamo a Napoli in una presunta comunità per disabili e ragazze madri. Un posto da brivido in realtà, dove tutto è affidato al caso, alle raccomandazioni e alla buona volontà dei volontari. Insomma un posto gestito senza alcuna professionalità, dove ci si deve accaparrare qualche fondo per mandare avanti la baracca più per tutelare i propri interessi che quelli degli utenti.

Antonella Cilento descrive la situazione con molta ironia, picchiando pesantemente sui difetti e le piccolezze di tutti i personaggi coinvolti in questo breve romanzo (140 pagine scritte grandi!) e riuscendo a valorizzare chi alla fine ha dentro sé la luce della giustizia.

Ringrazio Claudia per avermi fatto conoscere questo libro, ma io non son riuscita a leggerlo con l'ironia con cui andrebbe (giustamente) letto. A me ha fatto venire un nervoso, ma un nervoso che non ve lo sto nemmeno a raccontare.

18 gennaio 2016

Missione Madrid

Quindi voi avreste creduto che io me ne andavo a Madrid per fare Oooh davanti alla Guernica di Picasso o per passeggiare nella Gran Via di Madrid?

Ma per favore!

Ero in missione e sono tornata con la mia "dose" e qualcosa in più!
- calamita
- scatola di latta autentica degli anni '60 comprata al Rastro, il mercatino delle pulci più grande d'Europa (e grazie Fragola per il suggerimento).
- ricettario, comprato in una libreria bellissima
- ma soprattutto l'antico vaso che andava portato in Italia!


Se non sapete che cosa sia il Colacao... avete presente in Nesquik? Cioccolata in polvere ma mille mila volte più buono.

13 gennaio 2016

Madrid


Questo non è il mio programma per Madrid. E' solo la bella stesura di una prima copia del mio primissimo programma, ma poi ho accolto altri suggerimenti, trovato un ostello migliore, cambiato idea, ricambiato idea ed e il vero programma è ancora in costruzione.











Vado a Madrid un fine settimana, senza un vero motivo o forse con tanti piccoli motivi.

  • Ho voglia di parlare un po' di spagnolo, già pronta allo choc di quell'accento così diverso da quello argentino!
  • Ho voglia di vedere una città nuova, dove in realtà son già passata... ma questa volta voglio scoprirla e viverla.
  • Ho finito le scorte di Colacao e no, non posso cioccolatare il mio latte con dell'insulso Nesquik.
  • Ho voglia di tortilla e churros. E sangria. E tapas. E cose buone che ancora non conosco.
Ho voglia di camminare da sola su strade che non conosco. E' un'abitudine, una piccola conquista che ho fatto nel mio anno argentino e, come dice il Liga, è un vizio che non voglio smettere mai. 
Quando qualcuno mi chiede se non mi son trovata in difficoltà a stare tra Cile e Argentina da sola ho sempre risposto la verità: la più grande difficoltà è stata decidere di andare da sola, poi il resto vien da sé. Ora mi son resa che mi son fatta di nuovo un po' di paranoie prima di decidere di andare e quindi sì o sì bisogna andare, prima che le paure abbiano la meglio: meglio non far passare troppo tempo.

Io sto cantando una delle mie canzoni preferite di Guccini, voi se volete vivere con me "in diretta" un po' di España cliccate sulla mia pagina facebook... e se no vi farò diventare matti nel raccontarvi tutto quando tornerò!

12 gennaio 2016

Franny

Mia nonna diceva ammirata -Lui fa solo film belli. Lui è Richard Gere, sex symbol che da 3 generazioni fa battere il cuore scatena l'ormone delle donne di casa mia. E' con questo spirito che con la mamma siamo andate a vedere Franny: un film tremendo. Angosciante e senza nè capo nè coda. Sconsigliatissimo, pure alle fan di Richard Gere.

Sarebbe un film sul perdono e sul perdonarsi, ma in realtà è il film su un vecchio (ma nemmeno troppo) pazzo morfinodipendente che non ci sta con la zucca e rischia di trascinare nel suo baratro chi gli sta vicino. Finito.

E lui, Richard? Cacchio se è invecchiato. Mi piacerebbe dire che è solo per esigenza di copione, ma già quando l'ho visto da Fazio il mio ormone sguardo si era posato su altro.

Durante tutta la visione del film, visto che la trama era quanto meno debole, mi son concentrata sul mediconzolo: un certo Theo James, che ho scoperto essere il modello di Hugo Boss (la mia familiarità con i profumi non è aumentata nemmeno quando sotto Natale anni fa mi sbatterono a far pacchetti in profumeria!). Se proprio volete andare a vedere sto film, allora sappiate che almeno l'altro protagonista maschile merita :)


07 gennaio 2016

MMXV libri

Tanto odio fare buoni propositi per l'anno nuovo, tanto amo fare il punto di quello che ho combinato in un anno. L'argomento libri poi mi garba sempre tanto.

Ho preso le solite domande di tutti gli anni e questo è stato il mio anno letterario!

1) Quanti libri hai letto nel 2015?
Un anno così ricco di letture non me lo ricordo: ben 36 libri! Nel mese di febbraio, quando ero in viaggio, no ho aperto un libro nonostante le millemila ore passate sui pullman, mentre ho letto tantissimo quando quest'estate lavoravo in colonia...
La mappa dei miei viaggi letterari è stata creata con l'app Cityteller


2) Quanti erano fiction e quanti no?
Io leggo quasi esclusivamente romanzi, quest'anno fanno eccezione: In ciabatte sull'Orinoco e L'uomo dalla voce tonante

3) Quanti scrittori e quante scrittrici?
Netta maggioranza di scrittori: 22 a 13. Mai avuto un anno con uno squilibrio così forte...

4) Il miglior libro letto?
E' stato un anno fortunato perché ho letto più di un libro bellissimo. Però quello di cui mi son innamorata è Ho paura torero.

5) E il più brutto?
Tra i motivi che mi hanno spinto a finire Quattro zampe ed un amore di Edoardo Stoppia c'è stato il poter rispondere a questa domanda annuale senza scervellarmi troppo.

6) Il libro più vecchio che hai letto?
Quest'anno ho trascurato i classici: ho solo letto Madame Bovary (1856)

7) E il più recente?
Guida astrologica per cuori infranti l'ho voluto leggere appena è uscito, incuriosita e abbagliata dalla grande pubblicità che se ne era fatto!

8) Qual è il libro dal titolo più lungo?
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve: io me ne son innamorata, lo straconsiglio!

9) E quello con il titolo più corto?
Noi

10) Quanti libri hai riletto?
Il mio anno è iniziato con un Harry Potter (ma in spagnolo) in riva all'oceano...
leggere-in-spiaggia

11) E quali vorresti rileggere?
Ovviamente troverà spazio tra le mie letture un altro Harry Potter e poi chissà che sia la volta buona per rileggere Un uomo della Fallaci.

12) I libri più letti dello stesso autore?
Doppietta stupenda di Tomàs Eloy Martìnez: Santa Evita e Purgatorio

13) Quanti libri scritti da autori italiani?
17: mi sento di poter dire che ho letto parecchio italiano

14) Quanti libri son stati presi dalla biblioteca?
solo 4

15) Quanti libri erano ebook?
Leggere gli ebook continua a non esaltarmi troppo e quest'anno ne ho letti 10.

16) Quanti libri erano in un'altra lingua?
Mi ero ripromessa - e mi riprometto- di continuare a leggere in spagnolo. Alla fine da quando son rientrata non ho più letto libri in spagnolo, mannaggia a me. Quindi solo 1: l'Harry Potter citato sopra!

17) Qual è l'editore più letto?
5 libri Mondadori, di cui il più bello è stato Ciò che inferno non è
d'avenia-libro-3
18) Quanti libri ti hanno inviato le case editrici?
Questa è una novità di quest'anno e vorrei ringraziare:
- Neri Pozza per avermi mandato L'uomo dalla voce tonante
- Sur per Santa Evita e Purgatorio
- Ponte alle grazie per Il cammino immortale
- Arca Edizioni per In ciabatte sull'Orinoco

05 gennaio 2016

Quo vado?

C'è stato un tempo in cui mi schifavo i film di Checco Zalone: non li avevo mai visti, ma mi sembrava dessero sfogo alla peggio Italietta sgrammaticata.
Poi per caso ho visto Cado dalle nubi e mi sono innamorata: sai, quando dicono che un uomo per conquistarti devi farti ridere? Ecco, Checco a me ha fatto scompisciare dalle risate e per lui, e solo per lui, ho fatto quello che hanno fatto altri 7 milioni di italiani: son andata al cinema il giorno in cui è uscito.

La trama di Quo vado? la sapranno pure le pietre, visto che nelle ultime settimane Checco è stato in tv praticamente ovunque. Checco era un impiegato provinciale che non faceva un cavolo da mattina a sera, ma quando un cattivissimo ministro decide di chiudere le province per lui inizia l'inferno. Abbandonare il posto fisso accettando una buona liquidazione o rimanerci attaccato come una cozza allo scoglio? Il senatore Lino Banfi consiglia a Checco di non cedere mai e da lì iniziano le peripezie di Checco.

Quo vado? è bello?, sarà quello che vi state chiedendo se non siete tra quelli che son andati a vederlo già nel primo fine settimana.
Sì, a me ha fatto ridere di gusto. Checco gioca sui luoghi comuni più comuni (quando ho lavorato in Comune ho verificato che non è mica vero che negli enti pubblici ci si lima le unghie!), sui difetti degli italiani mammoni ma mette in luce anche un'Italia che cambia. Checco anche questa volta, come già aveva fatto in Cado dalle nubi, si innamora di una ragazza impegnata: la Valeria di Quo vado? è una ricercatrice italiana che lavora al Polo Nord, coraggiosa e cosmopolita. In un'Italia dove per decenni la donna delle commedie di Natale erano solo tette e culi mi sembra una cosa assolutamente non scontata.

I primi due film di Checco Zalone son più divertenti, non c'è dubbio. Sole a catinelle a me non aveva fatto impazzire, anche se mi ero comunque divertita: secondo me Quo vado? è più bello.

E voi l'avete visto l'ultimo film di Checco Zalone? Vi è piaciuto?

01 gennaio 2016

Il primo giorno dell'anno

Il primo giorno dell’anno  
Lo distinguiamo dagli altri
come
se fosse
Valparaiso, Gennaio 2015
un cavallino
diverso da tutti
i cavalli.
Gli adorniamo
la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore
che scende da una stella.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell'ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo.
Pablo Neruda