31 dicembre 2016

Oceania - Vaiana l'antiprincipessa


Se avete una bambina e non la portate a vedere Oceania state facendo un errore colossale.
E se siete appena più grandine (tipo me XD) e lo andrete a vedere, uscirete dal cinema davvero entusiaste!

Protagonista assoluta è Vaiana, che nel film originale si chiama Moana e non vi sto nemmeno a spiegare come mai Disney Italia abbia preferito cambiarle il nome!
Vaiana è una non-principessa, è la figlia del capo di un popolo che vive in un'isoletta sperduta in mezzo all'oceano.
Vaiana assomiglia molto ad Ariel, che è sempre stata la mia principessa preferita: entrambe vivono in un posto bellissimo, dove hanno tutto quello che possono desiderare, ma hanno anche una gran voglia di scoprire che cosa c'è oltre il confine a loro imposto. Ariel vorrebbe vedere cosa c'è sulla terra ferma mentre Vaiana vorrebbe navigare oltre la barriera corallina per vedere cosa c'è oltre l'oceano.
Sia Vaiana che Ariel hanno un papà che vuole impedire loro di allontanarsi per proteggerle, ma entrambe hanno la testa dura e decidono di intraprendere il loro viaggio.

Vaiana decide di partire da sola nel momento in cui scopre che la gente della sua isola è in pericolo: non ci sono più pesci da pescare e le palme da cocco si sono ammalate.
Vaiana è il tipo di ragazza che, come Ulisse, prende la sua barchetta e attraversa i mari: la sua missione è trovare Maui, un semidio dall'ego smisurato, e convincerlo a restituire  a Tefiti, la madre di tutte le isole, la preziossima pietra verde che tempo addietro le aveva sottratto.

Oceania presenta una nuova eroina, un nuovo modello per le future donne di domani: ragazze che sanno cosa vogliono, determinate e capaci di raggiungere i propri obiettivi, accettare i propri limiti e salvare se stesse e chi hanno a cuore.
I tempi della bella addormentata nel bosco sono finiti e se ancora diciamo alle bambine che devono aspettare il principe azzurro per svegliarsi... avete presente la pagina Gli uomini sono le nuove donne? ;P

il mio 2016 in viaggio

Si avvicina la fine dell'anno ed è il momento di vedere che direzione ho preso in questo ultimo anno... insomma, dove sono andata?
Per scoprire cose nuove molto spesso non c'è bisogno di fare tanti chilometri, basta tenere gli occhi aperti, il cuore pronto e i piedi in un paio di scarpe comode :)

Gennaio: sono tornata da sola a Madrid, dove ero stata nel 2011 per la Giornata Mondiale della Gioventù. Madrid mi ha deluso abbastanza: sarà perché quando ci ero stata ad agosto si schiattava di caldo e nel ritornarci a gennaio sono schiattata di freddo?
Madrid mi è piaciuta molto per i suoi musei, ma come città in sé non mi ha entusiasmato: vedere Guernica dal vivo (anche se schiacciata tra i turisti) è stranissimo e pure scoprire tanti quadri di Dalì!

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Madrid, Monumento a Felipe IV
Febbraio: ho visitato la mostra di Monet alla GAM a Torino con la mia figlioccia quindicenne: più che la mostra in sé, un po' deludente, mi ricorderò quel sabato mattino per la sua splendida compagnia!

Marzo: nulla da dichiarare :)

Aprile: ho visitato il Museo Garda a Ivrea con una carissima amica: ho scoperto cose che non sapevo nemmeno esistessero sul mio territorio e ho riso tanto, tantissimo!
Museo Garda, Ivrea (TO)
Ho anche fatto un giro intorno al mondo in una sola mattinata: avete mai sentito parlare di Porta Palazzo? E' un quartiere multietnico di Torino con il mercato coperto più grande d'Europa.
Tramite Mygrantour si può fare conoscere il quartiere con gli occhi e le conoscenze di una guida migranda, qualcuno che viene da lontano e ha imparato a conoscere quel pezzetto di città: il progetto è attivo in diverse città italiane.
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Maggio: che mese ricco! Sono stata a fare rafting a Morgex in Val d'Aosta, sono tornata al Salone del libro (anche se non sono una grande fan dell'evento) e poi son stata con un gruppo di amici alla Sagra della focaccia di Recco (GE).
Il prossimo anno la Sagra sarà il 28 maggio: la cittadina di Recco mi ha deluso abbastanza, ma ho visitato Rapallo e Santa Margherita, che invece sono più caratteristiche. L'organizzazione della Festa invece era perfetta: nonostante ci fosse moltissima gente, c'era focaccia gratis per tutti e le file chilometriche scorrevano molto velocemente!
castello-recco-luna-piena

Giugno: adoro portare a spasso per Torino altri blogger e scoprire che bello è incontrare qualcuno che si è imparato a conoscere gradualmente solo tramite uno schermo: questa volta è toccato a Cdp!

Luglio: come ogni anno a luglio vado alcuni giorni in Liguria a Laigueglia: quest'anno visto che il mio onomastico cadeva di lunedì mi sono concessa un fine settimana lungo!
Una foto pubblicata da Federica (@federica_zucca) in data:


Agosto: Ho fatto un bel viaggio da sola in Polonia. Sono stata a Cracovia per la Giornata Mondiale della Gioventù, poi mi son diretta a nord fino a Danzica per fare qualche giorno di mare e, passando da Torun, ho concluso il mio viaggio a Varsavia. Delle città toccate sicuramente Varsavia è quella che mi è piaciuta meno. Son rimasta molto colpita dalla cordialità e la gentilezza dei polacchi: un viaggio indimenticabile!
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Danzica (Polonia)
Settembre: sono tornata a Roma, che è sempre una città stupenda... anche se purtroppo l'ho trovata infinitamente sporca! un grazie a Maruzza e Francesca per avermi fatto da guida :)
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Castel Sant'Angelo, Roma
Ottobre: non credo di essere mai stata così tanto al lago, anzi ai laghi, manco fossi Valerio Scanu!
E tutti relativamente vicini a casa...
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Novembre: una domenica nelle Langhe e nel Roero con degli amici che non si vedeva da un sacco: è stato emozionante!
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Tramonto a Treiso, Cuneo
Dicembre: sono andata ad Aosta, città in cui son già stata tantissime volte e che mi piace sempre tantissimo. Sono andata a fare un giro trai mercatini di Natale e di foto non ne ho fatte: sembra che possa succedere di dimenticarsene quando nell'aria c'è tanta magia! :)

... prossima fermata fra qualche giorno:


27 dicembre 2016

Chapeau 2016

Chapeau, 2016!

Grazie per tutto quello che mi hai portato: so che per molti sei stato un anno brutto. Per me non sei stato un anno facile, mi hai lanciato tante sfide... ma cavolo quanto mi hai fatto felice!

Una foto pubblicata da Federica (@federica_zucca) in data:

Oggi sono stata al Parco Dora a Torino: è un po' fuori rispetto ai soliti giri turistici per il centro della città, ma è un ottimo esempio di come  una città grigia ed industriale ha saputo colorare le sue ciminiere.
(Per saperene di più sul Parco Dora e sul murales per Bobby Sands clicca QUI)
E questo è il mio obiettivo del 2017: continuare a trasformarmi e colorare i miei spazi grigi... con i piedi ben piantati a terra e la testa tra le nuvole!

21 dicembre 2016

Questi giorni

Claudia mi ha abbandonato nella visione di Questi giorni perchè pensava che fosse il racconto del viaggio di quattro ochette. Magari Caludia, magari il film fosse stato così:

Meno male caro J-Ax che la vita non è un film, perché tante disgrazie/sfighe/disagi tutti insieme, concentrati in un minuscolo spazio vitale come l'abitacolo di una utilitaria non sono facili da trovare!

Ci sono 4 amiche che stanno andando a Belgrado in macchina per accompagnare lì una di loro che ha deciso di trasferirsi per lavoro.
Il viaggio è sinonimo di crescita, cambiamento, ricerca di se stesse, ecc ecc tutte quelle menate lì.
Alla guida abbiamo Caterina, che è lesbica ed innamorata della sua migliore amica che però non lo sa e non è lesbica: allegria!
Liliana, l'amica, infatti è innamorata del relatore della sua tesi e ha pure un tumore, ma non vuole dirlo a nessuno: gioia infinita!
Anna è incinta di tre mesi, ma è ancora una bambina un po' ingenua che non ha mica capito cosa vorrà dire diventare mamma: #solocosebelle
Angela invece legge il futuro e ha le corna. #maiunagioia

Tutta sta manfrina va avanti 120 minuti, due interminabili ore.
Ed è terribile.

17 dicembre 2016

Julieta

Suonino le trombe e rullino i tamburi: finalmente ho visto un  film di Almodovar che mi è piaciuto perché tutti gli altri che mi son capitati a tiro oscillavano tra la sfumatura dell'"odioso" a quella del "tremendo".


Julieta è un film diverso: ha un capo ed una coda, ovviamente drammatico, ma è un film che ha un senso.
Sembra scontato che un film che ha come protagonista una che si chiama Julieta non possa essere il film più allegro del mondo.
Julieta è una giovane donna innamorata inizialmente del suo lavoro e successivamente della sua famiglia: incontra l'uomo del suo destino su un treno notturno e, dopo quel colpo di fulmine, non lo lascia mai più. Cambia città per lui, lascia il suo lavoro per lui, e mette su famiglia con lui.
Ma Julieta è sfigata e quindi la sua favola ovviamente non ha il lieto fine: rimata vedova si trasferisce con la figlia a Madrid, dove cerca di rifarsi una vita.

Un  film che sa tenere lo spettatore sempre attento e capace di emozionare, dal primo all'ultimissimo minuto.


13 dicembre 2016

Tua

Il giallo non è il mio genere: ne leggo pochi pochi e raramente mi entusiasmano.
Il tema del primo nuovo ciclo di "incontri letterari" organizzato da La lettrice rampante e Giro del mondo attraverso i libri però era proprio il genere giallo e tutte le sue (50) sfumature, 
Son stata giorni e giorni a pensare di cosa parlare e alla fine ho parlato di Un cinese a Buenos Aires, ma nel frattempo mi sono comprata, dopo secoli, un libro giallo alla Feltrinelli.

Ho comprato Tua per tre semplici nobili motivi:

  1. costava solo 6,50 €: un piccolo investimento per un libro che non pensavo potesse piacermi molto.
  2. sottile, meno di 150 pagine: un piccolo investimento per un libro che non pensavo potesse appassionarmi.
  3. l'autrice, Claudia Piñeiro, è di Buenos Aires: visto che probabilmente il libro non mi sarebbe piaciuto, almeno me ne sarei stata nella mia Argentina (da notare che era da quest'estate che non leggevo un libro ambientato in Argentina!).
La trama all'apparenza è semplice: fin da subito abbiamo la morta, l'assassino e la testimone che ha visto subito.
La morta si chiama Alicia ed è la segretaria-amante.
L'assassino è Ernesto, il marito fedifrago e datore di lavoro,
E Inés vede tutto da lontano: Ernesto litiga con Alicia, la spinge e la poveretta, cadendo, batte la testa e muore.
Inés, casalinga borghese, moglie tradita ma disposta al perdono, con l'intento di aiutare suo marito a nascondere le prove del delitto si trasforma in un piccolo investigatore privato e scoprirà che suo marito non è il cretino che pensava e che, soprattutto, non è un santo!
Chi è davvero che firma i bigliettini con il rossetto senza mettere il nome? Chi è Tua?
Dal libro di Claudia Piñeiro è stato tratto un film lo scorso anno, ma che non credo sia stato doppiato in italiano.

Mi è piaciuto Tua:

  1. il morto e l'assassino erano chiari fin dall'inizio: il vero "giallo" era capire cosa ci fosse sotto un movente così "banale"
  2. questo è un giallo con molte sfumature di rosa: le storie di corna hanno sempre un loro fascino. 
  3. C'è tanta Argentina tra queste pagine: per esempio, se non lo sapete, che in Argentina l'aborto è illegale, farete fatica a capire il comportamento della figlia di Inés ed Ernesto.
Consigliato a chi non ama troppo i gialli, ma vuole una lettura appassionante e molto divertente: sarebbe ottimo da tenere sotto l'ombrellone!

10 dicembre 2016

Snowden

Temevo che Snowden fosse un film incomprensibile per chi come me non si domanda nemmeno come funzioni un computer, per chi pensa che dentro al pc ci siano delle specie di umpalumpa che fanno muovere tutto.
Insomma, mi aspettavo una gran nerdata che mi avrebbe fatto addormentare dopo 10 minuti.

Poi ho scoperto che Snowden è patrocinato da Amnesty International e mi è venuto in mente che potrebbe essere un film di quelli interessanti.

La prima cosa da sapere è che Snowden è una storia vera: è la storia di uno di quegli eroi contemporanei di cui non sentiamo mai parlare, ma che ha rinunciato una vita comoda alle Hawaii per ritrovarsi a richiedere asilo alla Russia!


Edward Snowden cresce in una famiglia dove da generazioni gli uomini servono la Patria come militari, ma lui durante l'addestramento ha un infortunio e finisce così la sua carriera.
Edward però è un geniaccio a cui piacciono i computer e, dopo una bella gavetta, si ritrova a far carriera all'interno della CIA e della NSA: è nel grande mare di internet che si combatte la vera battaglia contro il terrorismo, non sui campi di battaglia in Iraq.
Riuscendo a intercettare probabili attentatori si possono evitare altri 11 settembre e salvare migliaia di vite.

Snowden scopre che, con la scusa/intento di controllare quante più persone ipoteticamente connesse ad un probabile terrorista, in realtà moltissimi cittadini statunitensi finiscono intercettati anche se non hanno niente a che fare con il terrorismo.
La prima reazione che mi è venuta spontanea è stata uguale a quella della fidanzata di Snowden: "Eh va beh tanto io non ho  nulla da nascondere".
Poi uno inizia a pensarci ed effettivamente è vero che sul mio pc/telefono/attività online troverebbero più cavolate che altro, ma davvero avrei piacere che qualcuno sapesse sempre che cosa faccio, che cosa cerco, che cosa guardo, che cosa dico?

Snowden decide di denunciare al mondo tutto questo, consapevole che le autorità del suo paese lo condanneranno per essere un traditore e lo accuseranno di mettere a rischio la sicurezza nazionale.

La questione è spinosa: a quanta libertà e privacy siamo disposti a rinunciare per essere più sicuri? e cos'è davvero la sicurezza?

Un film da vedere assolutamente! Per essere più consapevoli di quello che è oggi il nostro mondo.


07 dicembre 2016

Stoner

Ho finalmente letto Stoner perché, finalmente, una persona speciale me lo ha regalato: erano anni che io e Stoner ci corteggiavamo, mi guardava dietro quei suoi occhialoni dagli scaffali, lo prendevo in mano e poi lo riposavo dicendogli che lo avrei portato a casa con me la prossima volta.

Tanto tempo fa avevo letto una recensione di Strawberry su Stoner: son passati degli anni e della trama ricordo poco e nulla, ma il suo entusiasmo mi aveva raggiunto e non se ne era andato più. 
[E questa è una piccola parentesi per dire a Strawberry che i suoi post mi mancano!]
Da quel momento mi ero sempre ripromessa che era un libro che non poteva assolutamente mancare tra le mie letture...
Una foto pubblicata da Federica (@federica_zucca) in data:

Chi è Stoner?
Stoner è un ragazzo di campagna nato a fine '800 negli Stati Uniti a cui viene data la possibilità di studiare. E qui scopriamo già com'è fatto Stoner: Stoner è uno che ha delle ottime potenzialità, ma non sa scegliere e si lascia trasportare dagli eventi.
Stoner non è uno sfigato, non è un codardo: è solo un uomo mediocre.
E' uno che non parte per la guerra non perché ha dei grandi ideali, ma perché in quel momento non gli conviene mettersi in gioco. La sua non è decisione calcolata o scaltra: non è un rifiuto della guerra, non è la scelta di rimanere, è solo la scelta di non-partire.
E' uno che si sposa con una donna che crede di amare, ma lo fa con le modalità che gli impongono i "simpaticissimi" genitori di lei: preludio di un disastro silenzioso.
E' uno che scopre l'amore durante la classica crisi di mezza età, ma poi non sa lottare con le unghie e con i denti per tenersi stretta la donna perfetta per lui.
E' un padre che adora la figlia ma, per quieto vivere, decide di lasciare alla madre il compito di educarla e renderla una piccola donna infelice.
E' un professore universitario, apprezzato ma che non ha voglia di fare il salto di qualità: di crescere professionalmente. Preferisce rimanere lì, fermo, nell'università in cui ha iniziato i suoi studi e non uscire mai dai confini del suo staterello.

Si può quindi amare Stoner?
Io non l'ho amato: lo avrei preso a sberle, lo avrei voluto scuotere e avrei voluto urlargliene quattro, ma lo avrei anche voluto abbracciare per quella sua innata capacità di resistere a tutto.
Stoner non è l'eroe di cui ti innamori, non è il cattivo che odi, è solo uno di quei personaggi che ti rimane dentro e di cui io ho il terrore di poter un giorno diventare: Stoner è un monito per chi lo sta leggendo! [ottimo regalo di Natale per chi non ha il coraggio di prendere una decisione ed è in balia degli eventi]


Stoner è un libro che si apprezza soprattutto per lo stile del suo autore, John Williams: non è facile raccontare la mediocrità perché la mediocrità è tutto fuorché avvincente. Ma John Williams riesce ad affascinare il lettore e, alla fine di tutto, è uno di quei libri che quando chiudi ti dispiace che sia già finito.

04 dicembre 2016

Indivisibili

Sapete che cos'è il disagio sociale?

Se avete visto Indivisibili probabilmente ve ne siete fatti una bella idea.
La situazione è ancora di più esasperata dalla situazione di Viola e Daisy, due gemelle siamesi neo diciottenni.
Le ragazze scoprono quasi per caso che potrebbero avere una vita normale, potrebbero separarsi ma sono i loro genitori che le vogliono tenere unite per sfruttarle come fenomeni da baraccone.
Il padre ha il vizio del gioco d'azzardo e riesce a dissipare tutti i soldi guadagnati dalle gemelle nella loro carriera, la madre è un'ubriacona che non sa badare a se stessa e figurarsi alle figlie.
Il prete incoraggia l'idolatria verso queste ragazze e la credenza che toccarle porti bene.
Il solito manager con le mani in pasta promette loro mari e monti ma vorrebbe portarsele solo a letto, un cliché.

Questo film non è brutto, è solo troppo angosciante.
Troppo; e molto spesso il troppo stroppia!


01 dicembre 2016

Un fine settimana... sorprendente

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Vista dal Castello di Magliano Alfieri

Mi piacerebbe trovare le parole adatte per raccontarvi una domenica d'inverno con il sole a gironzolare tra le Langhe e il Roero, su e giù per le colline.

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Vista dalla Torre di Barbaresco
Vorrei avere quel minimo di conoscenze per sapere descrivere le differenze e le proprietà dei tanti bicchieri di vino assaggiati tra una tappa e l'altra: ma so solo dire "Buono".

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Tramonto dal Belvedere di Treisco
E vorrei poter dire qualcosa su un tramonto con il sole che si nasconde dietro il Monviso. Ovviamente neanche per questo ho le parole giuste.
Ma porto con me i ricordi di una bellissima domenica passate con degli amici speciali che non vedevo da un sacco di tempo... e questo post mi servirà per ricordarmi di tante cose che spesso si danno per scontate, ma scaldano il cuore!