25 marzo 2020

Le (mie) città della (mia) musica

In questi giorni di quarantena faccio fatica ad aggiornare il blog, nonostante non mi manchino nè il tempo  😐 nè le idee perché sto leggendo parecchio (=quante  recensioni ho indietro, mannaggia!).

L'idea per questo post nasce da un post che ha scritto oggi Giovy di Emotion Recollected in Tranquillity ed anche io ho pensato di immaginare in quali città sono stata e che per me hanno un legame indissolubile con la musica.

Ho così composto uno mio personalissimo podio: in questo caso non si può dire "allacciate le cinture, si parte", ma...

alzate il volume che si va!


Uno studio di design londinese ha creato un fantastico planisfero in cui al posto dei nomi di città e degli stati si trovano i titoli delle principali canzoni  legate a quelle zone.
Fonte e per approfondire: Dorothy 


Al terzo posto della mia classifica c'è Madrid, che è una città che non ho amato particolarmente.
Tra i luoghi che volevo assolutamente visitare c'era la stazione di Atocha, quella degli attentati dell'11 marzo 2004. La stazione è imponente ed all'interno ha uno splendido giardino tropicale che vi lascerà senza parole e potreste dimenticarvi di trovarvi a Madrid nel giro di pochi minuti!
Fonte: Alexander Delbos
La mia canzone è Jueves del gruppo spagnolo La oreja de Van Gogh e racconta la storia di due ragazzi pendolari che per settimane si sono guardati sul treno, senza però aver mai avuto il coraggio di parlarsi. Proprio quel giovedì lei si fa coraggio, gli rivolge la parola e scopre di essere ricambiata: finale straziante perché la lei della canzone muore proprio durante l'attentato su quello stesso treno.


Al secondo posto c'è Liverpool, città che invece mi ha piacevolmente stupita.
A Liverpool è pieno di posti da visitare per i fan dei Beatles e c'è anche un museo a loro dedicato.
Uno dei luoghi più simbolici è Pier Head, una serie di edifici posti sulle rive del fiume Mersey, e proprio lì si trova la statua del gruppo pop più famoso di tutti i tempi.

liverpool-beatles-statua-tutti-quattro

La canzone di quel viaggio è Here comes the sun, frase che mi ripetevo spessissimo durante la preparazione dei primi 4 giorni inglesi della mia vita perché era un periodo particolarmente buio.
Su 4 giorni ne ho trovati 3 di pioggia, ma questa è un'altra (o la solita) storia.
Here comes the sun è stata scritta da George Harrison nel 1969 in un periodo grigio ed è un elogio al sole e alla speranza.

La città della musica in Italia è Bologna: è la città di Guccini, Dalla, Cremonini e tanti altri.
Vicino a Via d'Azeglio viveva Lucio Dalla e la città continua a provare un profondo affetto nei suoi confronti. Lo scorso anno la via ospitava, come luminaria, il testo di L'anno che verrà, mentre quest'anno la illuminava  Nessuno vuole essere Robin.


Di Nessuno vuole essere Robin Cesare Cremonini ha detto "Dentro a questa canzone, io credo ci sia tutto quello che ho perso e non ritrovato. Il rifiuto che si compie con la scusa del cane apre un'altra porta. A voi camminare questa canzone. È bellissimo quando il pubblico vive fianco a fianco del protagonista di una canzone. Spero possa diventare un rifugio, un riparo anche per tutti voi. È uno di quei brani che scrivi una volta sola, o due, negli anni. E questo nuovo album ha la fortuna di portarlo in grembo. Ho continuato a scrivere ininterrottamente fino alla fine. "Nessuno vuole essere Robin" è nata in 10 minuti."




E voi avete delle canzoni che legate indissolubilmente a dei posti in cui siete stati o in cui vorreste andare?

9 commenti:

Claudia Turchiarulo ha detto...

Nonostante io abbia sempre viaggiato molto, non sono mai stata in nessuna delle città che hai citato, ma la canzone "Here comes the sun" mi piace moltissimo.

sinforosa c ha detto...

Bel post che mi ha fatto viaggiare, almeno di fantasia. Buona serata.
sinforosa

MikiMoz ha detto...

Oddio la canzone spagnola... tristissima :o
Però effettivamente è giusto raccontare anche storie di questo tipo.
W i Beatles e... Robin :)

Moz-

baba ha detto...

Mai stata a Madrid (ma ci vorrei andare tantissimo!!) né a Liverpool (che, però, non mi incuriosisce granché). Here comes the sun è un buon auspicio, non solo dal punto di vista meteorologico.
Sarò banale: Lisbona e Amália Rodrigues. La prima volta che andai a Lisbona, acquistai un suo cd nella zona dello Chiado. La gente ancora comprava cd (anche se sarebbero scomparsi di lì a poco). L'ho ascoltato a ripetizione per mesi.

Federica ha detto...

@baba:mai stata a Lisbona, ma deve essere bellissima. più che per il fado però andrei per i pasteis de nata :)

Sara ha detto...

Un giardino in una stazione è il massimo, che bello!la mia canzone comune è Azzurro, per un viaggio in treno fino a Forlì.

Pietro Sabatelli ha detto...

Io non saprei come associare luogo con la musica, e comunque sarebbero tutte canzoni italiane, in ogni caso interessante quella spagnola, l'unica che non avevo mai sentito ;)

Nela San ha detto...

Che bella quest'idea: città e musica!
Visto che Baba ti ha suggerito Lisbona, se andrai, chiedimi e sarò felice di darti qualche dritta da portoghese d'elezione.
Quanto all'abbinamento musicale, oltre alla classica Amalia, potrei suggerirti un contemporaneo Dengaz. Buon fine settimana!

Icaro ha detto...

A me Bologna fa venire in mente l'attentato e ogni volta che ci penso dentro la mia testa (fuori no,che sono stonata come una campana) canta "Bologna stazione, Bologna ultima stazione" che è un pezzo della canzone dei Khorakanè. Anche perché io a Bologna ci sono sempre stata in treno e la prima cosa che vedi è il famoso orologio fermo.