Ecco al recensione di mymovies, come al solito.
Emma e Antonio, sposati e con due figli (Valentina e Kevin) sono separati da circa un anno. Antonio, che fa l'autista dell'onorevole Fioravanti, non ha per nulla riassorbito il trauma del distacco. Un giorno la polizia viene chiamata dalla sua vicina di casa che ha udito dei colpi di arma da fuoco. Passiamo così a conoscere le vicende della giornata precedente, non solo in relazione a questo nucleo familiare ma legate anche a moglie e figli dell'onorevole nonché ad altri personaggi. La tragedia umana è in agguato.
Ferzan Ozpetek questa volta rinuncia a scrivere in proprio un oggetto affidandosi a un testo letterario di Melania Mazzucco. Stanno proprio in questa operazione i pregi e difetti del film. La parte iniziale è asciutta (colonna musicale a parte) e riesce a collocare narrativamente tutti i personaggi (che non sono pochi e la cui condizione psicologica ed esistenziale è complessa. L'interesse che il regista nutre per l'uso dei primi piani lo spinge a scavare nel loro animo, quasi tentando di scoprire il mistero profondo che sta alla base della relazione amorosa.
Mentre gli adulti la vivono con grande tormento e con una fragilità che deborda nella patologia i giovani (per quell'eterno ciclo che presiede al dipanarsi della vita) provano, nonostante la negativiità che li circonda, a riaccendere un bagliore di speranza nella possibilità dell'amore.
Ozpetek riesce a gestire il succedersi dei personaggi e l'intrecciarsi delle loro emozioni grazie anche a un casting particolarmente ben scelto. Le note di inconsapevole volgarità che Isabella Ferrari offre al personaggio di Emma o il tormento di Antonio che esplode nel tentativo di stupro sono solo due degli esempi possibili. Purtroppo però nella parte finale il film diventa 'letterario' e molto di quanto nella pagina scritta trovava una sua giustificazione finisce con l'essere didascalicamente sottolineato privandolo di quell'autenticità che l'inizio prometteva. Tre stelle nonostante tutto.
A me il film è piaciuto molto in entrambe le parti... anche se è una vera coltellata ed è un'angoscia continua perchè già si sa che la tragedia arriverà ma uno spera fino all'ultimo che abbia le conseguenze meno grevi possibili.
un film che vi consiglio, soprattutto a Silvia che si occupa sempre dei problemi delle donne...
io i film tragici che vanno a finire male non ce la faccio a guardarli, perchè sto tutto il tempo col povera-a-me (leggi ansia) perchè so che succederà qualcoaa di tremendo tremenderrimo. poi ci sono quelli che hanno il finale triste a tradimento,che non leggi da nessuna parte e lì che sono veramente infidi!
RispondiEliminaallora lunga questo non fa proprio per te!
RispondiEliminaAnche a me questo film è piaciuto molto.
RispondiEliminaBella la caratterizzazione dei personaggi.
Un bacio ... ;-)
ciao fede.. grazie per aver coninuato a seguirmi nonostante io me ne fossi andata a fare un giro per fantasilandia.. un grane abbraccio... sono tonata
RispondiEliminaGrazie della citazione, cara! Sì... questo è il tema che ho a cuore più di ogni altra cosa... e proprio per questo non credo di poterlo vedere: so bene qual è lo scenario che traccia... e il solo pensarlo mi fa stare MALISSIMO. Ne parlo e m'indigno ogni giorno, cerco di puntare l'attenzione su tali tematiche con immenso impegno... ma se vedessi il film starei troppo, troppo male... e per ora devo astenermi...
RispondiElimina:*-(
Che poi, ho appena fatto un post su altre storie terribili al femminile...
RispondiElimina:*-(
proprio perché mi hanno detto che è una coltellata, ho rinunciato a vederlo per ora... non è il momento giusto... se più in là mi sentirò più serena... lo vedrò... magari basterà che esca in dvd e già sarò più serena...
RispondiEliminaadoro questo regista, ma mi provoca sempre un turbine di emozioni tristi... che insomma.... comprendimi... ciao