Non mi è piaciuto granchè ad essere sincera.
Però parlava di desaparecidos e dei loro figli.
Quindi mi son ritrovata immersa nell'atmosfera di Buenos Aires. E sono andata a riguardarmi qualche foto che avevo fatto ormai quasi 5 anni fa. A volte mi sembra una vita fa e per certi versi lo è. A volte sento ancora il profumo di asado che sentivo fuori casa la domenica e mi sembra di aver salutato Hermana Marta solo da qualche settimana.
La prima foto è uno dei fazzoletti bianchi dipinti nella Plaza de Mayo, dove le madri hanno manifestato girando intorno all'obelisco per anni ogni giovedì per chiedere giustizia e verità per anni.
Il fazzoletto, come si vede nella seconda fotografia, è il simbolo di queste donne, riprodotto anche sull'insegna della loro sede. Il fazzoletto è però l'evoluzione del loro primo simbolo: un pannolino bianco.
E l'ultima foto è un cartellone che era appeso su una parete: ce n'era uno di fronte e uno accanto, delle stesse dimensioni ma con tantissime foto di ragazzi giovani in bianco e nero. E l'unica cosa che provavo era rabbia. Ed ammirazione per quelle donne, che neanche dei criminali sanguinari erano riusciti a far indietreggiare.
E' bello rivivere BsAs ogni tanto. Ricordo l'effetto che fece anche a me la Plaza de Mayo quando mi spiegarono i fazzoletti a terra.
RispondiEliminaQuasi quasi un mate ci stà oggi... manca poco allo schioccare dei mei 5 anni lontano da questa fantastica terra. :(