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11 agosto 2014

Domenica argentina

Domenica qui in Argentina è sinonimo di asado.
Ieri domenica argentina è stata sinonimo di domenica in famiglia. Quella di Cesar, un nonnetto che è il professore di lavorazione del cuoio del Centro dove lavoro.

Per sintonizzarsi con l'ora Argentina non basta spostare indietro l'orologio di 5 ore: l'invito era per mezzogiorno e io ero già un po' agitata perché sapevo che prima dell'una non saremmo state a casa sua. Avevo dimenticato che era un invito argentino: alle 13 troviamo Cesar per strada che stava andando al negozietto di quartiere a prendere la CocaCola.
Alle 14,40 son arrivati tutti gli altri invitati ed effettivamente dopo poco abbiamo mangiato.

Intanto per l'ora e mezza di attesa un suo amico, un altro arzillo signore di mezza età, mi ha fatto osservare attentamente il Lechòn (ovvero il maialino da latte - credo si chiami così in italiano) squartato a metà con tanto di testa, coda e mela in bocca. Mi ha spiegato i segreti della brace. E poi ha pensato che non potesse mancare una bella foto ricordo a fianco del porcellino.
Non vedo l'ora di tornare vegetariana: mancano solo 7 mesi... Auguri!

7 commenti:

  1. Hai pur sempre ragione..
    Ciao Fedeee
    Morris

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  2. Io non avrei retto alla vista del maialino.

    Buona giornata!

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  3. Bellissimo post! Buona Estete!!!!
    Paolo

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  4. Cavolo !!! un po' come essere in Sardegna, ma con orari più flessibili :-)

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  5. Ma Fede... non ti riconosco più! Pure le foto con il maialino... Ma almeno era buono?

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  6. I tipici orari sudamericani insomma...mamma mia il maialino o.O

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ciliegine