Mi spiace ma questo non è un grande periodo per le letture: capitano quei periodi in cui non si è delle lettrici in gran forma e nemmeno dipende dai libri che si ha sul comodino.
Sento che Luce d'estate ed è subito notte in un altro momento lo avrei sicuramente apprezzato di più. Grazie a Claudia che me l'ha fatto conoscere!
Steffansson ci porta in Islanda, in un paesino di 400 anime dove apparentemente non capita mai nulla e tutto sembra nascosto e protetto dal freddo, dal mare, dal buio e dalle grandi distese di nulla tra una casa e l'altra. Non è necessario grattare la superficie per capire che invece ci sono vite davvero interessanti e che meritano di essere narrate; basta aprire gli occhi e le orecchie per saperle intercettare.
L'autore, che ha ricevuto nel 2005 il premio islandese per la letteratura, sembra una nonna di quel paesino, di quelle che sanno tutti di tutti ma che allo stesso tempo hanno anche tanta saggezza da dispensare. A volte si fa fatica a stare dietro a tutti i nomi, con quei suoni difficili da pronunciare. A volte non si capisce dove si vuole andare a parare e perché quei dettagli possano essere utili alla storia che ti sta raccontando. A volte, ancora, lo stile è davvero quello di una chiacchierata e la punteggiatura lascia spazio ad un flusso di pensieri.
Ci sono state storie che mi hanno coinvolto maggiormente e altre che ho letto con meno interesse, ma mi sento di consigliarlo perché si possono incontrare dei pensieri davvero profondi e che vale la pena di sottolineare e ricordare.
Le parole al computer, però, possono anche sparire, svanire nel nulla, rimanere chiuse in programmi obsoleti, cancellarsi quando la macchina si rompe, e i nostri pensieri e le nostre reazioni diventano aria, tra cent'anni, figuriamoci mille, nessuno saprà che siamo esistiti.
Certo, la cosa dovrebbe lasciarci indifferenti, viviamo qui e ora e non tra cent'anni, ma un giorno ci capita tra e mani una vecchia lettera e qualche demonio si agita dentro di noi, ci sembra di sentire un filo che parte dentro di noi e sparisce nel passato e pensiamo, ecco il filo che tiene insieme il tempo
Settembre va preso cosi.. con un pizzico di armonia.
RispondiEliminaUn abbraccio Fede
Maurizio
Ciao,
RispondiEliminasono finalmente tornata, ora recupero i post persi ;)
buon week end cara
Grazie per i tuoi preziosi consigli letterari.
RispondiEliminaSaluti a presto
Sono felice che Stefansson ti sia piaciuto! Ora ti consiglio "Paradiso e inferno" per sopportare la calda estate argentina che sta per arrivare!
RispondiEliminaDi suo ho letto solo Paradiso e inferno, mi è piaciuto molto!
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