Timbuktu è un docufilm sull'avanzata dell'isis in Mali, Africa subsahariana.
Indigna, fa arrabbiare, viene voglia di girare lo sguardo da un'altra parte di fronte a immagini troppo forti e ci si commuove.
Di fronte all'assurdità di certe pretese degli integralisti si rimane quasi sbigottiti, ma ancora di più di fronte alla tenacia e alla dignità con cui la popolazione tenta di resistere. Resistere invano, purtroppo.
Ci sarebbe quasi da sorridere di fronte all'incoerenza di certi personaggi, militanti dell'isis, che vietano di giocare a pallone in città ma poi si perdono in chiacchiere se sia meglio Messi o Zidane.
Timbuktu era -incredibilmente- anche candidato all'Oscar,
Partendo dal presupposto che a me i film pesanti piacciono anche, bisogna ammettere che questo lo era davvero tanto. Vuoi per il tema, vuoi per la quasi assenza di ritmo (ma è un documentario!!) o per i sottotitoli (che io lo capisco che la lingua originale serve a dare veridicità, ma il sottotitolo ammazza!!! è risaputo)...
Film consigliato solo a persone fortemente motivate, ma molto fortemente....
E per saperne di più anche Claudia ha visto con me il film e l'ho ha recensito.
Era un po' pesantino, in effetti... Per fortuna durava solo 97 minuti! Boccaccio era peggio!
RispondiEliminaClaudia
Però così ci incuriosisci eh! Dal titolo sembra così interessante...
RispondiEliminaDev'essere molto interessante però se è troppo crudo le temo un po'...
RispondiEliminaMi sa di cocumentario pesantuccio...
RispondiEliminaNon so se riuscirei a vederlo...però ci proverò, a maggior ragione che certe realtà fanno fatica ad emergere!
RispondiEliminaAllora non fa per me, cara Federica.
RispondiEliminaAbbraccio.