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04 agosto 2015

Cinque marinai e una cassa da morte verde e il cimitero di Punta Arenas

Un racconto che ha come protagonista una bara verde, contenente il corpo di un marinaio, non poteva che essere ambientata a Punta Arenas!

Punta Arenas è un porto sullo Stretto di Magellano che non ha molto da offrire ai turisti, se non essere la base per una delle più belle e complete escursioni per vedere i pinguini.

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Veduta da un punto panoramica della città che si affaccia sullo Stretto di Magellano

La città si sviluppa intorno ad una piazza, che come quasi tutte le piazze principali in Cile si chiama Plaza de Armas, al cui centro c'è un monumento celebrativo a Magellano, con gli indiani Ona (una tribù tutt'altro che pacifica come spiega Malatesta in La voce dall'uomo tonante) ai suoi piedi. E' una statua che è stata donata alla città un centinaio di anni fa e ora, almeno di facciata, c'è una sensibilità un po' diversa verso le popolazioni originarie.
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La statua di Magellano
Una delle attrazioni principali di Punta Arenas è il cimitero: la Lonely Planet lo definisce uno dei più affascinanti del Sud America! Io che amo i cimiteri potevo forse farmelo scappare? L'ingresso è gratuito e ci si arriva a piedi dal centro città.
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Il viale alberato all'interno del cimitero di Punta Arenas
Ci sono tombe monumentali che attirano subito l'attenzione del visitatore e raccontano storie nemmeno troppo lontane di migrazioni.
Fratellanza italiana, Cimitero di Punta Arenas
ma a me interessavano quelle più comuni. E ho notato che qui, come poi anche a Chiloé, le tombe sono curatissime ma in piena terra si piantano solo coloratissimi fiori di plastica!
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Fiori di plastica come se piovesse
La cosa però più particolare è che ogni lapide è coperta da una specie di vetro che costituisce una vetrinetta dove lasciare oggettini per il defunto: probabilmente il vetro serve per proteggerli dal vento che infuria da queste parti!
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Vetrinette da cimitero
E poi c'è una statua dell'indio sconosciuto, sempre della tribù Ona, a cui chiedere la grazia e perdono per averlo sterminato. A me ricordava molto, seppur in piccolo, il culto per la non-santa Difunta Correa in Argentina...
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L'indianito di Punta Arenas


6 commenti:

  1. Noi siamo stati al Cimitero di Piere Lachaise a Parigi e ci era piaciuto tanto, anche se era un cimitero...

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  2. Io francamente non visito mai i cimiteri, mi fanno impressione.

    Buona domenica.

    Un abbraccio

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  3. Anch'io come Kylie ho una certa avversione per i cimiteri, l'unico visitato è quello ebraico di Praga e anche in quella occasione ero rimasta piuttosto turbata :-(

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  4. Io l'anno scorso ho visitato il cimitero di Deadwood (tra l'altro si paga pure per entrare e volendo fanno anche tour guidati) dove sono sepolti Calamity Jane e Wild Bill Hickok (una fuorilegge famosissimo in America ma sconosciuto in Italia). Se sei appassionata di cimiteri qua a Parma abbiamo il cimitero monumentale, ogni tanto organizzano anche visite guidate!

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  5. Non mi piace molto. I fiori finti li trovo di cattivo gusto (ma che temperature hanno lì? Può essere legato a questo?) e gli oggettini, a meno che non ci si trovi sulla tomba di un bambino, mi danno troppo l'idea di un bazar... :(

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  6. Questi particolari non li conoscevo davvero..grazie Federica.
    Un abbraccio forte, sempre gentilissima
    Maurizio

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