Pagine

20 gennaio 2016

La madonna dei mandarini

Il primo insulto non si scorda mai: quando lavoravo ad Expo una signora infuriata per l'attesa eccessiva che l'attendeva mi aveva urlato "Tanto lo so che qui è tutto un magna-magna!", che anche voi potrete immaginare quanto ne abbia magnato io di tutto il bordello dell'ultimo mese di Expo!

La madonna dei mandarini con Expo non ci azzecca nulla: siamo a Napoli in una presunta comunità per disabili e ragazze madri. Un posto da brivido in realtà, dove tutto è affidato al caso, alle raccomandazioni e alla buona volontà dei volontari. Insomma un posto gestito senza alcuna professionalità, dove ci si deve accaparrare qualche fondo per mandare avanti la baracca più per tutelare i propri interessi che quelli degli utenti.

Antonella Cilento descrive la situazione con molta ironia, picchiando pesantemente sui difetti e le piccolezze di tutti i personaggi coinvolti in questo breve romanzo (140 pagine scritte grandi!) e riuscendo a valorizzare chi alla fine ha dentro sé la luce della giustizia.

Ringrazio Claudia per avermi fatto conoscere questo libro, ma io non son riuscita a leggerlo con l'ironia con cui andrebbe (giustamente) letto. A me ha fatto venire un nervoso, ma un nervoso che non ve lo sto nemmeno a raccontare.

4 commenti:

  1. Mmm, credo che farebbe imbestialire anche me un libro del genere, l'umanità è sempre più alla deriva!!

    RispondiElimina
  2. Non so di cosa si stratta Federica ma se dici cosi è meglio comprare altro..
    Buon giovedi pieno di sole.
    Maurizio

    RispondiElimina
  3. E' autrice che conosco ( di persona) e devo dire che sono abbastanza prevenuto nei suoi confronti.

    RispondiElimina

ciliegine