I gatti non hanno nome è uno di quei libri con il titolo geniale che se capiti in libreria li prendi in mano per forza. In più lo consigliava anche la lettrice rampante ed è ambientato a Santo Domingo, il mio primo amore di quando ci ho scritto una tesi sulla Repubblica Dominicana -senza mai ahimè andarci-: non ho resistito e l'ho comprato.
La protagonista è una ragazzina che trascorre l'estate lavoricchiando nella clinica veterinaria dello zio mentre i suoi genitori sono in vacanza in Europa. Questa è quella famosa Estate con la E maiuscola, quella in cui inizi a chiederti chi sei e cosa vuoi, e lei deve affrontarla lontana dai suoi genitori che son in vacanza in Europa e l'hanno affidata ad una zia nevrotica e uno zio veterinario decisamente strano.
C'è poi la vicenda di un'isola, Hispaniola, divisa tra la poverissima Haiti e una più benestante Repubblica Dominicana. Haiti, per quel che ne so io, è l'inferno, un posto dove vivere dignitosamente è impossibile e per lavorarci ci va tanto coraggio. La Repubblica Dominicana non è quella patinata dei resort, tutto palme-mare-cibointernazionale, ma è un posto dove si sta decisamente meglio e dove gli immigrati haitiani son considerati scimmie e rifiuti umani.
Ammetto che non mi è piaciuto come invece mi aspettavo: un romanzo colloquiale dove, specialmente all'inizio, non riuscivo a capire dove sarebbe andata a parare.
Ho però molto apprezzato il modo delicato, ma deciso, con cui si tratta il tema della ricerca dell'identità: questa ragazzina senza nome, che parla sempre in prima persona, non sapendo chi è, è ossessionata dalla ricerca del nome perfetto del proprio gatto. La gatta, per la cronaca, invece sa benissimo chi è e se ne frega del nome con cui la chiamano!
Cavolo, mi sento quasi in colpa! A me era piaciuto tanto, proprio per quella trama a tratti un po' confusa che era riuscita a trasmettermi perfettamente il contesto dei turbamenti di questa ragazzina.
RispondiEliminaPerò capisco perfettamente le tue obiezioni! Ci si può perdere facilmente lì dentro!
@elisa: ma figurati!son contenta di aver letto qualcosa di diverso!
RispondiEliminaInstancabile Federica! Ma i gatti cosa ne pensano?!
RispondiElimina@sara: devi chiedere ai tuoi gatti politici :)
RispondiEliminaOgni Libro un'emozione.
RispondiEliminaBrava Federica
Maurizio
Io se vedo questo libro in libreria lo prendo in mano di sicuro! Che la gatta se ne frega del nome in cui la chiamano non faccio fatica a crederci: Jolie è con noi da 4 mesi e quando la chiamiamo col suo nome ci ignora beatamente. Ma i gatti sono così…
RispondiEliminasembra davvero interessante, ne avevo già sentito parlare :)) se lo vedo lo prendo! buon sabato, ciao Andrea
RispondiEliminaComunque NN editore sta facendo davvero dei buoni libri!
RispondiEliminaFigurati se hai gatti intessa il nome che gli danno :D !!!
RispondiEliminaMi piace l'ultima riga :D mi ricorda un fatto della mia vita :)
RispondiEliminacomunque, io sono ai caraibi e non sai come ho cercato un passaggio in barca verso la repubblica dominicana. Ma andavano tutti verso sud, quindi sono in Martinica :)