Ho preso in prestito Molte forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer dalla biblioteca su suggerimento di un lettore esperto e appena l'ho aperto ho lanciato un improperio: chi è il ********* che ha sottolineato di rosso il libro? Continuando a sfogliarlo mi son accorta che Molto forte, incredibilmente vicino è un libro fisicamente strano: pieno di segnetti rossi, fotografie, pagine bianche con solo una riga scritta, pagine solo di numeri e alla fine le foto di un uomo che si butta dalle torri gemelle, i cosiddetti jumper.
Il libro racconta la vicenda di due eventi che hanno cambiato la nostra storia ma, soprattutto, hanno cambiato la vita dei protagonisti di questo bel libro. Da una parte c'è il dramma di chi per caso l'11 settembre 2001 si trovava nelle Torri Gemelle e non è più tornato a casa, lasciando orfano un bimbo estremamente intelligente, curioso e sensibile come il piccolo Oskar. Oskar trova una chiave nascosta in un vaso con un biglietto con la scritta "Black": la missione del bambino sarà quella di girare tutta New York alla ricerca di questo Black che potrebbe sapere qualcosa di importante su suo papà.
E poi c'è la storia dei nonni di Oskar, che son sopravvissuti ai bombardamenti di Dresda in Germania, e si son ritrovati giovani, spersi e soli a New York e hanno deciso di sposarsi. In realtà nonno Thomas non parla più dopo quel trauma, può solo scrivere per esprimersi e si è tatuato sulle mani un sì e un no per rendere più veloci la comunicazione. Questo è il motivo per cui mi sembra molto più calzante la copertina americana rispetto a quella della mia edizione di Guanda.
Nonno Thomas è scappato quando ha scoperto che la nonna era incinta e così non ha mai conosciuto il papà di Oskar,
I due intrecci si incontrano, si scontrano e a volte non si capisce che cosa stia davvero succedendo.
Molto forte, incredibilmente vicino è un libro strano anche per quanto riguarda la complessità dei piani narrativi. Alla fine tutti i pezzi del puzzle si uniranno, il quadro sarà tristemente chiaro e rimarrà il ricordo di un libro molto intenso, incredibilmente coinvolgente.
L'unico piccolo neo: mi avevano preannunciato che avrei singhiozzato per bene alla fine, ma mi son venuti solo gli occhi lucidi.
Io mi sono commossa.. ;) ottima scelta!
RispondiEliminaNon ho letto questo libro ma ho visto il film e mi era piaciuto, bello ed emozionante ;)
RispondiEliminaTi consiglio vivamente il film, è un capolavoro.
RispondiEliminaOra vedrò di recuperare il romanzo :)
Moz-
Ho visto il film con Tom Hanks e Sandra Bullock che se non sbaglio è anche stato candidato agli Oscar. Non sapevo che fosse tratto da un libro... devo segnarmelo tra i titoli da leggere! Grazie per la segnalazione.
RispondiEliminaLa nostra critica di letteratura preferita! Quando parli con il cuore sei contagiosa! (Ma mi piace anche quando stronchi impietosamente!)
RispondiEliminaIl film non era male, ma sicuramente il romanzo trasmetterà le stesse emozioni.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Il film non l'ho visto proprio perché pensavo facesse piangere (e non sapevo nemmeno fosse tratto da un libro, pensa te). p.s. oggi ho guardato un attimo in tv The lobster e mi è venuta in mente la tua recensione! Ho resistito per ben 4 minuti poi ho cambiato...
RispondiEliminaCiao Fede!! Ho letto questo romanzo un po'di anni fa, ma ricordo che mi piacque davvero tanto, una volta familiarizzato con lo stile di scrittura assolutamente unico.. Alcune espressioni che usa per descrivere gli stati d'animo del bambino sono davvero perfette!
RispondiEliminaIl film non l'ho mai visto ma spero di riuscite a recuperarlo presto!