Appena ho pubblicato questa foto sulla pagina facebook del blog, La lettrice rampante mi ha messo in guardia dicendo che era uno dei libri più brutti che avesse mai letto.
Dopo poche ore mia sorella me l'ha visto in borsa e si è affrettata a ricordarmi che Gli ingredienti segreti dell'amore glielo avevo regalato io e che non si ricordava bene la trama, ma che lo aveva trovato banalotto,
E' da tempo immemore che sostengo che scrivere un buon libro rosa non è cosa facile e questo libro ne è l'ennesima prova: Gli ingredienti segreti dell'amore ha un titolo accattivante, una copertina carina e trama insipida,
La protagonista è di quelle che piacciono a me, un po' Bridget Jones (ma non troppo): è una cuoca di un ristorantino parigino appena mollata e cornificata dal convivente stronzo.
Per puro caso scopre un libro in cui la protagonista è lei, ovvero la ragazza che lavora in un ristorante che è palesemente il suo.
Ovviamente si mette alla ricerca dell'autore, ma l'autore non esiste: è l'editor della casa editrice che ha pubblicato il romanzo in gran segreto con uno pseudonimo.
Come farà Andreas l'editor a conquistare questa ragazza che gli piace un sacco, senza prenderla in giro ma senza nemmeno poter confessare il suo segreto?
Il finale è ovviamente tutto rosa e fiori, ma è anche abbastanza frettoloso... mentre il resto del libro invece non va mai avanti.
Io a mia sorella lo avevo regalato prima di un viaggio a Parigi e quella Tour Eiffel in copertina mi aveva proprio fregato!
Il mio giudizio è negativo: l'unica nota positiva è che ci sono un sacco di riferimenti a locali e posticini parigini a cui uno potrebbe ispirarsi per un viaggetto, ma è troppo poco per giustificarne la lettura.
Grazie a Claudia de Il giro del mondo attraverso i libri per avermi prestato questa foto |
Io ho letto "Una sera a Parigi", attratta da Parigi, l'ambientazione in un vecchio cinema ecc... Carino,lettura scorrevole, in fondo non mi aspettavo altro. (ma non continuerò con tutti i suoi libri!)
RispondiEliminaA me è piaciuto. tenendo presente che ovviamente non è alta letteratura. Ho letto anche gli altri ma: letto uno, letti tutti.
RispondiEliminaOgni tanto, ti è concessa una cantonata...
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