Essere Nanni Moretti campeggiava con la sua bella copertina colorata su una locandina nella vetrina della libreria davanti all'ufficio ma a me non ispirava per nulla: Nanni Moretti lo conosco solo come personaggio e non credo di aver mai davvero visto per intero un suo film e di Culicchia ho letto Ameni inganni (tremendo) e My little China girl (molto carino, ma di un genere un po' particolare perché è quasi una guida di viaggio).
Poi l'ho preso e mi è piaciuto così tanto che l'ho spacciato anche a mia mamma, che invece non lo trova niente di così divertente.
Il libro inizia con Bruno Bruni che ripete a se stesso di essere Nanni Moretti, il regista, in una lussuosa suite di Venezia.
Come ha fatto Bruno Bruni a cacciarsi in questo guaio?
Così inizia a ritroso la storia dell'ultimo romanzo di Culicchia, che ha come protagonista un cinquantenne torinese che sogna di fare lo scrittore di un libro che cambierà per sempre la letteratura italiana.
Ovviamente non scrive mai nulla e si sente un incompreso in un mondo che premia tutto ciò che è eccessivamente commerciale.
La sua vita cambia quando, dopo essersi fatto crescere la barba, scopre di venire spesso confuso con Nanni Moretti e riscopre il suo vecchio talento nel fare le imitazioni.
Con la sua inseparabile compagna Selvaggia, una ballerina di pole dance che voleva fare la ballerina-attrice-artista, inizia una commedia in cui gira l'Italia ed il mondo a sbafo di chi lo ospita, promettendo di girare un film in ogni località in cui si ferma.
Finché Nanni Moretti non incontra Nanni Moretti, ovviamente.
Il tema dell'identità non è particolarmente originale, ma Culicchia trova una sfumatura estremamente contemporanea: il furto di identità, problema di cui sempre più spesso sentiamo parlare, e di cui siamo più o meno consapevoli di poter essere vittime.
Il romanzo di Culicchia è furbo: una cantilena, in cui l'autore riscrive sempre la stessa cosa semplicemente cambiando i luoghi dei posti frequentati dal Nanni Moretti falso.
Però non è mai noioso e proseguendo nella lettura ero sempre più curiosa di sapere dove cavolo saremmo andati a parare con questa storia che è chiaro fin dall'inizio che non può proseguire all'infinito.
Portatelo in spiaggia con voi quest'estate: è il classico libro carino e divertente, che si presta a più livelli di lettura, e che uno può prendere e riprendere più volte tra una chiacchiera e l'altra senza mai perdere il segno!
Grazie del consiglio e sotto l'ombrellone qualcosa ci vuole
RispondiEliminaTrovi sempre il meglio.
RispondiEliminaBuon venerdi Federica
Maurizio
Grazie per i consigli.
RispondiEliminaBuon inizio di settimana.
Per quanto mi sembra (dalle interviste) simpatico il vero Nanni Moretti, immagino che il libro non finisca tanto bene!
RispondiEliminaSono curiosa, prima o poi leggerò il libro ( e recupererò i film di Nanni Moretti) :D
RispondiElimina