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25 agosto 2017

L'amante giapponese

Isabel Allende ne L'amante giapponese racconta una storia poco nota: dopo l'attacco del Giappone a Pearl Harbor gli americani crearono dei veri e propri campi di prigionia per tutti i cittadini di origine nipponica.
Lettura su panchina
Però Isabel Allende esagera e in nemmeno 300 pagine racconta anche della Seconda Guerra Mondiale in Polonia, oltre che negli USA, dell'Aids, della pedopornografia, della vecchiaia e la perdita di autosufficienza... e mille altre sfighe a cui manca solo all'appello l'invasione delle cavallette.
La trama è abbastanza complessa ma è si può riassumere -e semplificare- così: c'è una vecchierella in una casa di riposo fricchettona dalle parti di San Francisco e un'operatrice moldava giovane e carina.
Le due diventano amiche perché sono entrambe belle strane ed entrambe hanno un segreto da nascondere. Perché Irina non vuole innamorarsi? E dove va Alma quando è in libera uscita dalla Lark House? E quelle lettere che Irina trova tra le cose di Alma di chi sono?

Io odio profondamente i libri che invece di prendere un problema e sviscerarlo, si divertono ad enumerare un numero infinito di catastrofi che ad un certo punto della lettura ti viene da dire "e che c***o non può piovere per sempre eh!".
Questo libro non fa eccezione e mi è piaciuto solo lì così. Se lo salvo è solo per merito dello stile da vera maestra dell'autrice: l'Allende alla fine non delude mai anche quando non scrive dei capolavori.
Non è manco da precisare che questa storia è lontana mille mila anni luce da quel gioiello de La casa degli spiriti. 

Se però vi interessa approfondire la questione dei cittadini statunitensi di origine giapponese che furono trattenuti nei campi di prigionia negli USA, vi consiglio assolutamente di leggere Il gusto proibito dello zenzero: racconta questo pezzo di storia quasi sconosciuto e lo fa in una maniera molto più coinvolgente!

1 commento:

  1. Pensavo di averlo tra i libri da leggere -sono andata a controllare!- e invece non l'ho ancora comprato...magari desisto

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ciliegine