È piuttosto una lunghissima poesia, che inizia con un titolo che più azzeccato e poetico non potrebbe essere.
Non ha versi, ma ha una sua metrica ben precisa scandita da capitoletti brevi e ha il ritmo di un lunghissimo dialogo.
Per me è stata la prima volta ad Holt, cittadina del Colorado che non esiste se non nella mente di Kent Haruf e di tutti quei lettori che si sono appassionati alle vicende della Trilogia della Pianura, e credo che ci tornerò presto.
La storia è assai originale: ci sono due persone anziane, un uomo e una donna che sono vicini di casa ma non amici intimi.
Entrambi soffrono di solitudine e, su proposta di lei, decidono di passare insieme le lunghe notti che di solito passano da soli acciambellandosi nella loro solitudine.
E lei è subito chiara: passare la notte insieme non è una proposta indecente, è semplicemente starsi accanto per passare il tempo buio e tornare alle loro giornate.
E' una cosa così semplice ma che ha un'energia stratosferica: fa chiacchierare il paese, mette in allarme i rispettivi figli e soprattutto fa sentire di nuovo vivi loro due.
Le nostre anime di notte è il libro giusto per chi cerca la tenerezza non scontata ed il coraggio delle piccole rivoluzioni.
E'uscito da pochi giorni anche il film... chi l'ha visto? merita?
La mia giovane giardiniera! Dato che viaggi spesso, fai bene a scegliere piante con esigenze idriche modeste.
RispondiElimina@sara: sono di mia mamma che ama tanto le piante grasse :) io solo leggere tra loro! ;P
RispondiEliminaNon ho ancora letto niente di questo autore, anche se pare sia proprio imperdibile (leggo praticamente solo commenti positivi).
RispondiEliminaMolto probabilmente arriverò prima al film che al romanzo! :)
ecco, questo è il genere che prediligo!!!
RispondiEliminaGrazie, grazie, grazie
Non ho ancora ceduto alla Haruf-mania, ma credo che non mi sottrarrò ancora per molto :-)
RispondiEliminaDevo leggerlo, è nella lista. Me l'hanno fortemente consigliato in effetti.
RispondiEliminaLa trama sembra ottima.
RispondiEliminaSaluti a presto.