Luis Sepùlveda mette subito le cose in chiaro: non si tratta di un romanzo, ma di una serie di appunti presi su una moleskine (quando non andavano ancora di moda) su di un viaggio nato da una conversazione con Bruce Chatwin, che ha scritto un libro famosissimo sulla Patagonia (e che prima o poi deciderò di leggere).
Luis Sepùlveda racconta storie crude, leggende e personaggi quasi mitologici di una terra inospitale, ma con un fascino incredibile, e di un viaggio in nave tra fiordi ed isole e via terra tra le montagne e le pianure sconfinate della fine del mondo.
Vi troverete così invitati a mangiare tantissimi agnelli alla parilla, il piatto tipico della Patagonia, e a sentire storie che sembrano incredibili, come quella della castrazione con un morso ben preciso degli ovini oppure la storia di chi si sarebbe inventato un'impresa di pompe funebri in elicottero per spostare i defunti velocemente su grandissime distanze.
Anche io durante il mio viaggio Patagonico ho preso tanti appunti |
A chi può piacere questo taccuino pieno di appunti di Luis Sepulveda, che si legge in un pomeriggio?
- A chi ama le curiosità: storie incredibili e racconti portati dal vento. Se invece amate storie più omogenee o con un filo conduttore chiaro questa lettura non vi entusiasmerà.
Può essere utile come lettura per chi sta pensando un viaggio in Patagonia?
Secondo me assolutamente no, perché parla di posti lontanissimi dai circuiti turistici.
E' molto più bello da leggere a posteriori, una volta tornati dal viaggio per ritrovare un po' dello spirito misterioso incontrato durante il viaggio e ritrovarlo amplificato di mille volte tra le pagine di questo libro!
Il sole tramonta a ovest, si inabissa nel Pacifico, e i suoi ultimi riflessi proiettano sulla candida pampa l'ombra del Patagonia Express che si allontana in senso contrario, verso l'Atlantico, là dove iniziano i giorni.
E ora non ti viene la voglia di vedere quelle rotte non turistiche descritte da Sepulveda?^^
RispondiEliminaMoz-
Puoi dirlo forte!
EliminaLo dico che sei unica..
RispondiEliminaMaurizio
Adoro Sepulveda (uno dei pochi scrittori latino-americani che amo) e mi sono innamorata fotograficamente della Patagonia grazie a un bel servizio di Pno Corrias su Vanity Fair. Io non riesco a viaggiare purtroppo, per motivi economici e logistici, ma l'ho vivamente consigliata come meta a quell'avventuroso di mio fratello. Quindi un libro da leggere. E poi gli appunti di viaggio se scritti bene sono veramente qualcosa di prezioso.
RispondiEliminaIrresistibile Federica! Tu dovresti lavorare in una libreria!
RispondiEliminaAndava tutto bene fin quando ho letto di... agnelli alla parilla! Eh no Louis, io non ci vengo in Patagonia con te a mangiare l'agnello!
RispondiEliminaMa che bello il libro salvato dalla pulizia generale e con il prezzo ancora in lire... chissà quante mani hanno sfiorato la sua copertina...
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