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25 ottobre 2018

Chiamami col tuo nome

Chiamami col tuo nome è la noia infinita.
Forse sono io che manco di romanticismo e pazienza, ma a me 'ste paranoie adolescenziali hanno fatto morire di noia.

Chi ha amato questo libro ritiene che sia un fantastico lavoro sulla ricerca della propria identità.
Siamo negli anni '80 ed Elio è gay, o forse no, o forse è anche gay. Insomma, come è normale che sia a 17 anni, Elio si chiede chi è davvero. La risposta la troverà con e attraverso Oliver, un giovane professore americano che trascorre le vacanze estive a casa della sua famiglia.

La prima metà del libro è di una lentezza infinita. Non capita nulla, a parte le mille pippe -mentali e non- di Elio su Oliver.
Nella seconda invece la storia diventa concreta ed effettivamente assume un ritmo leggermente più vivo. Si passa da noia mortale a molto noioso.

Ed è un peccato perché forse questo libro parla di identità, dell'importanza di seguire i propri desideri e sogni e soprattutto di essere sinceri con se stessi.
Ma io alla fine non ho colto nulla di tutto questo perché ero troppo cotta da una storia che non procedeva mai. Peccato!



6 commenti:

  1. Peccato davvero..
    Un abbraccio Federica
    Maurizio

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  2. Ma alla fine è gay o no? O ti sei addormentata prima??

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  3. Non so, ho visto il film è mi è piaciuto; aspetto il sequel, che pare si farà.
    Per il resto, mi fido e mi tengo lontano^^

    Moz-

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  4. Grazie per essere passata dal mio blog, ricambio la cortesia.
    Di solito cerco di non mollare il libro che sto leggendo anche se risulta noioso, ma non sempre ci riesco. Ho terminato a fatica"Chiamami col tuo nome", il film è molto meglio.
    Buon pomeriggio!

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  5. Mi ha ricordato Lo Sconosciuto del Lago (che tra l'altro credo sia solo un film e non un libro)che non mi è piaciuto un gran ché...

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ciliegine