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30 marzo 2019

Dieci piccoli infami

Perché ho letto Dieci piccoli infami di Selvaggia Lucarelli?
Mi piace Selvaggia Lucarelli per il suo essere graffiante, anche se non condivido sempre contenuti e modi di cosa scrive: la seguo su Facebook, ma non avevo mai letto nulla di suo.
Quando ho visto Dieci piccoli infami in biblioteca, mi sono ricordata di aver letto un capitolo del suo libro in pdf quando due anni fa era uscito il suo libro e la promozione social era abbastanza martellante.
Ho fatto bene a prenderlo perché mi sono proprio divertita durante la lettura!

La trama molto in breve:
"Ho scritto questo libro perché dietro dieci dei piccoli infami che ho incrociato nella mia vita meritavano una resa dei conti. Almeno letteraria. Ed è per questo che ne troverete uno per capitolo".



Lettera a 10 piccole me:
Ci sono sciagurati incontri che ci rendono persone peggiori.
Li abbiamo fatti (almeno) dieci piccoli incontri e sospetto che forse ciascuno di noi potrebbe essere stato il piccolo infame di qualcun altro.
Come è successo a Selvaggia Lucarelli anche noi abbiamo la prima amica che ci ha deluso, l'ex fidanzato psicolabile, l'insegnante che ci terrorizzava... giusto per citare la mia top 3 dei racconti di questo libro.
Quindi piccola me che ti sei beccata qualche legnata sui denti, sappi che non sei la sola a cui è successo! E sappi che con il tempo non tutti li riuscirai a perdonare, ma su molto riuscirai a sorridere... fa parte della vita.
Perché una volta si diceva che quel che non uccide fortifica.
Dopo la lettura di Dieci piccoli infami direi che quello che non uccide stronzifica!


Anno prima pubblicazione: 2017
Pagine: 216
A chi può piacere: a chi cerca qualcosa di molto leggero e molto simpatico. Secondo me è perfetto da portarsi in spiaggia
Un'altra recensione: Anche alla Lettrice controcorrente è piaciuta questa lettura: la sua recensione è ricca di esilaranti citazioni

27 marzo 2019

Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza

Perché ho letto Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza?
Mi piacerebbe dire che sono una grande appassionata di Sepùlveda e l'ho letto per questo.
Sia chiaro, mi piacciono parecchio i libri di Luis Sepulveda e quando l'ho ascoltato al Salone del Libro un paio di anni fa ne sono rimasta particolarmente colpita, ma il motivo per cui questo libricino è finito nelle mie grinfie è ben diverso!
Io sono una lettrice bigama: ho sempre un libro iniziato a casa e uno in borsa per le pause pranzo, ma una mattina mi sono dimenticata a casa il libro "del lavoro" che avevo letto la sera prima a casa. Dopo una serie di autoinsulti, ho sbirciato nella biblioteca dell'asilo e mi sono impossessata di questo libricino dalla copertina simpatica e l'autore importante. L'incipit, poi, mi ha subito conquistata.
Non credo che sia un libro indimenticabile, ma molto carino questo sì!




Un post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:


La trama molto in breve:
In un prato c'è una lumaca che come tutte le lumache non ha un nome e vive molto molto lentamente. Tutte le altre lumache sono convinte di vivere nel migliore dei mondi possibili e non si pongono domande. Questa lumachina invece ha un sacco di interrogativi e si mette in viaggio per trovarsi un nome e capire come mai le lumache sono così lente.
La storia che è nata da una domanda del nipotino di Sepulveda sul perché le lumache fossero così lente è stata tradotta in molti paesi.

Lettera ad una Lumaca coraggiosa:
Ciao Lumaca con la R. maiuscola,
che lungo viaggio che hai intrapreso e quanto coraggio ci va per lasciare tutte le certezze e non accontentarsi della solita risposta "Perché è sempre stato così". Forse non lo sai ma è una risposta che va di moda anche fra gli umani.
La tua storia si presta ad essere raccontata ai bambini ma anche gli adulti, se decidono di leggere lentamente, possono trovare tanti temi da sviscerare.
Si parla di rispetto dell'ambiente e cementificazione; si parla di identità e diversità; si parla di vita frenetica e lentezza.
Si parla anche di noi, mica solo di lumache!



Un post condiviso da Lemon Sorbet 🍋📚 (@lemonsorbet325) in data:

Autore: Luis Sepulveda.
Dello stesso autore Patagonia Express
Anno prima pubblicazione: 2013
Pagine: 112
A chi può piacere: Credo possa essere un ottimo regalo per un bambino delle scuole elementari, ma anche per una persona adulta: quando vuoi fare bella figura, non conosci bene i gusti della persona ma pensi che sia uno che apprezzi le storie che fanno riflettere.


23 marzo 2019

L'ora di Agathe

Perché ho letto L'ora di Agathe di Anne Cathrine Bomann?
Ho letto la sinossi di L'ora di Agathe quando era ancora nella sezione Prossime uscite di Iperborea e ho pensato che potesse essere un libro che mi sarebbe "servito".
"L'ora di Agathe è il racconto di una fervida educazione sentimentale, [...] inseguendo la speranza di essere sempre in tempo per ricominciare".



La trama in breve:
Francia, anni '40: uno psicoanalista sta per andare in pensione e conta le sedute che gli mancano per chiudere lo studio. All'improvviso compare nel suo studio Agathe, una donna tedesca, che vuole andare in terapia proprio con lui ed è consapevole che avrà a disposizione solo sei mesi prima che il dottore si pensioni. E' la storia di come si rinasce... e attenzione perché questa foto contiene spoiler :)

Le copertine:
Il titolo originale del libro, scritto da una psicologa danese, è semplicemente Agathe, ma la scelta della casa editrice italiana mi pare più calzante: L'ora di Agathe è quell'ora, due volte la settimana, in cui Agathe si racconta, si svela e il dottore ricomincia a vivere.
Su tutte le copertine delle varie edizioni del libro, compresa quella italiana compare un uccellino perché il medico in realtà non ascolta davvero i suoi pazienti durante le sue sedute ma, mentre finge di prendere appunti sul suo taccuino, disegna caricature di uccelli.

Fonte: Pagina Facebook autrice

Lettera al protagonista:
Buongiorno dottore,
tranquillo! non sono l'ennesima paziente che sclererà nel suo studio e non voglio venire in terapia da lei, quindi non mi chiuda gentilmente la porta in faccia: ho già la "mia psicologa online" di riferimento ;P


Lei ha una grande qualità: appena si inizia a conoscerla mette subito tristezza: solo (e non solitario), abitudinario allo sfinimento (e non perché ami le cose che fa o che mangia), desideroso di terminare quello che fa da sempre ma senza alcun progetto.
Tutto cambia, per lei e per noi, quando irrompe Agathe nel suo studio: è testarda e ha deciso che vuole proprio lei. Agathe riesce a rianimarla, chissà come mai proprio lei.
E quando Agathe irrompe nella sua vita anche nel lettore cambia qualcosa.
Io per esempio mi sono sentita davvero vicina a lei.
Quante volte ci mettiamo dietro ad un taccuino/schermo e guardiamo scorrere le vite degli altri, incapaci di prendere una decisione, iniziare un cammino e procrastiniamo ancora.

Non è mai troppo tardi per ricominciare, immagino lo avesse detto anche lei in tanti anni di carriera: ora ha imparato anche lei a vivere questa nuova avventura!


Autrice: Anne Cathrine Bomann, psicologa e scrittrice danese
Anno prima pubblicazione: La prima edizione danese è del 2017. In Italia è uscito da poche settimane
Pagine: 153
Dove: un'anonima cittadina francese
A chi può piacere: a chi cerca una storia delicata ed originale e ha voglia di riflettere un po' sulla sua vita e sulla possibilità di cambiare
Un'altra recensione: se vuoi saperne di più ti consiglio la recensione di La lettrice controcorrente, che è ricca di citazioni di questo bel libricino