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23 marzo 2019

L'ora di Agathe

Perché ho letto L'ora di Agathe di Anne Cathrine Bomann?
Ho letto la sinossi di L'ora di Agathe quando era ancora nella sezione Prossime uscite di Iperborea e ho pensato che potesse essere un libro che mi sarebbe "servito".
"L'ora di Agathe è il racconto di una fervida educazione sentimentale, [...] inseguendo la speranza di essere sempre in tempo per ricominciare".



La trama in breve:
Francia, anni '40: uno psicoanalista sta per andare in pensione e conta le sedute che gli mancano per chiudere lo studio. All'improvviso compare nel suo studio Agathe, una donna tedesca, che vuole andare in terapia proprio con lui ed è consapevole che avrà a disposizione solo sei mesi prima che il dottore si pensioni. E' la storia di come si rinasce... e attenzione perché questa foto contiene spoiler :)

Le copertine:
Il titolo originale del libro, scritto da una psicologa danese, è semplicemente Agathe, ma la scelta della casa editrice italiana mi pare più calzante: L'ora di Agathe è quell'ora, due volte la settimana, in cui Agathe si racconta, si svela e il dottore ricomincia a vivere.
Su tutte le copertine delle varie edizioni del libro, compresa quella italiana compare un uccellino perché il medico in realtà non ascolta davvero i suoi pazienti durante le sue sedute ma, mentre finge di prendere appunti sul suo taccuino, disegna caricature di uccelli.

Fonte: Pagina Facebook autrice

Lettera al protagonista:
Buongiorno dottore,
tranquillo! non sono l'ennesima paziente che sclererà nel suo studio e non voglio venire in terapia da lei, quindi non mi chiuda gentilmente la porta in faccia: ho già la "mia psicologa online" di riferimento ;P


Lei ha una grande qualità: appena si inizia a conoscerla mette subito tristezza: solo (e non solitario), abitudinario allo sfinimento (e non perché ami le cose che fa o che mangia), desideroso di terminare quello che fa da sempre ma senza alcun progetto.
Tutto cambia, per lei e per noi, quando irrompe Agathe nel suo studio: è testarda e ha deciso che vuole proprio lei. Agathe riesce a rianimarla, chissà come mai proprio lei.
E quando Agathe irrompe nella sua vita anche nel lettore cambia qualcosa.
Io per esempio mi sono sentita davvero vicina a lei.
Quante volte ci mettiamo dietro ad un taccuino/schermo e guardiamo scorrere le vite degli altri, incapaci di prendere una decisione, iniziare un cammino e procrastiniamo ancora.

Non è mai troppo tardi per ricominciare, immagino lo avesse detto anche lei in tanti anni di carriera: ora ha imparato anche lei a vivere questa nuova avventura!


Autrice: Anne Cathrine Bomann, psicologa e scrittrice danese
Anno prima pubblicazione: La prima edizione danese è del 2017. In Italia è uscito da poche settimane
Pagine: 153
Dove: un'anonima cittadina francese
A chi può piacere: a chi cerca una storia delicata ed originale e ha voglia di riflettere un po' sulla sua vita e sulla possibilità di cambiare
Un'altra recensione: se vuoi saperne di più ti consiglio la recensione di La lettrice controcorrente, che è ricca di citazioni di questo bel libricino

2 commenti:

  1. È proprio vero.. Non è mai tardi per ricominciare, nè presto.
    L'importante è crederci.

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  2. Ciao! Per la prima volta capito qui nel tuo blog e ne rimango incantata!
    Fra viaggi e letture non ci potrebbe essere luogo migliore! :)
    Rimango allo fra le tue lettrici, se posso! ^_^
    Anche io ogni tanto parlo di libri, anche se per lo più parlo di culture dal mondo e storia/archeologia! Se ti andrà di passare, ti aspetto volentieri!
    Nel mentre piacere, io sono Diana!
    A presto spero!
    Buona domenica! :)

    RispondiElimina

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