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20 marzo 2020

Possiamo salvare il mondo prima di cena

Perché ho letto Possiamo salvare il mondo prima di cena?
Avevo 18 anni quando sono diventata vegetariana. Ricordo che qualche anno dopo, mentre passeggiavo in centro a Torino, mi diedero un volantino in cui si spiegava che il consumo di carne e derivati aveva un grande impatto ambientale, sulle emissioni di CO2, e io pensai "che cavolata!".
Oggi invece, come spiega anche Foer, è un dato inconfutabile.
L'ultimo libro di Foer è molto diverso da come me lo aspettavo, ma molto interessante.







Manca poco più di un mese al ritorno di Jonathan Safran Foer in libreria con «Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi», ma noi abbiamo già una sorpresa per voi. Su @Ibs.it è già possibile preordinare la nuova uscita! E in regalo riceverete una shopper in edizione limitata ispirata al libro. Correte nelle storie (o in Bio) per scoprirne di più. Vi piacerebbe ricevere questo regalo esclusivo? #guanda #guandaeditore#jonathansafranfoer#possiamosalvareilmondoprimadicena#WeAreTheWeather#cambiamenticlimatici #pianetaterra#riscaldamentoglobale #sostenibilità#salviamoilpianeta#emergenzaclimatica #climatechange#savetheplanet #bellochilegge #autoridaleggere #libridaleggere #instalibri #libri #lettura #leggere #letteratura #leggeresempre #consigliodilettura #booklovers #bookstagram #instabook #bookaddicted #bookworm #igbooks #iglibri
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La trama di Possiamo salvare il mondo prima di cena
Quelli che negano apertamente  il cambiamento climatico solitamente li bolliamo come stupidi, ma noi che ci invece ci crediamo perché non siamo disposti a cambiare il nostro stile di vita?
Foer spiega perché è così difficile parlare in modo efficace di cambiamenti climatici.
La soluzione che propone lui è una drastica riduzione degli elementi di origine animale: non è facile, lo ammette lui stesso. Ma non possiamo permetterci di non farlo adesso.


Possiamo salvare il mondo prima di cena: la recensione
L'ultimo libro di Foer si divide in 5 sezioni, ognuna caratterizzata da un argomento e uno stile differente:

  1. Per le prime 90 pagine Foer non parla di cambiamento climatico, ma dell'importanza di fare o non fare qualcosa, del senso di appartenenza e della difficoltà di comunicare l'emergenza climatica. Questa secondo me è la parte più originale e che da sola merita il libro.
  2. "Come evitare la morìa suprema" riporta una serie di dati a supporto della tesi che il cambiamento climatico esiste e che il bestiame è una delle cause principali di questo cambiamento. I dati della FAO stimano che il 14,5% delle emissioni globali di CO2  siano dovute all'allevamento e molti criticano questo dato perché viene considerato troppo basso. Foer non ha dubbi: che sia UNA delle cause o che sia LA causa dei nostri problemi con il clima si deve agire in questa direzione.
  3. Si parla di cos'è la casa: la casa dell'autore di quando era piccolino e quella in cui si è trasferito appena più grande e dove adesso i suoi genitori si stanno prendendo cura della nonna che è allettata. Con il concetto di casa e di cura è facile capire quale sia il parallelismo con l'urgenza di salvare il nostro pianeta.
  4. In un immaginario dialogo con la propria coscienza Foer cerca di giustificarsi sul perché non prenda davvero sul serio i rischi del cambiamento climatico e di conseguenza non agisca. Le scuse che ci diamo tutti sono tante, ma credo che in fondo siamo tutti consapevoli che se davvero volessimo qualcosa in più potremmo farlo.
  5. Non si parla di clima, Foer ci parla dei suoi nonni sopravvissuti allo sterminio di Hitler: il nonno che si è suicidato e la nonna che sta morendo ormai anziana e malata nel letto di quella che era stata la sua cameretta a casa dei suoi genitori. Parlando di morte, Foer lancia un messaggio di vita a tutti noi. E per continuare a sopravvivere come specie, l'Homo sapiens che ha letto 250 pagine di Possiamo salvare il mondo prima di cena sa cosa deve fare.







J.S.Foer “We are the weather”🇬🇧 ⠀ Вторая книга писателя в жанре нон-фикшн👍 Первая “Eating animals” о том, как употребление мяса влияет на загрязнение окружающей среды. ⠀ Вторая книга автора “We are the weather” своего рода продолжение первой. Писатель призывает принимать активное участие в решении проблемы загрязнения окружающей среды, начиная от курения и переработки мусора до сокращения употребления мяса. ⠀ Позиция автора мне очень близка, поэтому эти книги живут на моих полках. ⠀ Можно долго писать на тему изменения климата, эпидемий, войн и т.д., но каждый может заботится о нашей планете насколько это под силам одному человеку и я не исключение: ⠀ ✅Собираю использованные батарейки и выкидываю их в специальные урны. ⠀ ✅Собираю бумагу и сдаю в макулатуру. Помнишь школьные годы и макулатуру?😅 @nenic_pudava ⠀ ✅По возможности использую шопперы, вместо пакетов. ⠀ ❗️Берегите друг друга и нашу планету. ⠀ #100книгза2020год #рецензии_от_кашкан #спасемпланету #книгиэтосчастье #книгикниги #книгиминск #подборкакниг #книжныйблогер #книжныеподборки #блогерство #топкниг #книжныйчервь #книжныйблог #blogger #bookworm #книги #книжныймагазин #фоер #книгиминска #foer #wearetheweather
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L'unico consiglio pratico che ci dà Foer per diminuire il nostro consumo di alimenti di origine animale è di smettere di mangiarli prima di cena: cioè concederci un pasto non vegano al giorno. Detta così sembra una rinuncia gigantesca ma è molto più facile da gestire rispetto al semplice ripromettersi di farlo.
Non so se questo sia il momento giusto per iniziare e forse potrebbe aumentare le tensioni familiari un cambio repentino di alimentazione. Però possiamo sfruttare questo tempo che ci sta facendo rendere conto di quanto siamo fragili ed interconnessi per leggere qualcosa di utile e propositivo ed iniziare a a fare qualche graduale cambiamento.

Io sono più di 15 anni che non mangio la carne e il pesce, ma rinunciare ai latticini mi pesa tantissimo: sono una grandissima consumatrice di yogurt e adoro ogni tipo di formaggio.
Ci ho provato a ridurli, che mi farebbe bene anche dal punto di vista della salute.
Ci sono riuscita? No, ho sempre delle buone scuse.
Ci riproverò? Credo proprio di sì.

Possiamo salvare il mondo prima di cena non è un manuale, non credo diventerà una pietra miliare dei libri che parlano di cambiamento climatico ma ha un grosso pregio: colpisce le nostre emozioni.

Questa recensione l'avevo scritta all'inizio della quarantena, quando la situazione non era ancora così grave e le restrizioni meno stringenti.
Sono sincera: non sono così fiduciosa sulle possibilità che le persone possano fare volontariamente delle rinunce per il bene comune.
Se leggo di tanta creatività che viene usata in modo intelligente per migliorare le giornate di tutti, vedo anche tanto menefreghismo ed egoismo da parte di chi se ne sbatte dei divieti.
Se di fronte ad un pericolo vicino e concreto come è oggi la pandemia da corona virus molti continuano a farsi i fatti loro, è possibile che le persone prendano sul serio la possibilità di cambiare i loro comportamenti per un qualcosa che è pericoloso ma non tangibile come il cambiamento climatico?
Sono troppo scoraggiata (non dalla quarantena che non mi pesa eccessivamente, ma dalle persone) per darmi delle risposte... come diceva il buon Manzoni "Ai posteri l'ardua sentenza", ma con la consapevolezza che i posteri potrebbero giustamente non essere troppo teneri con noi!



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"È atrocemente, tragicamente difficile parlare della crisi del pianeta in modo da renderla credibile". E finché non si muovono emozioni, è ben raro che si passi dal parlarne all'agire. Il nuovo libro di #JonathanSafranFoer, #possiamosalvareilmondoprimadicena, ci porta a riflettere su dati aggiornati e scioccanti, ma anche sui dubbi e sulle resistenze che abbiamo quando si tratta di fare. E soprattutto di rinunciare. In questo ultimo anno bombardato di pubblicazioni sull'argomento, questo è uno dei contributi più ragionati e coinvolgenti (come tutti i libri di Foer, d'altra parte...). Lo leggerete? @gloriaghioni lo sta concludendo e vi consiglia di non lasciarvelo scappare. Anche "solo" per una riflessione matura e aggiornata sull'urgenza di non distruggere il nostro pianeta. Come ricorda Foer, siamo sia il Diluvio sia l'Arca. #Guanda #Criticaletteraria #climatechange #surriscaldamentoglobale #ambiente #daleggere #instalibri #inlibreria #novità #clima #cambiamentoclimatico #instabook
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Autore: Jonthan Safran Foer
(dello stesso autore ho letto Molto forte, incredibilmente vicino)
Anno prima pubblicazione: 2019
Pagine: 261
A chi può piacere: a chi ha a cuore la questione del cambiamento climatico
Un'altra recensione: Il fatto quotidiano ne ha fatto una recensione molto chiara che vi consiglio


Se ti è interessato questo libro ti consiglio anche di guardare questa puntata del Dataroom della Gabanelli.

5 commenti:

  1. Foer l'ho adorato nei due romanzi. Poi avevo iniziato l'altro, mi pare si intitoli "se niente importa", ma proprio non lo riuscivo a digerire.

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  2. L'unico cambiamento possibile e sostenibile è quello di fare MENO figli.
    Non è ecologico né sostenibile tentare di erbivorizzarsi: in molte aree del pianeta gli animali permettono di trasformare in grassi e proteine la cellulosa.
    Solo che l'esplosione demografica è violenta in Asia islamica e Africa e accennare ad essa è un tabù completo per i sinistranti razzisti anti.
    Meno figli!!

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  3. @ Icaro: se niente importa lo volevo leggere, ma poi ho sempre rimandato e a forza di rimandare ho letto "possiamo salvare il mondo prima di cena"... sono la regina della procrastinazione

    @un uomo in cammino: io non credo ci sia una sola causa al cambiamento climatico così come non credo che sia un'unica soluzione.
    Foer riporta a sostegno della sua tesi i dati della Fao per cui il solito allevamento di bestiame è responsabile del 14,5% delle emissioni di Co2. Questo dato da molte fonti autorevoli viene ormai considerato come sottostimato, ma prendiamolo per buono: si potesse intervenire anche "solo" su un 14.5% sarebbe una grandissima cosa.
    In generale non mi piacciono le persone che pensano che a risolvere i loro problemi debbano essere sempre gli altri. Preferisco di gran lunga chi ammette che abbiamo un problema ma non ha voglia di cambiare di una virgola il suo stile di vita: lo trovo più onesto.

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  4. Questo libro non poteva proprio mancare. GRANDE Federica.
    dolce domenica
    Maurizio

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  5. Ma infatti te lo stavo per dire... lo vediamo ora quanto siamo disciplinati e volenterosi verso una causa comune! XD
    Insomma, possiamo farlo nel nostro piccolo (ma io già di mio cerco di differenziare i pasti) ma a livello globale la vedo durissima.

    Moz-

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