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09 ottobre 2021

Settembre 2021

Quest'anno ho iniziato a lavorare il primo settembre (il mondo del precariato nella scuola è un mistero per i non adepti) e sono tornata con enorme soddisfazione nella mia vecchia scuola e al mio mocio!

[Vi ricordate perché mi piace fare la bidella?]


Libri:

Mi sono incagliata in 2 libri ostici che mi hanno reso la lettura faticosa ed uno invece che è carinissimo.


Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio -->  solo 129 pagine per capire chi ha ucciso in ascensore il coinquilino detto Il gladiatore. 

In una realtà dove convivono persone provenienti da tante realtà differenti come a Piazza Vittorio a Roma è difficile pensare che una storia si possa raccontare da un solo punto di vista: ogni capitolo racconta la verità di uno degli inquilini. 

Così si crea una rete di solidarietà e screzi tra persone diametralmente opposte con la difficoltà di convivere tra i pregiudizi che hanno verso gli altri e che subiscono e l'infinita ricerca dell'identità. 

Imperdibile per chi si interessa di integrazione e immigrazione.





La vasca del Fuhrer --> la storia di Lee Miller, ex modella americana e poi fotografa e reporter. Il titolo scelto da Serena Dandini per il suo romanzo fa riferimento ad una foto che la ritrae mentre si lava nella vasca del bagno personale di Hitler, dopo esser stata e aver visto cosa stava succedendo a Dachau. 

Sicuramente può piacere a chi ama leggere vite di donne anticonvenzionali, autonome ed indipendenti come può essere una donna che da sola attraversa l'Europa durante la Seconda Guerra Mondiale per testimoniare oltreoceano cosa sta succedendo.

Durante la lettura è utile avere la possibilità di cercare le foto ed i servizi fotografici descritti per vedere quello che nel libro viene descritto. Io l'ho trovato decisamente lento, seppur fosse interessante l'argomento.





Sognai la neve bruciare --> Antonio Skarmeta è lo scrittore de "Il postino di Neruda" e quindi in biblioteca l'ho preso al primo sguardo. Mamma mia che noia.... interi capitoli con flussi di pensieri interminabili, difficile da starci dietro.

E' la storia di Arturito che va in treno a Santiago per diventare un calciatore e perdere la verginità e compiacere il nonno che lo vorrebbe uno sciupafemmine, nonostante sia poco più di un ragazzino.
Proverà a sedurre le ragazze con le parole di Neruda, ma tutto viene interrotto dal Golpe di Pinochet.

L'ho finito solo perché sono testarda. noiosissimo!
[Però plausi per la casa editrice perché raramente ho trovato un libro così curato nella grafica: dalla copertina, alle figurine da incollare all'inizio di ogni capitolo al "codice spotify" per avere la colonna sonora per ogni capitolo]

Serie tv:


La casa di carta 5 --> tanto attesa e tanto inutile.
Solo spari-spari-spari e niente trama. Bocciatissima.













Gironzolii:

Erano anni&anni che non passavo tanti giorni al mare!
Quindi anche a settembre sono andata al mare: il tempo non è certo più quello dell'estate e anche i pensieri sono già rivolti al nuovo anno (scolastico).
Ecco il cartello che ogni bidella vorrebbe appendere in ogni scuola:







6 commenti:

  1. Scontro di civiltà per un acensore a piazza Vittorio mi sembra interessantissimo; proverò a cercarlo.
    Per quanto riguarda La casa di carta, sono a metà della prima stagione e per ora mi sta piacendo molto. Ti saprò dire se la finirò o no :-)

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  2. Aspetto la fine, e poi comincerò La casa di carta dall'inizio ;)

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  3. @andrea e pietro: le prime stagioni per me sono state geniali... queste ultime 2 (e in particolare l'ultima) al di sotto delle aspettative minime

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  4. Mi fa piacere che tu sia tornata nella vecchia scuola.
    Buon anno scolastico.

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  5. Il primo mi sembra un libro che mi potrebbe piacere!
    Sono contenta che tu sia tornata alla tua scuola!

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