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29 ottobre 2008

Un giorno perfetto



Ecco al recensione di mymovies, come al solito.

Emma e Antonio, sposati e con due figli (Valentina e Kevin) sono separati da circa un anno. Antonio, che fa l'autista dell'onorevole Fioravanti, non ha per nulla riassorbito il trauma del distacco. Un giorno la polizia viene chiamata dalla sua vicina di casa che ha udito dei colpi di arma da fuoco. Passiamo così a conoscere le vicende della giornata precedente, non solo in relazione a questo nucleo familiare ma legate anche a moglie e figli dell'onorevole nonché ad altri personaggi. La tragedia umana è in agguato.
Ferzan Ozpetek questa volta rinuncia a scrivere in proprio un oggetto affidandosi a un testo letterario di Melania Mazzucco. Stanno proprio in questa operazione i pregi e difetti del film. La parte iniziale è asciutta (colonna musicale a parte) e riesce a collocare narrativamente tutti i personaggi (che non sono pochi e la cui condizione psicologica ed esistenziale è complessa. L'interesse che il regista nutre per l'uso dei primi piani lo spinge a scavare nel loro animo, quasi tentando di scoprire il mistero profondo che sta alla base della relazione amorosa.
Mentre gli adulti la vivono con grande tormento e con una fragilità che deborda nella patologia i giovani (per quell'eterno ciclo che presiede al dipanarsi della vita) provano, nonostante la negativiità che li circonda, a riaccendere un bagliore di speranza nella possibilità dell'amore.
Ozpetek riesce a gestire il succedersi dei personaggi e l'intrecciarsi delle loro emozioni grazie anche a un casting particolarmente ben scelto. Le note di inconsapevole volgarità che Isabella Ferrari offre al personaggio di Emma o il tormento di Antonio che esplode nel tentativo di stupro sono solo due degli esempi possibili. Purtroppo però nella parte finale il film diventa 'letterario' e molto di quanto nella pagina scritta trovava una sua giustificazione finisce con l'essere didascalicamente sottolineato privandolo di quell'autenticità che l'inizio prometteva. Tre stelle nonostante tutto.

A me il film è piaciuto molto in entrambe le parti... anche se è una vera coltellata ed è un'angoscia continua perchè già si sa che la tragedia arriverà ma uno spera fino all'ultimo che abbia le conseguenze meno grevi possibili.

un film che vi consiglio, soprattutto a Silvia che si occupa sempre dei problemi delle donne...

27 ottobre 2008

Sabati sera

A casa mia son convinti che io stia sempre a casa e si sentono in dovere di spronarmi a uscire.

Cosa che in realtà non è neppure vera: ci son periodi in cui non ho voglia, son stanca ecc ed è vero che magari passa un mese senza che io esca il sabato sera ma ci son altre volte che esco mattina pomeriggio e alla sera mi chiedono "allora dove vai?" appena metto una ciabatta in cucina!


Secondo me son convinti che io sia rincoglionita come Aurora veramente e che stia aspettando il mio principe azzurro nel mio castello. Forse temono che gli resti sulle croste.



Sabato sera son tornata da casa del Capo che eran le 7 passate. Mia mamma "Fede stasera esci?". Passaggio di mia sorella in versione sfilata che provava la sua ventesima maglietta viola per vedere quale stesse meglio con i suoi nuovi stivali da elfo. e io "sì esco con Bart e il Kil".

Si riattiva pure mio papà tutto interessato "oh che bello... e dove andate?"

"solo fin da Fish" che è la birreria che c'è qua in paese e non c'è neanche bisogno di prendere la macchina.

"Beh non è che andiate lontano, ma meglio di niente!"


Un'altra cosa su cui mi punzecchiano è che noi non facciamo girare l'economia, anzi come dice mio papà "se tutti fossero come voi i locali avrebbero già chiuso tutti quanti!".

Questo perché noi andiamo in un posto alle 9, 30 e ci stiamo fino a quando non ci sbattono fuori, o più garbatamente iniziano a tirare su le sedie e passarci la scopa sui piedi. Tutto questo facendo una consumazione. Ma non è che posso bere come un cammello, che poi son pure incontinente, per far piacere a loro. E per seconda cosa son rimasta esterrefatta: TRE euro per un succo all'albicocca. Che ho deciso che con quei TRE euro mi compro un cartoccio da 1 litro (come minimo) e venite a casa mia amichette che ve lo offro io... e non vi caccio fuori almeno fin verso le 5 del mattino!

26 ottobre 2008

Weekend di Halloween dei miei stivali

ma che 2 coglioni signori miei. Son due sabati di fila che esco dal guscio e il sabato pomeriggio faccio un giro per negozi.
Io non so se ci siamo rincoglioniti tutti quanti ma in giro ci sono solo più zucche e maschere che pure a me che amo le bare un po' mi inquietano.
Devo precisare che io odio la americanate, odio ancora di più le mode e odio al massimo le mode ciucciasoldi: qualcosa mi suggerisce che sto halloween delle mie zucche non è la mia festa preferita. Leggesi tra le righe che la odio a morte.
Quando ero piccina io noi lo festeggiavamo a scuola durante le ore di inglese tutti quanti vestiti da streghe e maghi con un sacco nero dell'immondizia e un cono di cartone in tasca. e basta.
L'unica volta che volevo uscire ad Halloween avrò fatto le medie e volevo andare in giro con i miei compagni per le case. Credo di aver fatto il diavolo a quattro e scene da isterica ma me ne son restata a casa: mio papà mi aveva semplicemente spiegato che per molte persone quella era una sera triste in cui si ricordavano i morti e quindi non avevano voglia di farsi rompere le scatole da streghe maghi e zombie. Lìlì per lì credo che il mio pensiero fosse più o meno "vecchio rompipalle retrogrado che non capisci nulla".
Per la serie Ecco forse avevi ragione tu!

Un ricordo particolare per un ragazzo sul pullman delle superiori che dopo una lunga arringa su sti marocchini ****************** che vengono qua e ci impongono le loro tradizioni ... "che facciamo per halloween?"...

25 ottobre 2008

Aurora sarai tu!

Domani Ale e Giada fanno il compleanno: 4 anni. E noi a Giada abbiamo regalato un servizio da tè di Aurora. Che per chi non lo sapesse è la Bella Addormentata nel Bosco. Neanche io lo sapevo, me l'ha detto LaFrancy (che è la sorella grande dei gemelli, nonché mia figlioccia).
E io e mia sorella ogni volta che vediamo una principessa Disney giù a interrogarci su come possa piacere sta biondina così tanto alle bimbe, che tutte le altre son decisamente meglio, ecc...

è che a me la bella addormentata è sempre stata in culo. Che mi son sempre chiesta... ok sta principessa dorme per cent'anni, poi si sveglia tutta contenta perché ha pure trovato un principe... ma là fuori è tutto diverso. E vi dico che questa riflessione la facevo a 6 anni, forse ero una bimba un po' contorta ma mi era già chiaro che in un secolo le cose cambiano proprio di tanto. Ricordo che pensavo che la nonna (che non aveva 100 anni tra l'altro) non aveva le foto a colori di quando era giovane e diceva che non aveva neanche la tv. Ora vi pensate sta principessa che si sveglia con il suo vestitone rosa e si trova una velina che le sculetta in mutande in un grosso quadro in salotto dove le immagini si muovono? Come minimo le prende un coccolone!

Poi la storia dice che tutto il paese si addormenta con lei, ma se Aurora aveva un'amica in un altro paese vicino dopo un secolo può giusto portarci un mazzo di crisantemi, di sicuro non può andare a berci un tè insieme. Devo dire che sta cosa mi inquietava abbastanza.

La mazzata finale alla povera Aurora gliel'ha data Bettelheim (che se non ricordo male era un seguace di Freud o qualcosa del genere) mentre preparavo la maturità leggendo un suo libro sull'interpretazione psicoanalitica delle fiabe. E qui apro una piccola parentesi, e aspetto il parere della Lunga che sicuramente ne sa più di me di ste cose: le prime 10 pagine posson essere interessanti ma intorno alla 150 in cui non si parla di altro che piselli, vagine, simboli fallici e masturbazioni uno si rompe anche un po' i coglioni.

Ma leggendo il paragrafo su Aurora ho proprio deciso di metterci una croce sopra su entrambi, intendo dire lui -il masturbatore mentale- e lei -la principessa stecchita.
Secondo Bettelheim nella versione originale compaiono 13 fate madrine. E fin qui uno direbbe embè? lui dice che 13 non è un numero a caso: 13 sono i cicli lunari in un anno. Ehi ci siete arrivati? 13 cicli lunari = (chiaramente e ovviamente uguale) 13 cicli mestruali. Infatti cosa le dice la fata madrina cattiva? che si pungerà... e cosa esce quando ti pungi? Sangue! e quindi tutto torna... Al chè ho pensato che c'erano due possibilità soltanto: o sto psicoanalista era veramente un pervertito o il perverso è chi ha scritto la fiaba. Nel dubbio La bella addormentata ha continuato a farmi schifo per tutti sti anni.

Ma ieri ho fatto un innocuo test su facebook: che principessa Disney sei?

Patty è uscita Ariel che a me è sempre piaciuta tantissimo e ve ne avevo già anche parlato in uno dei miei primi post.








Fra esce che è Cenerentola che pure quella mi piaceva con la storia che va al ballo e poi il principe si fa un mazzo tanto per andare a ritrovare la proprietaria della scarpetta.









e io? quella scema di Aurora... commento di mia sorella: ma hai messo che il tuo hobby è dormire?


NOOOOOOOOOOOOOO!! io NON sono AURORA, chiaro?!?!

24 ottobre 2008

Dentista



Oggi dopo 3 anni e mezzo mi son fatta rivedere dal mio dentista, che già lo sapevo di averne bisogno... Sono entrata nello studio rigida come un pezzo di legno e sono pure riuscita a incastrami la pinzetta-tieni-bavaglino nei capelli.

Se ho paura un motivo ci sarà. Ci sono entrata che avrò avuto 7 anni e ne son uscita a 16 o qualcuno in più, dopo che ci vedevamo tutti i mesi al venerdì: qualche dente tirato via, un apparecchio mobile che era una noia mostruosa, un apparecchio fisso che ogni mese eravamo lì lì per togliere (una volta che schifo ne ho perso pure un pezzo nella pizza) e uno mobile di contenimento (come le panciere) messo forse 3 volte.

Oggi questo dentista novello (perché l'altro si è pensionato) mi fa: "Hai anche due denti rotti, ma uno è ricostruito!".

Primo dentone mi ha lasciato in seconda elementare mentre correvo in cucina intorno al tavolo con mia sorella in groppa (giusto il tempo che mia mamma scendesse un secondo dalla nonna) e mi son inciampata in un laccio dello zaino: per non far volare lei l'ho tenuta stretta e son volata sul pavimento a muso duro. seguono pianto, bocca spalancata sanguinante, singhiozzi, manina tesa con un coso bianco dentro "mammaaaaaaaaaaaa m'è cascato questo": un quarto di dente davanti andato.

Secondo episodio: seconda o terza media in un'ora di sostituzione o compresenza, un'ora di casino insomma. Mi son messa a litigare con un mio compagno di classe che era molto carino e già un bel soggettino allora (n.d.r. chissà se è ancora ai domiciliari?) perché mi aveva ciulato il nastro dei capelli. La mia amichetta si mette a rincorrerlo per riprendermelo, credo più per amore di correre dietro al bel moretto che per amor di giustizia. il pazzo si gira e le dà un bello spintone. peccato che la testa della fanciulla arrivi direttamente sul mio naso: sono andata a scuola una settimana con un occhio nero e un dente scheggiato leggermente ancora ora.

Cmq mi ha detto che ci vediamo mese prossimo con panoramica e c'è giusto da fare due cosette... speruma!!

22 ottobre 2008

Invece no

è da stamattina che ascolto questo video... perché è da stamattina che è disponibile il nuovo video della nuova canzone di Laura Pausini!

e che io la adori non è una novità. Mi piace dalle elementari, da quando ero gelosa perché alcune mie compagne con le sorelle grandi conoscevano tutte le parole della Solitudine e io invece avevo dovuto aspettare fino a Natale per avere la cassetta.

E di momenti, visi, smorfie, lacrime, sorrisi quando la ascolto me ne tornano in mente a decine. E ora di questa canzone bellissima già sono un po' innamorata!

Gomorra

Ieri sera c'è stata la seconda serata al cineforum con Sara e Lucia... come dei veri abbonati Rai in prima fila visto che il cinema era strapieno!

Ecco la recensione di mymovies.

Totò ha tredici anni, aiuta la madre a portare la spesa a domicilio nelle case del vicinato e sogna di affiancare i grandi, quelli che girano in macchina invece che in motorino, che indossano i giubbotti antiproiettile, che contano i soldi e i loro morti. Ma diventare grandi, a Scampia, significa farli i morti, scambiare l'adolescenza con una pistola. O magari, come accade a Marco e Ciro, trovare un arsenale, sparare cannonate che ti fanno sentire invincibile. Puoi mettere paura, ma c’è sempre chi ne ha meno di te. Impossibile fuggire, si sta da una parte o dall'altra, e può accadere che la guerra immischi anche Don Ciro (Imparato), una vita da tranquillo porta-soldi, perché gli ordini sono mutati, il clan s'è spezzato in due. Si può cambiare mestiere, passare come fa Pasquale dalla confezione di abiti d'alta moda in una fabbrica in nero a guidare i camion della camorra in giro per l'Italia, ma non si può uscire dal Sistema che tutto sa e tutto controlla. Quando Roberto si lamenta di un posto redditizio e sicuro nel campo dello smaltimento dei rifiuti tossici, Franco (Servillo), il suo datore di lavoro, lo ammonisce: non creda di essere migliore degli altri. Funziona così, non c’è niente da fare.
Matteo Garrone porta sullo schermo Gomorra, libro-scandalo di Roberto Saviano che in Italia ha venduto oltre un milione di copie, aprendo il sipario sulla luce artificiale e ustionante di una lampada per camorristi vanitosi ed esaltati. Il sole non illumina più le province di Napoli e Caserta, impossibile rischiarare questa terra buia e straniera al punto che gli italiani hanno bisogno dei sottotitoli per decifrarla. Siamo in un altro paese: all'inferno. Che non si trova nel centro della terra, ma solo pochi metri giù dalla statale o sotto la coltivazione delle pesche che mangiamo tutti, nutrite di scorie letali, trasformate in bombe che seminano tumori con la compiacenza dei rispettabili industriali del nord.
Nessun barlume di bellezza dentro questo buio fitto sotto il sole; forse la bellezza è nata qui, per caso o per errore, ma è volata lontano, addosso a Scarlett Johansson, col risultato che chi l'ha partorita è rimasto ancora più solo ed impotente.
Il film di Garrone è crudo e angosciante, ripreso dal vero, musicato dal suono delle grida e degli spari di Scampia. Una volta si diceva "giusto", quando dire "bello" non aveva senso. Giustissimo, dunque. Del libro, il film sceglie alcuni fili, li intreccia, s'impone come uno sciroppo avvelenato, senza la possibilità di voltar pagina o sospendere la lettura. Del libro, soprattutto, sposa il punto di vista, da dentro, e tuttavia inevitabilmente fuori, in salvo. "Ma - scrive Saviano - osservare il buco, tenerlo davanti insomma, dà una sensazione strana. Una pesantezza ansiosa. Come avere la verità sullo stomaco". Gomorra, sullo stomaco, pesa come un macigno. Solo una ruspa potrebbe sollevarlo, per "sversarlo" altrove e chiudere in circolo vizioso, come il suono del film.
Questa volta il mio parere personale è facilmente riassumibile: una coltellata nello stomaco. una di quelle cose che non può lasciare indifferenti se si ha un minimo di coscienza civile, che non può non fare inorridire.

19 ottobre 2008

Io che conosco gente importante


La ragazza mora che vedete nella foto oggi ha compiuto 23 anni ed è una ragazza splendida.

Fidatevi di me, che mi son dovuta ricredere e la conosco da una vita e non per modo di dire. Ora più ora meno io e Madda son 23 anni che ci conosciamo perché le nostre mamme erano nel letto una di fronte all'altra quando siamo nate. Poi le nostre strade si sono allontanate, come capita alla maggior parte dei bimbi e delle bimbe che convivono nei primi giorni di vita prima di uscire dagli ospedali per vedere com'è fatto sto mondo. E sto mondo mi sa che a me Madda non ci è piaciuto poi così tanto ma non siamo diventate quelle ciniche che credono che lì fuori ci son solo squali ma non siamo neanche due povere illuse. Siamo diventate due ragazze che ci credono in quello che fanno e sono pronte a lottare per cambiare almeno un po', siamo realiste, questo mondo, tra momenti di umore alle stelle e qualcuno di sconforto, ma sempre sostenendoci.
Potrei spiegarvi come mai Madda sarà una che nella vita raggiungerà gli obiettivi che si è e continua a prefissarsi. Potrei dirvi che Madda è una tenace, è una intelligente, è una che sa parlare e argomentare, è una coraggiosa. ma di persone così ce ne sono tante. Lei ha una carta in più e la sua forza è che non sa di averla fino in fondo: lei non corre mai da sola, lei si guarda indietro e tende la mano. é questo che ti rende forte Madda, son sicura che se non diventi Segretaria dell'Onu per lo meno ti fanno Santa per tutti questi anni di sopportazione della sottoscritta =oP

18 ottobre 2008

Bagnacàuda

Stasera c'è la cena di Costruire comunità. Praticamente da tre anni si fa una maxicena in cui si presentano tutte le attività della parrocchia e di volontariato ad essa collegata e si inaugura così tutti insieme il nuovo anno pastorale.
il menù ormai è un classico ed è la bagnacàuda, che è una roba tipica piemontese. io sinceramente non l'ho mai mangiata: prima perché non mi ispirava e ora non la mangio perché ha le acciughe.
Però ha un sacco di estimatori, quindi ne deduco che dev'essere buona.. io vi lascio la ricetta se volete provarla...
1) Sbucciare una manciata di spicchi d'aglio e toglierne l'anima; fare scaldare l'aglio nel latte e toglierlo subito prima che cominci l'ebollizione. Questa operazione rende il sapore dell'aglio meno forte e può essere omessa.

2)
Tritare con la mezzaluna gli spicchi d'aglio insieme a una manciata di acciughe sotto olio (soluzione migliore) o sotto sale (in questo caso, premurarsi di levare bene il sale), fino a ottenere un composto omogeneo.

3) Mettere il composto in un pentolino con abbondante olio extravergine
di oliva.

4) Fare cuocere a fuoco molto lento (temperature eccessive causerebbero un rapido deterioramento degli ingredienti) e, quando l'aglio e le acciughe tendono a formare un amalgama liquido, versare il contenuto del pentolino nell'apposito contenitore di terracotta detto fojot
, sotto il quale verrà posto posto un fornellino per mantenere calda la salsa.

5) La salsa si consuma intingendovi semplicemente verdure crude tagliate a fettine, o lasciandovele immerse per un tempo che varia secondo i gusti. La scelta è piuttosto ampia, ma vi sono alcuni vegetali tradizionalmente famosi e consigliabili, quali (per ordine di importanza) il cardo gobbo (da inumidire con succo di limone, per evitare che si annerisca subito), il topinambur, i peperoni, i ravanelli, il cavolo verza, la rapa.
6) Se si vuole mitigare un po' il gusto d'aglio si può aggiungere la panna.

una cosa divertente che mi è successa l'altr'anno mentre servivo e avevo il tavolo dove c'erano anche i ciucaloni del bar dei ciucaloni per l'appunto (anche se la parola giusta credo sia alcolizzati perché quella è gente che alle 9 del mattino quando prendo il pullman già li trovi sversi...). Uno mi fa: "Scusa non è che avreste dei chiodi di garofano?", io casco dal pero e vado a chiedere in cucina se ci sono e riferisco chi me li ha chiesti... Sti pazzi si erano puliti con il pane la bagnacauda dal vasetto e approfittando della fiammella volevano prepararsi un po' di vin brulè!! che gente strana c'è al mondo!

17 ottobre 2008

7 agosto: Puente La Reina - Ponteferrada | quasi 500 km in un giorno

Il giorno di oggi è una giornata particolare e diversa dalle alte, una giornata di passaggio, un salto di 500 km. L'idea di non camminare, o quasi, per tutto il giorno al mattino mi ha reso felice da una parte (moolto felice) ma anche un po' triste perché stavamo lasciando dei visi conosciuti, qualche storia e Mr Sasha, che naturalmente lui continuava a farsela tutto a piedi..
La foto è stata fatta la sera prima, quando abbiamo regalato a Sasha una conchiglia con tutte le nostre firme...



Oggi sarà una giornata di fortunate coincidenze o, io mi son risposta, della Divina Provvidenza... per la serie: se qualcuno vuole che ci arrivi, ci arrivi!

Infatti la ragazza del punto d'informazione il giorno prima ci aveva detto l'orario del pullman che ci avrebbe riportato a Pamplona sbagliando di 5 minuti e, nonostante noi ci fossimo svegliati presto perché dobbiamo assolutamente prendere quell'autobus, ma siamo arrivati praticamente al pelo. Ed è strano avere delle ruote sotto il sedere, che ti cullano... e infatti dopo poco ci abbiocchiamo alla grande. Ci svegliamo nella stazione dei pullman di Pamplona dove eravamo già state per prendere un pullman per Victoria e impieghiamo il nostro tempo giocando a carte... è arrivato uno e ci ha chiesto se gli vendevamo le carte! gente strana...

Fino a Vitoria dormiamo come ghiri e trulli trulli scendiamo in questa stazione dei pullman e sempre trulli chiediamo alla signora a che ora passa quello che trullallero ci porterà a Ponferrada. Doing. Rumore di tegola sulla testa. il pullman c'è e esiste, passa da lì a poco ma c'è un unico posto ancora libero. Fregati! Dopo un secondo di panico la signora ci propone un pullman fino a Burgos, ma dobbiamo decidere velocemente perché da lì a una mezz'oretta neanche passerà. e noi lì a scervellarci su che cosa potevamo poi fare da Burgos ma la signora, che forse si è impietosita nel vederci impanicati, ci trova una coincidenza per Leon. non è il massimo, dobbiamo aspettare parecchie ore a Burgos ma è meglio di niente.


Sul pullman naturalmente ronfiamo alla grande e, quando scendiamo, ci rendiamo conto che Burgos è una città splendida... ha una cattedrale gigantesca e un sacco di belle vie:
e in mezzo a tutte queste bellezze mi spediscono dentro l'ufficio informazioni per chiedere... dov'è il Mc? una vergogna... ma fortunatamente, per me, il Mc non c'è nelle vicinanze... lo giuro! Lo specifico perché poi hanno iniziato a prendermi in giro e dire che col fatto che capivo lo spagnolo dicevo loro solo cosa volevo!
Dopo una piccola pausa con foto ricordo e commento acido alla foto: "Fede e uno dei tanti pellegrini con cui ha attaccato bottone!"...
... decidiamo di andare a mangiare in un telepizza, che è una specie di Spizzico spagnolo, dove credo di poter dire che facciamo più foto lì dentro che in tutto il resto del cammino...
il fatto è che per prenotare una pizza ci va una laurea: scegliere la base, cosa vuoi metterci su ma poi c'è la rpomozione che vale solo per certe pizze, per altre ne prendi 2 e ne paghi una...
... ma è chiaro che la scelta non è mica facile!!
Dopo la fatica della pizza e la nostra figura da classici italiani in giro ci confrontiamo con una coppia che è al tavolo vicino: "no ma quella è una pizza?" "ma è troppo piccola" "oddio cosa ci mettono sopra" ecc...
Andiamo in una vera gelateria italiana ,"da remo" dice l'insegna. Remo è un peruviano/boliviano credo ed è forse l'unica persona che se la prende con più calma di noi. Il gelato è praticamente fosforescente ma la cosa carina è che di fianco alla roba dei gelati c'è una parte del banco adibita a pizze e calzoni. Io prendo una granita al limone color giallo titti ma un po' più acceso: in quel momento mi è comparsa nella testa la foto della granita alla menta texana di Simona, forse una delle prime cose che ho visto nel suo blog.
Naturalmente sul pullman fino a Leon continuiamo a ronfare come ghiri, anche se io in semisolitaria. Infatti lì ti vendono i biglietti prenotati con già il posto assegnato... ma il mio non c'è! praticamente al posto del 53-54 c'è la macchinetta, quindi l'autista mi spedisce vicino a un russatore che però, a esser sincera, non mi ha impedito di dormire tutto il viaggio.
Scesi a Leon scopriamo che forse siamo salvi: lì c'è una corsa proprio per Ponferrada ma parte dopo 10 minuti e l'autista dice che non può aspettarci ma dobbiamo fare velocissimi a fare il biglietto: coda lunghissima in biglietteria... ansia ansia! alla fine non riusciamo a farlo perché al nostro turno la signorina ci dice che a lei risulta già partito e non può emettere i biglietti! ma merda secca.. invece poi ce lo fa l'autista direttamente sull'autobus... dirlo subito no eh?!
Giunti a Ponferrada dopo molto pellegrinare arriviamo nell'ostello. è strapieno e c'è posto a dormire solo fuori... ma non è il caso di fare gli schizzinosi: arriviamo che sono le 10 meno qualcosa e loro chiudono alle 22. se non è la Provvidenza questa...

23 anni!

E oggi sono 23 anni!

la foto è dell'altr'anno... per quelle nuove bisogna aspettare ancora!


16 ottobre 2008

Paure bestiali



Che io ami gli animali non è un segreto per nessuno.
Non ho particolari fobie per nessuno degli animali di cui solitamente la gente ha paura.
Al campo quest'estate ho scoperto che un sacco di persone si schifano delle lucertole, ma a me piacciono tanto.
Erba ha il terrore puro dei serpenti: ora non è che io mi farei mettere un boa intorno al collo ma la biscia, il serpentello non mi fanno paura.
Alessia mi ricordo che in gita si rifiutava di passare dove ci fossero i piccioni perché aveva il terrore di tutto quello che ha le piume, a me invece i piccioni stanno un sacco simpatico (Lunga te lo confesso!) e se ho qualcosa dietro ci dò pure le briciole porelli (lo so Grissino che non si dovrebbe fare ma non resisto)!
Poi a qualcuno schifano rane e rospi, manco a dirlo io quando vedo un rospo vado in fibrillazione per la gioia... naturalmente perchè spero diventi un principe! L'altra settimana quando son andata a vedere lo Stile Libero prima di uscire di casa ne ho trovato uno che stava andando verso la strada e l'ho riportato in giardino lontano da macchine spiaccicatrici senza problemi.
I topi non è che mi piacciono ma non li temo, soprattutto se son topini di campagna. Un altro discorso è tipo quello che abbiamo visto entrare nel giardino della farmacia una sera di pioggia io&Sara a notte fonda che era grande più o meno come Splinter delle tartarughe Ninja (anzi Minja come diceva il cuginetto del Capo). L'altro ieri Luce aveva quasi preso un topetto, io ho piantato un urletto perché non me l'aspettavo di vedermi passare un rattino a dieci centimetri dai miei piedi al buio pesto ma dopo non è che mi son terrorizzata, anzi son rimasta sotto e non me ne son andata.
Tutto ciò per dire che l'animale di cui non ho terrore ma una vera e propria fobia è un animaletto assolutamente innocuo, ne son consapevole. Ma stanotte alle 5 mi son svegliata di soprassalto sentendo un ronzio. siccome mi è capitato anche di sognarmelo, mi son fatta coraggio e ho aspettato nel letto qualche minuto se per caso lo risentivo. E infatti la cimice c'era, non l'ho vista al buio ma l'ho sentita. Così stanotte ha vinto lei: mi son fiondata giù dal letto e alle 5,15 ero terrorizzata con una coperta a dormire con la luce accesa sul divano in sala.

15 ottobre 2008

La terra degli uomini rossi

2008, Mato Grosso do Sul (Brasile). Le attività economiche della zona sono legate allo sfruttamento in coltivazioni transgeniche dei terreni che in passato appartenevano agli indios e nelle visite guidate a turisti interessati al birdwatching. Lo status quo viene bruscamente interrotto quando Nádio, la guida ascoltata di una comunità indio decide di non poter sopportare lo stillicidio di suicidi di giovani senza più speranza. Inizia così una ribellione pacifica finalizzata a ottenere una restituzione delle terre indebitamente confiscate. Accanto a lui ci sono suo figlio e il giovane apprendista sciamano Osvaldo. I fazenderos inizialmente reagiscono cercando di frenare le spinte più estremiste del loro campo ma comunque ben decisi a non cedere neppure un ettaro di terra agli indios.I Guarani Kaiowá sono un popolo indio che fin dal '600 hanno subito persecuzioni per non aver accettato l'opera di evangelizzazione dei gesuiti. Ancora oggi, nel Brasile di Lula, la loro sorte è quella di sopravvivere nel degrado delle riserve senza alcuna speranza nel futuro. Così come nelle riserve vivono gli splendidi neoattori di questo film che Bechis ha realizzato con la consueta passione civile unita a una grande lucidità intellettuale. Il futuro che rischia di trasformarsi per molti giovani in un corpo che penzola da un cappio appeso a un albero sta all'origine di una vicenda che ha nella prima sequenza la sua chiave di lettura. Dei birdwatchers percorrono un fiume su una barca a motore quando, all'improvviso, su una riva compaiono degli indios con archi e frecce. Una volta che i turisti si sono allontanati quegli stessi indios se ne tornano alla loro riserva in abiti occidentali, incassando il dovuto pper lo spettacolo che hanno reso. Bechis osserva sia i fazenderos che gli indios quasi come se fosse a sua volta un birdwatcher, cioè qualcuno che guarda da lontano. L'intento è evidentemente quello di non voler forzare la mano sul piano di una facile adesione emotiva richiedendo allo spettatore un più complesso lavoro di adesione alla lotta contro un'ingiustizia che si perpetua da secoli. La terra degli uomini rossi diventa così un film di forte denuncia morale e politica senza assumere mai la dimensione del pamphlet. Proprio in questo procedere, che permette alla ragione di prevalere sulla passione, sta la forza di un film che Bechis ha saputo costruire 'ascoltando' nel senso più pieno del termine coloro che ogni giorno vivono l'umiliazione di non possedere più una terra che per loro non significa solo cibo ma anche (e soprattutto) radici e cultura.
Questa è la recensione di mymovies.
ora un piccolo parere personale dopo il mio primo film con tesserina del cineforum (naturalmente preceduta da una tazza di caffè perché, che si sappia, la relazione tra me e anche il film più bello del mondo se sono su un divano o una poltrona di solito dura una decina di minuti).
Mi è piaciuto soprattutto per la tematica trattata, anche se a volte era un po' lento...
Qualche spunto di riflessione:
  • a un certo punto lo sciamano dice al giovane di non mangiare la carne di mucca perchè tutti gli animali son loro fratelli tranne la mucca che è loro nemica perché ruba loro la terra: un punto su cui riflettere quando si addenta qualcosa a tavola, concetto estendibile non solo alle conseguenze dell'allevamento intensivo ma anche su tanti altri prodotti che popolano i nostri frighi.
  • cos'è l'ingiustizia vera. qui ce n'è un esempio.
  • come è facile annientare una persona o un popolo, togliergli le speranze del futuro e le certezze del passato finché l'unica alternativa a una vita da segregato e da comparsa è un cappio.
  • ultima considerazione una piccola riflessione etnocentrica: il 12 ottobre 1492 non per tutti è il giorno di un successo, per molti è la data simbolo di una lenta agonia.

forse dopo un film ci vorrebbe anche un voto ma io in ste cose non sono brava... quindi se lo avete visto mi piacerebbe sapere il vostro parere e, se volete, datelo voi un voto!

12 ottobre 2008

Twilight

Vi consiglio un libro: Twilight. Sarò sincera: a me le storie di vampiri&co non mi intrigano neanche un po' e l'ho letto solo perchè Fra mi aveva fatto una testa tanta. E perchè ci faranno un film a breve e a me non piace vedere un film se non ho letto il libro prima.

è un libro carino, una lettura paicevole, anche se il finale è un po' così così...


Potrebbe sembrare una lettura da adolescente cresciutella e un po' lo è ma ci sono degli spunti niente male per cambiare prospettiva sognando un po' il grande amore... che in fondo non è che fa poi così male!



Edward: “Così, il leone si innamorò dell’agnello…”

Bella: “Che agnello stupido”

Edward: “Che leone pazzo e masochista”

10 ottobre 2008

il non compleanno di Lerch e i cazzi nostri mai

Ieri son stata convinta da Fra quasi a tradimento ad andare a vedere la terza partita dello Stile Libero mentre mi stavo strozzando con un terribile pezzo di minestrone non passato... mentre mi colpiva sulla schiena mi bisbigliava "Guarda che J porta le pizzette eh..."... e alle pizzette ho fatto solo sì con la testa!

Lo Stile Libero ha perso ma contro la squadra più forte dell'Eccellenza A ma mi son divertita a ciacolare qua e là pure con Lerch che è venuta per la prima volta a fare la tifosa...

Dopo la partita Lerch è venuta a casa nostra che dovevo lasciarle dei fogli e mentre ne abbiamo approfittato per darle il regalo per il suo compleanno, che era anche ora visto che il suo compleanno è solo a maggio... Vi metterò una foto in uno dei prossimi post perchè è un regalo splendido che ci siamo comprate uguali anche io e Fra e merita di essere trattato con i guanti...

E poi come al solito ci siam pisciate addosso dal ridere non solo perché Lerch ormai è come la terza sorella già da un po'... cioè da quando nelle Marche in rosticceria il tizio le fa Che nome metto? e lei si gira verso Fra e le dice Dico il mio ok? poi fissa un attimo il rosticcere e cosa fa la nostra Lerch? Dice il nostro cognome; da quel giorno l'abbiamo adottata!

ma da ieri c'è proprio la prova fisica che è una del nostro clan: le abbiamo fatto la foto con plumcake mulino bianco e candelina seduta in cucina e dietro tutte le piante della mensola, cioè come abbiamo noi ogni anno uguale da quasi una ventina d'anni (cioè da quando abitiamo di sopra).

Ci siamo fatte un giro su youtube e poi al Socio è venuta l'idea geniale di farci vedere un sito che vi consiglio... d'altronde lei è una che di cose dall'alto contenuto culturale se ne intende... se cliccate QUI potrete vedere chi è stato con chi e con chi è stato qui! E voi non avete idea di che cose escono... noi non riuscivamo a smettere di ridere.... io ve lo consiglio!!

07 ottobre 2008

Tac... Tac.. Tacchi

Io le scarpe alte non le metto quasi mai perché amo le cose comode, molto molto comode.
Però 3 anni fa mi son comprata il mio primo paio di stivali e hanno pure un po' di tacco, un tacco normale e pure quadrato che già non son stabile di mio che ci manca solo più che mi metto sui trampoli così poi son sicura di finire a gambe per aria.
La cosa che più mi piace è il rumore dei tacchi che lo so che potrei andare dal calzolaio e farci mettere la gommina. però a me quel tac tac tac mi fa impazzire: mi ricorda la maestra Nella che quando andava fino a far due fotocopie la sentivi tornare già da metà corridoio e sapevi che era il caso che ti facessi trovare seduto al posto con una faccia da angioletto.
E io mentre mi zittivo pensavo che tutti i grandi mettessero i tacchi, tranne che nelle ore di ginnastica.

Così quando mi sento fare TAC TAC io divento un po' grande.

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l'ho cercata un po' una foto della mia unica gonna e degli stivali e alla fine ho trovato solo questa qui che mi ha fatto Madda un annetto fa quando, essendo lei affetta da giapponesite, mi immortalava a ogni piano che mancava per arrivare a casa di sua sorella dopo una super cena iraniana...

06 ottobre 2008

A ognuno il suo

Non ci posso credere! finalmente anche io ho il mio...

Oggi torno dall'università, guardo il blog, l'ultimo post e lo trovo tra i commenti!

Sì veramente lui... l'anonimo insultatore, il lanciatore di insulti gratuiti...

e che bello, che ero già gelosa che ce l'avessero solo Sara e Sergio...

Grazie Fabrizio per essere venuto pure da me a movimentare il mio blog... ti sembrerà strano ma ne sentivamo la mancanza di certi pareri così profondi e soprattuto motivati...
E ora con una grossa risata torno alle mie sfigatissime attività!

05 ottobre 2008

il test rubato a Sara

Sara ha fatto questo test su myspace ieri e mentre che l'ho fatto lì ho fatto che postarlo qui... se volete farlo prendetevelo pure!

· Come ti chiami? Federica Maria Desirèe
· Età? 23 fra 12 giorni
· Come sono andate le vacanze? benissimo... ho fatto un bellissimo Cammino!
· Ti sei mai drogato? No son così di mio
· Fumi? no, son salutista
· Ultimo regalo fatto? non posso dirlo perchè devo ancora consegnarlo... ma Lerch ne è valsa la pena di aspettare
· Ricevuto? portachiavi fatto a gallina da J che ho chiamato Tortilla
· Il regalo + bello mai ricevuto? la sedia che mi ha fatto -Sara- e una pergamena da Fra
· Cosa c’è nel tuo portafoglio? Oh un sacco di roba.... carta d’identità, tessera sanitaria, patente, tessera di bottega verde, tessera dell’uni, tessera x la donazione degli organi, per sctessera della libreria, abbonamento del pullmani, soldi.. e poi scontrini e una letterina di -SaRa-· Cosa vedi davanti a te? Computer, poltrona e Tv accesa su Amici
· Hai tanti amici? No ma molto buoni..
· Ultima telefonata ricevuta? non mi ricordo
· Fatta? a gloria!
· Ultima cosa mangiata? caffè
· Sei sportivo? ma assoltissimamente no!
· 6 abbronzato? ma quando mai
· amico + lontano? Chiara a Roma
· Parente più lontano? Seattle
· Cantante preferito? Laura Pausini!
· Attore? Clooney
· Attrice? Penelope Cruz
· Testardo? a volte
· Geloso? molto
· Traditore? assolutamente no
· Egocentrico? un tantino
· Ordinato? direi proprio di no
· Pigro? Assolutamente sì
· Cattivo? se voglio sì
· Sensibile? Troppo..
· Lunatico?
· Furbo? non tanto
· Vanitoso? no
· Di cosa hai paura? delle cimici ho il terrore. la morte, le malattie, gli ascensori…
· Personaggi famosi conosciuti? un po' di ragazzi di Amici, Serena Rossi, qualcuno di centovetrine, e qualche cantante da lontano ai concerti
· Che pizza prendi in pizzeria? 4 formaggi
· Cosa cambieresti del tuo corpo? cosce
· Cosa indossi? pantaloni della tuta, maglietta, vestaglia di pile e crocs
· Numero di scarpe? 39
· Hai monili d’oro? non li metto proprio mai
· D’argento? stamattina ne avevo un paio bellissimo che ho comprato in marocco... adoro l'argento!
· Colore preferito? naturalmente rosso
· Odi delle persone? non più
· Ultima lettera inviata? forse qualche mail ma non so neanche più a chi... cristiano forse!
· Myspace o facebook? Myspace
· Carne o pesce? vegetariana prego
· Ultima cosa fatta? guardare Amici
· Ultimo bacio? a Barbara stamattina per farle gli auguri...
· Hai mai fatto una sauna? no però ho fatto il bagno nell'hammam!
· Lampada? No se no non sembrerei più mortisia!
· Ti rifaresti? no!
· Hai tatuaggi? no ma mi piacerebbe farmene uno... ma ho troppa paura
· Donna/uomo ideale? moro, occhi scuri... simpatico, divertente ma non troppo, geloso senza esagerare, con un sacco di idee e non sportivo!
· Qualcosa nn ti piace di myspace? le tante troiette mezze nude che ci sono e tutti i gruppi orribili che mi contattano... ne ho trovati molto pochi che mi piacessero!
· Cosa ti piace di più? scrivere alle amiche, cercare qualcuno che conosco e impicciarmi dei fatti suoi
· Di facebook? i test!
· Usi msn? finchè mi funzionava lo usavo molto volentieri
· Hai una pelliccia? No! ma figurarsi!
· Ultima volta che hai guidato? una settimana fa per andare a prendere Fra alla stazione
· Ke hai pianto? mentre guardavo Amici due ore fa…
· Perché? già detto
· Ke hai fatto surf? mai!
· Ke hai cucinato? oggi mi son fatta un'hamburgherino vegetale!
· Perché fai questo test? X passare il tempo... e poi me lo metto pure nel blog così prendo 2 piccioni con una fava!

03 ottobre 2008

Leccare le ciliegie a settembre (non sarebbe tempo di fichi?)

Tra la cose che mi divertono di questo mondoblog c'è anche andare a curiosare tra le chiavi di ricerca con cui incauti visitatori giungono all'ombra di questi ciliegi...
e mi consola perchè quando cerco una cosa con google non trovo mai nulla di quello che voglio ma a quanto pare non sono la sola!!


Quindi ecco i migliori che nel mese di settembre son casualmente giunti qua:


  • vita sociale --> mi spiace, se sei cascato qui caschi proprio male gioia!

  • ottengo sempre quello che voglio --> beh beato te, quindi che vuoi da me?

  • freelotto truffa o no --> ecco: il vizietto del gioco ancora mi manca

  • orlo svelto torino --> a me li fa la mamma se proprio ne ho bisogno, ma devi dirglielo con largo anticipo e ricordarglielo un po' di volte... meglio se cerchi altrove!

ma il vincitore è lui, perché ci scommetto che è un lui...


LECCA CILIEGIA VIDEO... che ti dico bello mio, il tempo delle ciliegie è passato da un po' e ormai anche quello dei fichi è agli sgoccioli ma che cavolo te le lecchi a fare le ciliegie? mangiale, tirale giù in un boccone no? attento solo al grumel che se te lo ingoi poi ti tocca pure deporlo!



E con questa perla di saggezza... buonanotte!