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05 aprile 2009

A scuola di volontariato

A tutti, credo, piace ed è piaciuto andare in gita.
Non solo (ma anche) perché non si fanno le solite cose, ma perchè le cose che si imparano toccando con mano sono le migliori.
Io ricordo una gita bellissima a Roma in terza media, poi quella in prima media in Toscana dove ho imparato (come LaLunga) a riconoscere i tartarughi dalle tartarughe. In quinta liceo sono andata in Marocco una settimana, anche se quella non era proprio una gita ma uno scambio culturale.
Però mica è sempre necessario andare lontano: tra le gite più divertenti io metto ai primi posti una delle medie al caseificio Pugliese vicino a Torino dove, oltre a vedere come si fa il formaggio, avevamo mangiato mozzarelle fino allo sfinimento oppure una alle elementari in un agriturismo dove avevamo fatto il pane.
Partendo dal presupposto che la scuola dovrebbe insegnare prima di tante nozioni a esser uomini e donne, secondo il mio modesto parere prima di uscire a vedere una super città, un super parco o una super azienda forse un'attività che faccia passare certi valori dovrebbe essere valorizzata al massimo. Se poi l'attività prevede di imparare facendo dovrebbe essere valorizzata ancora di più.
è per questo che l'associazione con altri occhi ha deciso di portare i ragazzi di terza media al Sermig, che a Torino è una realtà molto conosciuta (ma per chi non la conoscesse in poche parole è un'associazione che è nata recuperando gli spazi del vecchio Arsenale con l'obiettivo di promuovere giustizia, solidarietà e pace).
Venerdì son quindi salita un po' titubante su un pulmino di ragazzini di terza media con tre professoresse molto simpatiche direzione Sermig. In verità la mia unica funzione era quella di spiegare un attimino sul pullman chi è con altri occhi e perchè stavano andando al Sermig, dove abbiamo trovato due ragazzi che ci hanno guidato non solo nella visita ma soprattutto nelle attività.
Appena arrivati i ragazzi hanno dovuto smistare degli abiti che sarebbero poi partiti con un container per una missione: in questo modo hanno imparato che quello che viene donato deve essere dato non solo con generosità ma anche rispettando la dignità dell'atro per cui abiti inutilizzabili, strappati, lisi ecc non vengono mandati ma buttati.
Altra attività che organizzano è il pranzo dei popoli: a ogni ragazzo viene chiesto di pescare uno stato, solo quelli "nati" in un paese ricco vengono invitati a sedersi a un lungo tavolo mentre gli altri restano a terra, ai ricchi viene portato di tutto (pane, marmellate, patatine) mentre ai poveri solo un tocchetto di pane duro. è un'attività semplice e facilmente riproducibile ma che fa veramente incazzare i ragazzi, che pur se a pancia vuota al massimo dalla mattina e sicuri di mangiare i loro panini appena terminata l'attività, sentono cos'è un'ingiustizia.
Di una classe due ragazzini non hanno voluto partecipare.
Una di questi perché i genitori non volevano, "al giorno d'oggi ci sono già tanti pericoli!".
Io credo che il vero pericolo sia fingere che tutto questo non ci riguardi.

10 commenti:

  1. Bella iniziativa! Sicuramente adatta per far riflettere i ragazzi, anche sulla loro fortuna!

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  2. Bellissima esperienza direi!

    E bellissima idea quella del pranzo dei popoli: dovremmo farla tutti, prima o poi. Ci insegnerebbe la vera differenza tra noi abitanti del mondo.

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  3. Veramente bella come iniziativa e come "gita"...anche io credo che la scuola dovrebbe insegnare la vita e non solo la teoria...

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  4. a me quella cosa delle tartarughe fa sorridere ogni volta, perchè mi fa pensare a quanto è piccolo il mondo!

    per il resto, credo che quella che hai raccontato tu sia una delle gite che mertia veramente il nome "viaggio d'istruzione"...

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  5. Singolare che un'azienda con il nome "caseificio pugliese" si trovi a Torino.
    Tornando a noi:
    fingiamo sempre che tutto questo non ci riguardi,pero' sovente usiamo l'espressione :"perchè proprio a me?"
    Quasi come per dire :"non poteva succedere a qualcun altro?"
    Cara Federica che ci vuoi fare? Viviamo in un mondo di egoismo.

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  6. Fede...che bella esperienza! Complimenti!
    bacione

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  7. scusa eh, non per offendere nessuno, ma chi cavolo sono sti bischeri di genitori che non fanno fare volontariato ai figli???? questa ancora non l'avevo mai sentita. è proprio vero che il mondo è bello perchè è vario...
    bellissima iniziativa comunque. dovrebbero farle più spesso.

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  8. Cara Federica
    ti rispondo alla domanda che mi hai fatto:l'intervallo minimo di donazione è di 90 giorni (ci sono differenze però tra uomini e donne).
    Quando si dona la massa non corpuscolare o altre donazioni dove prelevano la parte non "rossa"(tipo il plasma ,le piastrine)mi hanno detto che teoricamente si può donare anche ogni mese.
    Ti rimando ai link presenti sul mio post,che sono del sito ufficiale dell'AVIS,troverai utili spiegazioni.

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  9. l presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi chiede che vengano sospese le donazioni di sangue. Invece servono coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d'acqua e tutti i beni di prima necessità.Verranno raccolti da "Fare ambiente", Roma, in Via Nazionale, 243,tel. 06 48029924.Mentre sul sito http://www.modavi.it tutte le istruzioni per far parte delle squadre di soccorso in Abruzzo. AGGIORNATE IL VS STATO.

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    EMERGENZA TERREMOTO: NUMERI E LINK (DIFFONDETE IL PIU' POSSIBILE)


    Per offrire disponibilità di alloggio: l’UDU sta cercando posti letto telefonare allo 06.43411763 o scrivere a organizzazione@udu.it

    Per volontari da tutta Italia: telefonare alla protezione civile nazionale 06.68201

    Per volontari da Pescara: telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara 085.2057627


    Per fare donazioni: Raccolta fondi Croce Rossa Italiana:
    Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL - roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale: pro terremoto Abruzzo;
    Conto corrente postale n. 300004 intestato a CRI causale: pro terremoto Abruzzo;
    Versamenti on line sul sito: http://www.cri.it/donazioni.html

    Per enti locali e associazioni di
    CIAO DOLCISSIMA SCUSA L'ORA...MI HANNO INVIATO QUESTO COMMENTO IMPORTANTE...TI PREGO AIUTIAMOLI...FALO GIRARE.TI ABBRACCIO.


    volontariato, comitati, gruppi organizzati: è possibile attivarsi da subito con i corpi locali di protezione civile, con la associazioni prendendo contatti con i coordinamenti regionali, c’è bisogno di medici, tende, coperte, cibo e supporto logistico. Per informarsi: Dipartimento della Protezione Civile 06.68201 PUBBLICALO PER FAVORE

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  10. Bellissima lezione di vita per questi adolescenti...spriamo che ne facciano tesoro

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ciliegine