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13 settembre 2011

JMJ giorno 7

Cose da ricordare:
- L'abbraccio davanti alla "nostra" chiesa con D., l'amico pellegrino -bonariamente- pirla che aveva detto che non sarebbe venuto con noi a Madrid ed era arrivato nella notte.
- La catechesi con Monsignor Enrico dal Covolo: più "teorica" della precedente e forse un po' più pesante,
toccante quando ha raccontato la sua esperienza personale nelle carceri minorili o negli ospedali.

- La scoperta del contenuto della "pasta bolognesa": spaghetti scotti con sopra un po' di carne tritata e la variante di un wurstel o un hamburger appoggiato sopra... cose che mi sconvolgono sempre, come quando una volontaria ci ha detto che sua mamma non sala l'acqua della pasta perché tanto poi la si butta: sacrilegio!!!

- Un rapido giro per Madrid senza cartina, andata persa.
Camminando per l'elegante Gran Via, io e Fra ci siamo ritrovate in quella che (adesso) ho scoperto essere la Puerta del Sol, centro della vita madrilena, a quanto pare...

- Piccola parentesi indignados: io personalmente non ne ho incontrato nemmeno uno. Secondo me i contestatori dei "papaboys" erano una piccola frangia di un movimento ben più vasto e variegato. Forse avrebbero fatto meglio a chiedere a "noi ragazzi" di sederci con loro in piazza e parlare, confrontarci, cercare soluzioni a problemi che attanagliano tutti, cristiani e non. Ho sempre pensato che la diversità di idee, o per lo meno di punti di partenza, non possa che arricchire un dibattito!

- I negozi di Madrid sono in gran parte uguali a quelli abbiamo anche noi: benedetta globalizzazione uff!
A differenza di quello che ha fatto Carlo a Parigi, sono entrata in un'enorme fnac per comprarmi due libri in spagnolo, che da noi costano molto più cari e non c'è mai una vasta scelta.
Una cosa che da noi non c'è è El corte ingles, che è una specie di rinascente spagnola.
Un'altra cosa che ho notato è che a Madrid, o per lo meno nelle vie in cui ho girato casualmente, è pieno di negozi di scarpe: zapatos ovunque!!
Ma i negozietti dove davvero non riesco a resistere e abbandono la mia tirchieria sono quelli dei souvenir: potrei stare ore a guardare magliette con scritto Madrid in tutti i modi, asciugamani con ballerine di flamenco, portapastiglie, penne, segnalibri, campanelli, tazze e tazzine, ventagli e portachiavi di dubbio gusto... sono il mio mondo!!

- Un ottimo panino alla tortilla da Pans y company: se volete mangiare qualcosa di veloce e buono in Spagna io ve lo consiglio!

- un giro notturno alla ricerca di una fantomatica festa per le piazze di Madrid... con visione di piazza Cibeles quasi vuota e tutta illuminata.




Cose da portare a casa:
-la storia di Samuele
- "Signore, donami un cuore ascoltante"
- durante le lectio divine usiamo i colori per far fiorire i nostri Vangeli.
[dalla catechesi di Monsignor Enrico dal Covolo]

7 commenti:

  1. buono Pans!io mi ero tuffata su una catena simile...la Cerveceria 100 Montaditos...gnam!!!se solo ci fosse pure in Italia ci andrei quasi sempre!:)

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  2. anche tu alla JMJ. vi odio. vi odio tutti. volevo esserci anche io uffi! magari a rio de janeiro ci vado.... ma uffi! :-(

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  3. Grazie per la visita Federica e per i complimeni a mio figlio...sono d'accordo è bravissimo a fotografare
    Ciao
    Mari

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  4. Ottima scelta Madrid. Hai fatto bene ad andare io mi sono trovato bene ( il panino con la frittata da Pans è ottimo). Un abbraccio
    Maurizio

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  5. Anche tu sei in Pottermore, allora?
    Dammi il tuo nick così ti metto tra gli amici ^_^
    E la tua bacchetta? E in che casa ti ha smistata il cappello? Dimmi, dimmi, dimmi!!!

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  6. sono sconcertata dalla pasta bolognesa.... ehehehheh
    il resto del tuo giro e del tuo elenco di cose da ricordare è molto interessante

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  7. anche io sono entrato alla FNAC, la differenza è che io non me ne sono uscito con due libri, ma con due biglietti per il Louvre :D (come ben sai ;) )


    riguardo le tue cose da ricordare
    Samuele è un modello veramente ... enorme! Fra tutti i santarellini delle scritture lui è uno dei più ligi, se così vogliamo dire XD

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ciliegine