La prima volta l'ho incontrato alla GMG di Colonia e non era nei programmi: quando avevo deciso di andarci era prima della morte di Giovanni Paolo II. Lui era l'altro Papa perché il mio Papa alla fine era rimasto Giovanni Paolo II. Però mi aveva colpito tanto il suo arrivo sul Reno e ho un buon ricordo di quella esperienza.
Due anni dopo è stata la volta di Loreto: un incontro a cui avevo deciso di partecipare veramente all'ultimo minuto. E lì ho imparato ad apprezzarlo davvero perché mi avevano colpito tanto le parole che aveva usato per descrivere il sì di Maria.
Poi son passati un po' di anni e siamo giunti a Madrid, GMG 2011: anche quella decisa con poco preavviso ma con una maggiore disponibilità all'ascolto. Il ricordo più vivo di quell'incontro è stato durante la veglia del sabato sera quando scoppiò un temporalone: al Papa era stato consigliato di allontanarsi e di lasciare la veglia, ma aveva voluto rimanere con noi. Un gesto che già allora mi aveva colpito per la forza di quest'uomo così anziano e alla luce delle sue dimissioni mi colpisce ancora di più.
La sua decisione mi ha lasciato spiazzata.
Poi ho ascoltato ancora una volta quello che aveva da dire e le sue spiegazioni così semplici mi hanno colpito. Mi ha fatto riflettere questo Dio che non chiede a tutti le stesse cose, che ci conosce, che sa cosa possiamo sopportare e ci chiede cose differenti, ma ci ama tutti quanti. Son cose su cui dovrei riflettere.
Semplicemente, GRAZIE.
Come questa notte, con Cristo potrete sempre affrontare le prove della vita. Non lo dimenticate!
[Benedetto XVI, Madrid 2011]