Se la biografia su Estela Carlotto, scritta da Javier Folco, fosse stata un libro cartaceo ora sarebbe pieno di orecchie, sottolineature, punti esclamativi e punti interrogativi: sarebbe un libro vissuto. (Invece io l'ho letto come ebook e quindi ho messo dei segnalibri e sottolineato qualcosa, ma non è la stessa cosa)
Tanto tempo fa, forse andavo ancora al liceo, avevo letto
Le irregolari di Massimo Carlotto e avevo scoperto che c'erano dei ragazzi che erano stati rapiti da neonati e affidati alle famiglie degli assassini delle loro madri. Ma non in un tempo lontano, giusto qualche anno prima che nascessi io. Piacere di conoscerti Argentina. Mai avrei pensato che qualche anno dopo sarei andata a Buenos Aires e avrei visto quella
piazza e avrei conosciuto alcune delle madri. Mai e poi mai avrei immaginato che mi sarei ritrovata a vivere un anno in Argentina.
Ora mi è capitato tra le mani
Estela Carlotto - una nonna di Plaza de Mayo (
QUI trovate la mia
recensione ufficiale) mi son tornate in mente quelle sensazioni. E se Le irregolari era un libro che appunto mi aveva emozionato ed indignato,, questa biografia mi ha fatto riflettere, contestualizzare i fatti e capire un po' di più questo paese che mi sta ospitando.
Sapevo il perché il simbolo delle nonne e della madri era un fazzoletto bianco, ma non sapevo perché il movimento fosse composto solo da donne: i militari non le consideravano un pericolo, solamente delle
pazze, e le lasciavano girare intorno all'obelisco di Plaza de Mayo. La stessa cosa non sarebbe stata lasciata fare ai loro mariti. Questa è una storia che racconta non solo l'orrore di un piano sistematico di sequestro di bambini, ma anche come le donne quando sono determinate ed unite riescono ad ottenere risultati importanti, se non addirittura impensabili.
Questo non è un libro di storia, ma è un libro di testimonianze molto ben contestualizzate: non è una lettura pesante ed è fruibile anche da chi non sa nulla di storia argentina. Per chi invece si è già interessato all'argomento è importante che sappia che non è la riproposizione di quello che già si è letto in altri libri, ma offre un punto di vista originale sulla questione desaparecidos.
Si stima che i bambini rapiti siano stati 500 e solo poco più di un centinaio son stati ritrovati e, ovviamente, per questi giovani non è stato facile accettare di avere una storia personale così contraddittoria: i genitori che li avevano cresciuti con amore fino a quel momento in realtà erano complici degli assassini delle loro madri. E' una cosa sconvolgente!
Mentre leggevo questo libro mi son venute in mente mille domande e qualcuna l'ho fatta a Javier Folco, l'autore, e
QUI trovate la mia piccola intervista.
Ammetto che quando ho letto che cosa pensa di dire Estela Carlotto, che ha 83 anni, quando ritroverà Guido, il nipote che non ha mai conosciuto, mi son commossa. Però non ve lo svelo perché è un libro assolutamente da leggere!