Con Lara di Read and Play stavamo cercando un romanzo che potesse piacere ad entrambe e che fosse uscito da poco: l'obiettivo era condividere la lettura e recensirlo.
Prima di parlarvi del libro, vi devo dire che leggere un libro "insieme" è una cosa buffa perché permette di scambiarsi le opinioni e valorizzare quegli aspetti di una lettura a cui solitamente si dà poco peso.
Quindi, grazie Lara per questa bella opportunità!
La follia dei Flood: la trama
Maud è un'assistente sociale londinese a cui viene affidato il caso Cathal Flood, un uomo anziano scorbutico, un accumulatore seriale che ha trasformato la sua bella villa nel Westend londinese in una specie di immondezzaio.
Conquistando la fiducia del padrone di casa ogni giorno Maud si rende conto che in quella casa e in quella famiglia deve essere successo qualcosa di tremendo e la casa sembra mandarle continui inviti a proseguire le sue indagini. Ad aiutarla ci penseranno Renata, la sua padrona di casa ed espertissima di libri gialli, ed uno stuolo di Santi che le appaiono per darle consigli fin da quando nella sua infanzia è successo un terribile dramma....
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La follia dei Flood: recensione e copertine
Il titolo originale de La follia dei Flood è The hoarder, che è il termine inglese con cui si indicano gli accumulatori compulsivi. Real time ci ha fatto una serie sulla gente che ha questo tipo di disturbo, Sepolti in casa, e sul personaggio che tratteggia Jess Kidd si potrebbe tranquillamente fare una puntata.
Cathal Flood è un uomo anziano, burbero, che conserva ed impila di tutto e non vuole assolutamente che nessuno dei suoi tesori venga buttato, riordinato e nemmeno toccato.
La presenza di Maud, la protagonista, in casa dovrebbe servire a curare la sua igiene personale e anche quella della casa, che a ben vedere è la vera protagonista di tutta la storia: una casa che non è solo teatro della tragedia della solitudine e della vecchiaia di Flood, ma forse è stata teatro delle morti della moglie e della figlioletta? La casa dà strani segni a Maud...
Sapete perché ho scelto questa foto per la copertina rigida inglese?
Perché tutte le volte che leggo un romanzo ambientato a Londra e dintorni non riesco a non stupirmi di come faccia colazione 'sta gente!
Bompiani ha cambiato il titolo al libro, ma ha scelto una copertina molto simile.
In entrambe l'elemento ricorrente è una volpe che, insieme ad una marea di gatti, è l'unica compagnia che è rimasta al proprietario di casa: perché il signor Flood non vuole che il figlio entri in casa?
Il cattivo della storia è il padre o il figlio? Questa è la domanda che si fa il lettore per buona parte del romanzo.
La volpe compare anche nell'edizione tascabile americana.
La copertina racchiude tutti gli elementi che compongono il romanzo ma ha un difetto evidente: trasmette allegria e questo è un romanzo cupo, quasi gotico... non mi pare ci sia molto da fare i simapticoni!
Gli americani hanno cambiato il titolo in Mr Flood's last resort, probabilmente perché loro non usano la parola hoarder. Last resort è comunque calzante perché il signor Flood accetta la presenza di una nuova assistente sociale, Maud, solo perché sa che è la sua ultima spiaggia prima del ricovero.
Maud è in evidente pericolo: ma il pericolo è dentro o fuori la casa?
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Gli inglesi nella versione tascabile invece devono aver pensato che non valesse la pena di scervellarsi troppo e hanno pensato che l'unica cosa che la copertina doveva trasmettere era l'atmosfera cupa e di mistero. Potevano fare di meglio!
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La copertina americana della prima edizione del libro rende questo aspetto del libro in modo semplice: un lampadario ed una scala signorili come dovevano essere signorili la casa e la vita della famiglia Flood prima che tutto andasse a scatafascio. E si capisce subito che la storia che contiene questo libro è qualcosa di inquietante!
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La copertina più brutta in assoluto è quella tedesca, su cui non perderò manco un secondo!
I tedeschi hanno cambiato il titolo in qualcosa che google traduce come "Santi e altri morti" e questi sono gli elementi che rendono originale il libro. Maud ha delle visioni che parlano con lei e che solo lei vede e sente: sono santi, da Santa Rita da Cascia a San Valentino che vorrebbe tanto che lei trovasse un moroso, che le danno indicazioni su come comportarsi o la mettono in allerta quando qualcosa non quadra. Nel romanzo compaiono però anche dei fantasmi, o meglio delle presenze di morti, che anche loro sembrano voler indirizzare Maud verso la risoluzione del caso.
Io di solito non amo molto i romanzi dove c'è troppo sovrannaturale ma in questo caso, per quasi tutto il romanzo, questo elemento è stato ben dosato e non mi ha infastidito.
Per ultima ho tenuto la copertina più calzante: quella in ceco, in cui il titolo dovrebbe (io il ceco mica lo so!) essere fedele all'originale.
C'è la casa misteriosa, ci sono i gatti, c'è il vecchio Flood e c'è Maud che fa le pulizie.
Il mio giudizio sul libro era veramente molto positivo quasi fino alla fine del libro.
Verso la fine la presenza del soprannaturale diventa davvero molto marcata e mi ha fatto storcere il naso, ma capisco che è una questione di gusto e a chi ama il genere invece non disturberebbe.
Se c'è però una cosa che odio sono i libri (ma anche i film!) con un finale aperto: nel libro c'è la storia principale del signor Flood e questa alla fine avrà un capo ed una coda e poi c'è la storia di Maud, che ha subito un trauma gigantesco da bambina e quello rimarrà aperto... che nervi!
Autore: Jess Kidd
Anno prima pubblicazione: 2018
Pagine: 368
Dove: Londra e dintorni
A chi può piacere: a chi cerca un libro che sia un po' saga familiare, un po' giallo ed un po' gotico; a chi, a differenza mia, non teme i finali aperti.
Un'altra recensione: ovviamente quella di Read and Play perché io vi ho raccontato questo libro con tante immagini ma Lara lo farà con una colonna sonora appositamente creata per questa lettura.
Bellissimo l'approfondimento sulle copertine! Sarò scontata ma a me piace nolto quella della versione americana. In effetti rende a colpo d'occhio l'ambientazione. Grazie a te per la piacevolissima collaborazione! 😊
Concordo in tutto e per tutto due copertine! E odio i finali aperti! :)
RispondiEliminaBellissimo l'approfondimento sulle copertine! Sarò scontata ma a me piace nolto quella della versione americana. In effetti rende a colpo d'occhio l'ambientazione.
RispondiEliminaGrazie a te per la piacevolissima
collaborazione! 😊
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