Maggio è stato un mese piovoso e stancante per molti motivi, ma era iniziato alla grande con un divertente fine settimana al mare.
Libri:
Quando ho guardato l'elenco dei libri letti a maggio ho strabuzzato gli occhi: davvero ho letto 8 libri?
Ebbene sì: maggio è stato un mese fortunato per le letture perché sono incappata in tanti bei libri che ho divorato.
Dove sono stata a maggio |
Saga di Agnes Browne --> Agnes ha 6 figli e una figlia. E' il 1967 quando improvvisamente rimane vedova. Considerando che il marito era un ubriacone violento, per Agnes non è tutta questa gran perdita ma dovrà continuare a fare molti sacrifici per tirare su i suoi 7 marmocchi.
La saga si compone di 4 libri, tutti ambientati a Dublino, uno più coinvolgente e scorrevole dell'altro. Io li ho letteralmente divorati e la consiglio vivamente a chi ama le saghe familiari.
In che ordine leggere Agnes Browne? Si può scegliere di leggerla in ordine cronologico iniziando da Agnes Browne ragazza/ Agnes Browne mamma/ I Marmocchi di Agnes / Agnes Browne nonna oppure in ordine di pubblicazione lasciando Agnes Browne ragazza come ultima lettura.
Io ho scelto di lasciarlo per ultimo e sono molto soddisfatta della mia scelta: le prime pagine lasciano un po' spiazzati perché si torna indietro alla storia della famiglia di Agnes e alla stagione degli scioperi della Dublino operaia degli anni '20, ma durante tutta la lettura degli altri libri mi sono sempre chiesta "Come ha fatto una donna forte ed intelligente come Agnes a finire con un marito così pessimo?". Bisogna leggere tutta la storia per trovare la risposta!
Buonvino e il caso del bambino scomparso --> chi avrebbe mai detto che avrei passato un sabato sera a letto con Walter Veltroni? E invece il suo commissario Buonvino sa proprio come tenerti incollata alle pagine, trascinandoti in un caso di molti anni prima in cui un bambino era improvvisamente scomparso in mezzo a Roma.
Altra cosa curiosa è che è ambientato nell'estate 2020, che è un'estate che difficilmente scorderemo.
Questo è il secondo caso del commissario Buonvino e credo che leggerò il primo, prima di passare ai successivi.
Questa è la tenera e simpatica vicenda di una ragazzina che nel 1952 vive in Missisipi, raccontata in forma di diario.
Daisy assiste alle folle idee imprenditoriali di suo papà, al divorzio dei suoi genitori perché sua mamma è ormai esasperata dai progetti del marito e ai modi non tradizionali in cui il suo adorato papà pensa di sbarcare il lunario.
Con una leggerezza ed una - finta - ingenuità entriamo nel mondo di questa ragazzina testarda che, nonostante tutto, non si lascia allontanare dai suoi obiettivi.
Elena lo sa --> è l'ultimo libro tradotto in italiano di Claudia Piñeiro, ma in Argentina è stato pubblicato nel 2006: questo non è un dettaglio da poco perché l'aborto è legale solo da un paio di anni.
In teoria questo è un giallo dove un'anziana madre molto malata vuole scoprire chi ha impiccato sua figlia, ma la polizia ha archiviato il caso come un banalissimo suicidio. Elena però sa che sua figlia era terrorizzata dai fulmini e mai si sarebbe avvicinata al campanile durante un temporale, come quando è morta.
Questo libricino racconta in modo crudo com'è la vita di Elena affetta da una forma di Parkinson molto grave che le impedisce di fare le cose più semplici quando termina l'effetto delle medicine e deve organizzarsi le sue giornate in base alla sua breve autonomia.
Un complicato atto d'amore --> Dopo aver finito Donne che parlano, mi sono buttata su un altro Miriam Toews. Ma l'ho fatto in audiolibro, che di per sé è un buono strumento per leggere ma io con gli audiolibri sono scostante: o lo trangugio tutto di botto o lo prendo/mollo/riprendo/rimollo.
Questo è un libro troppo delicato per poter essere bistratto così e alla fine non mi è piaciuto, ma sospetto non sia colpa del libro!
Anche in questo libro si parla di una comunità religiosa molto rigida canadese, dove effettivamente è cresciuta l'autrice, ma con lo sguardo ironico e sensibile di una ragazzina.
Gironzolii:
A Genova c'ero già stata, ma questa volta ci sono tornata con le amiche.
Nessuna di noi era mai stata sulla Lanterna, se no probabilmente avrebbe avvertito le altre che era un'esperienza deludente.
Se pensate di andare a Genova, ascoltatemi!, e fate altro: La Lanterna lasciatela perdere.
La Lanterna di Genova |
Abbiamo invece fatto una suggestiva passeggiata tra Arenzano e Varazze.
La passeggiata è tutta in piano e molto semplice. Ha però la particolarità di seguire la vecchia ferrovia ormai dismessa che si trovava proprio a picco sul mare.
Mi è parsa una bellissima idea per recuperare e valorizzare un'infrastruttura destinata all'abbandono e al degrado.
Come in ogni ferrovia in Liguria ovviamente bisogna mettere in conto le gallerie e, siccome siamo in Liguria e proprio vicino a Genova, non può mancare un omaggio a Fabrizio De Andrè.
Prendo nota di alcuni titoli che mi sembrano davvero interessanti, grazie e buona fine di luglio.
RispondiEliminasinforosa
La Liguria è favolosa, mi auguro di tornare presto a fare un giro nelle Cinque Terre.
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