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24 aprile 2017

L'altro volto della speranza

L'altro volto della speranza racconta di due storie di fuga molto differenti tra loro, ma destinate ad incrociarsi.

Un uomo finlandese sembrerebbe avere la classica crisi di mezza età: molla la moglie ubriacona, un lavoro poco soddisfacente e decide di ricominciare da zero comprando un ristorante.
Compresa nel prezzo c'è una piccola squadra che promette fin da subito di regalare più di un sorriso per quanto siano improbabili.
Parallelamente seguiamo anche la storia di Khaled, giunto in Finlandia  perché é scappato da Aleppo dopo che la sua casa e la sua famiglia sono stati bombardati da chissenefregachi (i russi, gli americani, l'isis o boh). Khaled fa la domanda per avere l'asilo politico ma gli viene negata.
Nel momento in cui è un clandestino incontrerà le due facce dell'Europa: quella della solidarietà tra persone in difficoltà e quella della destra xenofaba che accerchia il più debole.

Questo film stramerita di essere visto:

  •  in giorni come questo per tenere gli ccchi bene aperti quando risuona minaccioso il vento delle destre pericolose ;
  • perché tratta di un tema estremamente attuale come quello del diritto di asilo e la gestione dei profughi;
  • perché non è facile parlare di violenza e far sorridere insieme: Kaurimaski ci riesce benissimo!

5 commenti:

  1. Se lo dici tu, merita sicuramente!

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  2. Interessante! Vorrei avere più tempo per andare al cinema.

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  3. Parola di Principessa..allora è da acquistare.
    Maurizio

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  4. Interessante... se non avessi letto la tua recensione non l'avrei mai preso in considerazione!

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ciliegine