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01 novembre 2018

Ciao ottobre 3.3

Ottobre è stato un mese ricco di emozioni ed avventure, piccole e grandi che siano.
Ho compiuto 33 anni e la cosa mi faceva un po' paura: un numero palindromo, il numero anche degli anni di Cristo, ma soprattutto del mio professore di italiano del biennio al liceo che ci ripeteva sempre che lui aveva 33 anni, aveva studiato un sacco e spiegava cose importanti a delle vere capre come noi e io lo vedevo come un vero vecchio.
Era un compleanno che faceva paura perché dopo 2 anni di "festeggiamenti lacustri" in dolce compagnia, questo non avrebbe avuto la stessa verve. Ed invece è stato bello, semplicemente bello. E sono passata dal "facciamo finta che non compio gli anni" a "facciamo un sacco di festa dai!".
33 anni, sorprendetemi. In positivo però eh, che con i 32 le sorprese le ho già avute!

Libri:
Questo mese è stato ricco di letture interessanti: mi è preso il pallino della Colombia da quando una ragazza che conosco ci è andata da sola ed è tornata contenta (e tutta intera!), sono tornata in Argentina, ho scoperto diverse curiosità su Torino e dopo due mesi di calvario letterario sono riuscita a finire un libro noiosissimo!
Ecco dove sono stata e la mini classifica del mese dal migliore al peggiore.


La casa della bellezza: niente realismo magico sudamericano, un giallo alla ricerca della giustizia in un paese molto corretto. Proprio bello












Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi di Torino: meglio di una guida turistica, un giallo poco giallo ma molto goloso e divertente.





Ornamento: Colombia, droga e uno stile molto particolare. Strano: c'è il pericolo di odiarlo, ma a me non è spiaciuto.











Sette notti d'insonnia: 13 racconti molto argentini. L'autrice la adoro, ma i racconti non sono il mio genere.









Chiamami col tuo nome: le pallose pippe adolescenziali di un diciassette innamoratosi di un ragazzo più grande.









Viaggi:
Sono stata a Bologna, una città che mi è piaciuta davvero tanto!
La novità è stata tornata a viaggiare con le amiche: eravamo in 5 e ci siamo divertite un sacco.
Era una vita che non viaggiavo in gruppo ed ero un po' preoccupata: viaggiare da sola ha innumerevoli vantaggi... ma un fine settimana con le amiche dovrebbe farsi più spesso :)
Qui sotto la foto di un posto  davvero particolare che mi è piaciuto un sacco: si chiama L'osteria del sole. Si compra il cibo al mercato coperto o in uno dei tanti negozi/gastronomie delle vicinanze e poi si entra a mangiare lì. E' obbligatoria la consumazione e non si può bere acqua :)

Sono venuti a trovarci i nostri cugini americani: sono due simpatici ottantenni che saranno già venuti /passati a trovarci una decina di volte negli ultimi 30 anni ed ogni volta portano amici o parenti nuovi. A loro piace un sacco cercare le loro radici, girare per posti che io dò per scontati e devo ammettere che anche al cimitero c'è tanto da imparare della storia locale. Siamo talmente abituati a vivere in un posto con tanta storia che tendiamo a darla per scontata!
Quello che però ho pensato per davvero quando ci siamo salutati è che tutte queste cene/merende con dolcini/merende salate/pizze/abbracci (tantissimi) sono legati al fatto che più di un secolo fa un ragazzo ed una ragazza con pochi soldi e tanta speranza avessero preso un bastimento per attraversare l'oceano da un paesino a nord di Torino. Ricordare le proprie radici, comunque la si pensi, è importante per ricordarsi di rimanere umani. Se qualcosa fosse andato storto ai miei trisnonni su quella nave non ci sarebbero state cene/merende/pizze/abbracci e soprattutto non ci sarei stata io. Esserne consapevoli e non esserselo scordato forse servirebbe per capire che casino stiamo facendo con questa gente al governo.

9 commenti:

  1. Ma hai frequentato il liceo a 9 anni???
    Considerare vecchio un 33enne mi fa specie. Magari l'avessi avuto io, invece dei fossili che mi sono ritrovata.
    E scommetto che era pure sexy!
    Ahahha
    Auguri passati allora, da una giovincella di 31 anni. 😉

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  2. Allora siamo entrambi vecchi! Oh mamma ;)

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  3. Prima i trentenni erano vecchi, in effetti. E sicuramente questo tuo sciagurato prof non si presentava bene...
    Ma diamine, io ho 35 anni e un mesetto fa la prof del liceo mi ha scambiato per un alunno, invece dovevo affiancala a lezione XD
    I tempi per fortuna cambiano^^

    Ancora auguri, e grazie per avermi fatto scoprire il libro sui cuochi, ma anche per avermi tenuto lontano dal libro Chiamami^^

    Moz-

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  4. @moz e Claudia: questo professore aveva sempre la cravatta ed affettivamente non era molto giovanile, forse era anche molto stanco perché faceva il pendolare... però a me sembrava veramente un vecchio!

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  5. È vero, è importante conoscere e ricordare le proprie radici. E le tue affondano un po' anche ben lontano! Sarei proprio curiosa di conoscere meglio la storia dei tuoi trisnonni!

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  6. Auguri per i tuoi splendidi 33 anni! Lavora adesso per conservare la tua bellezza!
    Un abbraccio da una odierna 48enne!

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  7. Ciao anche se in ritardo buon compleanno. Bella Bologna.

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