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08 maggio 2019

Cicatrici

Perché ho letto Cicatrici di Juan José Saer?
Saer è un autore argentino, un classicone, e si sa che io quando sento "Argentina" perdo la bussola.
Non avevo mai letto nulla di suo ma la copertina scelta da  La Nuova Frontiera ha fatto l'effetto di una calamita!
Lo scrittore Juan Josè Saer (1937-2005)
La trama in beve:
Quattro personaggi, ognuno con la propria mania che ormai è diventata una patologia, e un unico fatto che in qualche maniera li rende attori dello stesso fatto: l'omicidio di una donna da parte del marito.
Nessun colpo di scena, solo il lento scavare tra le abitudini di noi umani.




Recensione di Cicatrici di Juan José Saer
Tutte le città argentine in cui sono stata sono fatte a scacchiera, proprio come Torino.
Questo quindi non mi ha stupito. Mi ha sempre strabiliato il fatto che un qualsiasi argentino conosca tutti i nomi di tutte le via del centro di una città e sia in grado di dirti esattamente dopo quante vie dovrai svoltare quando ti dà un'indicazione.
E quando ti danno un appuntamento ti dicono sempre che ci si troverà all'angolo tra quella strada e la tal altra.
L'appuntamento che ci dà Juan José Saer in Cicatrici è al Palazzo di Giustizia a Santa Fe, dove si terrà l'interrogatorio di Luis Fiore, l'uomo che ha ammazzato la moglie con due fucilate a bruciapelo fuori da un bar.

Umana smettila di infastidirmi con ste foto ai libri.
Che oggi il postino ti abbia portato Cicatrici La nuova frontiera non me ne frega niente.
Buona serata da Minni, gatto poco interessato alle letture altrui ma esperto di Cicatrici.

Cicatrici più che ad un romanzo unitario assomiglia ad una raccolta di quattro racconti che si intersecano tutti con lo stesso fatto.

E' un libro che racconta di quattro uomini soli e che scelgono come compagnia il loro vizio ed è un vizio che li porterà ad essere ancora più soli, come in una spirale infernale.

Non è un libro per tutti e per poterlo apprezzare (e non abbandonarlo dopo 3 pagine) si deve conoscere ed apprezzare lo stile degli scrittori argentini degli anni '60: quella loro ossessione per descrivere tutti i fatti della giornata (compreso quante volte fanno pipì) o spiegare nel minimo dettaglio che cosa succede durante una partita di carte.
Se si ama il genere è un libro che darà grandi soddisfazioni, se no sarà una croce!


Autore: Juan José Saer
Anno prima pubblicazione: 1969
Pagine: 300
Dove: Santa Fe, anche se non viene mai nominata
A chi può piacere: è un libro difficile. Per poter essere apprezzato bisogna amare lo stile degli scrittori anni '60 argentini, se no ci si troverà spiazzati.
Un'altra recensione: ottima la recensione di Recensire il mondo: concisa ma sottolinea i punti di forza del romanzo.

5 commenti:

ciliegine