Prima di andare a Dresda, lo scorso anno, volevo leggere un romanzo ambientato in questa città.
Nonostante Le torre fosse un romanzone di 1300 pagine di "carta velina", tipo Bibbia, non mi sono lasciata intimorire.
Di solito finisco sempre un libro quando lo inizio, ma in questo caso ho fatto una eccezione: il libro è composto da due parti e io ho deciso che, se dopo 600 pagine non era riuscito ad appassionarmi, poteva bastarmi la prima metà.
La città di Dresda sull'Elba |
Dresda, anni '80, quartiere residenziale La torre: la storia di una famiglia che si scontra quotidianamente con il sistema malato della DDR che si sta sbriciolando e, forse proprio per questo, è ancora più infimo.
Richard Hoffman è un medico che lavora in un ospedale in cui manca qualsiasi cosa, ha un'amante da cui ha una figlia segreta e per questo è ricattato dalla stasi.
Il figlio, Christian, vorrebbe seguire la carriera del padre, ma è uno spirito libero e fatica a stare confinato nelle rigide regole del regime: sa che però qualsiasi alzata di testa potrebbe inficiare sulle possibilità di studiare all'università.
Intono a questa famiglia ruotano molti personaggi che, con i loro diversi caratteri e mestieri, evidenziano aspetti differenti della vita nella DDR.
La Torre: recensione
Ero psicologicamente pronta ad una lettura impegnativa ed ingarbugliata: un libro di 1300 pagine di carta velina e che viene accompagnato da un segnalibro con l'elenco dei personaggi e le loro parentele non può essere una passeggiata.
Il punto di forza di questo romanzone è la preparazione dell'autore nel descrivere nei dettagli com'era la vita quotidiana di un cittadino di Dresda negli anni '80, arricchendola di aneddoti e tanti piccoli dettagli.
L'altro pregio è che l'autore riesce a rendere davvero bene il senso di claustrofobia che provano i personaggi nell'inciamparsi in continuazione in situazioni di corruzione, burocrazia farraginosa ed il sospetto costante di essere controllati.
Il libro ha due grossissimi difetti:
- ok i dettagli e le dettagliatissime descrizioni, ma un po' più di ritmo alla storia avrebbe giovato la lettura!
- Bello riuscire a provare le stesse sensazioni dei personaggi, ma anche un po' meno sarebbe bastato: il risultato è un libro soporifero.
Mi spiace persino sconsigliarne la lettura perché se l'autore avesse deciso di scrivere la stessa storia (almeno per la prima parte che ho letto) con la metà delle pagine sarebbe stato interessante.
Ho scoperto che esiste un film tratto dal libro, ma temo sia solo in tedesco, e non sono riuscita a trovarlo su nessuna piattaforma: peccato, perché un po' di curiosità me l'ha lasciata questo romanzo letto a metà me l'ha lasciata. Una curiosità quantificabile in un paio di ore di film e non in altre 700 pagine di libro!
Autore: Uwe Tellkamp
Anno prima pubblicazione: 2008
Pagine: 1303
Dove: Dresda
A chi può piacere: fortemente sconsigliato a chi cerca semplicemente un romanzo ambientato a Dresda, cosa che volevo io.
Probabilmente può piacere molto a chi già conosce la realtà della DDR e vuole scoprirne infiniti dettagli: dalle barzellette alle limitazioni quotidiane.
Un'altra recensione: Paola sul sito germanistica scrive "Sotto il profilo letterario La torre si rivela, invece, un’opera piuttosto deludente, in cui spunti interessanti, idee stimolanti e metafore suggestive restano soffocate sotto l’eccesso di erudizione e il desiderio di affastellare un’enorme mole di materiale narrativo".
Al di là della lentezza e delle meticolose descrizioni sembra proprio interessante. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
I "mattoni" non mi hanno mai impressionato. Devo dire, però, che la tua recensione un po' di timore me lo incute :)
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