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26 agosto 2018

Lettonia ed Estonia #unafotoalgiorno

10 giorni tra Lettonia ed Estonia: un viaggio tra due paesi dove c'è un confine ma non c'è dogana (grazie Schengen, sempre sia lodato), dove tutto è piatto e non c'è una montagnola manco a pagarla oro e dove il paesaggio è un susseguirsi di bettulle-pini e pini-betulle.
Occhio però a pensare che si trovino città simili: Riga e Tallinn sono città estremamente differenti, come mi aveva avvisato Claudia, ma di loro vi parlerò poi.
Indispensabile per affrontare questo viaggio è stata la lettura di Anime Baltiche: senza avrei capito molte meno cose di quello che ho visto.
#unafotoalgiorno (una e solo una... e non sempre è facile!) è ormai diventata una forma mentis quando sono in viaggio, per riuscire a focalizzarmi su quello che è stato il meglio del giorno: per chi ha seguito il mio viaggio sulla pagina facebook del blog non ci saranno grandi sorprese perché questa volta sono stata bravissima ed attentissima a pubblicare ogni santo giorno una foto.
E ne approfitto per ringraziare chi sulla pagina con un mi-piace o un commento mi ha fatto compagnia :)

Giorno 1: Riga
Il primo pomeriggio a Riga l'ho passato a gironzolare a caso in una città molto elegante e fiorita: mi è davvero incredibile immaginare Riga in versione invernale e senza le sue aiuole curatissime.
Quello che mi ha più colpito è stato un grande girotondo di orsi nella piazza del Duomo: si tratta dei Buddy Bears. E' un'installazione temporanea che ormai da 15 anni gira il mondo per sensibilizzare sul tema della pace e della collaborazione tra le diverse nazioni: ci sono questi orsi alti 2 metri, ognuno dipinto in maniera differente, che rappresentano ogni singolo paese.

Un post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:

Giorno 2: Riga
Per avere uno sguardo d'insieme su Riga ho scelto di partecipare a due free walking tour: quello sulla Città Vecchia e quello sul centro città. I tour sono solo in inglese ed i gruppi erano giganteschi (ma d'altra parte ad inizio agosto la città era invasa dai turisti).
Non sono tour esaustivi e non è il loro obiettivo: per esempio non si entra in nessuna chiesa, ma l'idea è di capire qualcosa di più di quello che stai vedendo. A me è piaciuto soprattutto il secondo.
Quello che però più mi ha colpito nella giornata è stato il Museo del KGB (la visita guidata costa 5 € ed è preferibile prenotare). Si ripercorre insieme alla guida quello che era il percorso e la quotidianità di chi aveva la sfortuna di aver a che fare con il KGB: dalla sala dell'interrogatorio dove venivi spogliato di qualsiasi oggetto personale, alle celle, il cortiletto per i venti minuti di aria, fino al luogo dove avvenivano le fucilazioni.
museo-kgb-riga

Giorno 3:
Raggiungere Rundale non è così complicato come sembra, ma solo un po' lunghetto: dalla stazione degli autobus bisogna cambiare due pullman ma poi si arriva in quella che era la Versailles dei Paesi Baltici.
Il giardino del Palazzo è grande e soprattutto il roseto è molto curato, anche se ad agosto non è il momento migliore per vedere le rose.
Il Palazzo è grandioso e fastoso, ma all'interno le spiegazioni non sono molto dettagliate e divulgative quindi si passeggia senza godere a pieno di quello che si visita.
Grazie ad Anime Baltiche però sapevo che palazzi come questo, anche se non direttamente Rundale, negli anni dell'Unione Sovietica non solo non venivano valorizzati o mantenuti in modo decoroso, ma venivano riadattai per esempio a case di cura per malati mentali. A Rundale è andata meglio: era un museo etnografico.
palazzo-rundale-lettonia

Giorno 4: Jurmala
Jurmala, mezzora di treno da Riga, è la Costa Azzurra della Lettonia.
Pensavo esagerassero ed invece è davvero un posto per ricconi, come dimostrano le ville da favola che ci sono più o meno vicino al mare: merita di perdersi e girovagare a caso per vederne di bellissime anche non sulle vie principali.
In spiaggia a Jurmala ho pucciato i piedi nel mar Baltico (anche se non era la prima volta in vita mia), mi sono scottata la schiena perché il sole picchiava, ho mangiato la solita zuppa di barbabietola... come tutti i giorni in Lettonia!
lettonia-dove-andare-al-mare

Giorno 5: Riga e Parnü
La mattina l'ho passata ancora in giro per Riga, ad entrare nelle Chiese e nella Sinagoga che non avevo visto gli altri giorni.
Ultimo giro al mercato centrale per comprare i frutti di bosco e poi ho preso il pullman per Parnü, la località balneare per antonomasia dell'Estonia.
Qui ho scovato una vera chicca in un negozio di roba usata: i dischi di Riccardo Fogli, i Ricchi e Poveri e Pupo... perché ovunque tu vada ci sarà sempre qualcosa o qualcuno che ti farà sentire a casa!
pupo-estonia

Giorno 6: Parnü
Dire che Parnü è la Florida dell'Estonia mi pare un po' esagerato: è un posto che mi è piaciuto tantissimo. Mi sono sentita davvero a mio agio e contenta su queste lunghe spiagge ventose e tra i viali del suo gigantesco parco e mentre guardavo i bambini giocare su quello che è il suo simbolo: (il perché un elefante sia il simbolo di una cittadina estone mi sfugge)

mare-estonia

Giorno 7: Tallinn e Pirita
Appena arrivata a Tallinn credevo di essere finita in un girone infernale: gente ovunque! Poi ho scoperto che quella mattina erano attraccate tre navi da crociera contemporaneamente e quindi tutta sta gente com'era sbarcata velocemente se n'è andata.
Per sfuggire alla ressa ho pensato bene di rifugiarmi a Pirita, poche decine di minuti di bus da Tallin, dove c'è una famosa spiaggia. Peccato che insieme ai crocieristi anche il sole se ne sia andato e quindi Pirita non mi ha detto granché nella sua versione grigia. Invece il centro della città rivisto senza ressa mi è piaciuto parecchio!
tallinn-breathe-baby

Giorno 8: Tallinn
Anche a Tallinn non mi sono fatta mancare due free walking tour: quello classico della Città vecchia e quello della città comunista. 
Per le cose che ho visto senz'altro il primo è più interessante, ma il ragazzo che ci ha fatto fare il secondo giro era così preparato che anche questa parte più grigia mi è interessata parecchio.
La cosa che più mi ha colpito è stato il grigiore, il degrado e la bruttezza del Linnahall: un'opera mastodontica fatta costruire per le Olimpiadi del 1980. Nei piani dei sovietici doveva essere il biglietto da visita della città, una specie di spazio polifunzionale con una grande sala concerti e una gradinata sul mare: oggi gli spazi sono chiusi per mancanza di fondi (e forse poco interesse) e la gradinata è lasciata a se stessa.
tallinn-lenin-gradinata

Giorno 9: Parco Lahemaa
L'escursione al Parco Lahemaa è un piccolo investimento ed è una cosa estremamente turistica: 59 euro + 13 per il pranzo (facoltativo) per essere scarrozzati tutto il giorno in giro per il Parco Lahemaa in minipullmini in piccoli gruppetti di max 8 persone.
L'escursione è molto ben organizzata e si vedono diversi punti ed aspetti del parco. 
A me è piaciuta tantissimo, soprattutto la camminata nella palude estone!
parco-nturale-estonia

Giorno 10: Tallinn
L'ultimo giorno a Tallinn l'ho passato per musei e mi sono esaltata davvero tantissimo!
L'ultima cosa che ho visto è stato il Museo del Kgb all'interno dell'Hotel Viru ed è una della cose più curiose di questo viaggio.
La vera sorpresa però è stato il Museo Kumu, un museo di Arte vicino al Palazzo Kadriorg: ero esaltatissima!
In un paio di ore si farà un vero e proprio viaggio nel tempo guardando le tele di pittori estoni a noi totalmente sconosciuti: è stato emozionate vedere come è cambiato il modo di ritrarre persone e paesaggi nel corso dei secoli. La parte poi legata alla propaganda comunista è stato come essere catapultata sul set de Il compagno Don Camillo!
Herbert Lukk, Vista su Tallinn. 1918
Qui puoi trovare gli altri post #unafotoalgiorno:






6 commenti:

  1. Potrei commentare mille cose, sopratutto di come mi sia stupita nel vedere quanti bei posti sconosciuti... Ma vorrei soffermarmi sul quantitativo di socievolezza che trapela da questa frase "Appena arrivata a Tallinn credevo di essere finita in un girone infernale: gente ovunque".
    Non avrei saputo far di meglio. Sono fiera di te.

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  2. Ah, che bello, i paesi baltici sono una mete che sogno da tempo, mi hai fatto venire ancora più voglia di vederli (magari non in agosto)!

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  3. che belli sono dei luoghi che vanno gustati con calma e piano per apprezzarne l'originalità e bellezza

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  4. Ecco, mia cara, questo è il viaggio che voglio fare da un po' (poi, da quando ho letto Anime Baltiche...). Che meraviglia!
    Secondo me, giugno sarebbe il periodo perfetto. Purtroppo sono vincolata dal lavoro.
    Prossima meta?

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    1. @babalatalpa: incrocio le dita per un fine settimana italiano!

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