Certo non potevo immaginarmi che sarebbe andato tutto in modo molto molto diverso da come me lo ero figurato:
- il principe Harry non solo si è sposato con Megan ma ora ci fa pure un figlio
Quando ad aprile sono stata a Liverpool ho resistito alla tentazione di comprare souvenir come questi! |
- Per molti mesi ho pensato come cavolo fosse possibile che solo qualche settimana/mese prima mi sentissi la più felice del mondo ed invece in quel momento non riuscissi a smettere di piangere.
Poi improvvisamente ho iniziato a pensare che mi sembrava fosse passato una vita da quando tanti mesi prima pensavo al 2017 con gli occhi che brillavano. D'altra parte un anno fa il bel Tommaso Paradiso non mi aveva ancora avvisato di quanto sia puttana la felicità. [--- > Thegiornalisti eletti ufficialmente miglior gruppo 2018 nella mia personale classifica delle cose da salvare dell'anno]
Mi piacerebbe dire che nonostante tutto questo 2018 non è andato poi così male: in questo momento continuo a pensarlo come un anno grigio, deludente e che mi ha lasciato molto amareggiata.
So però che quando fra qualche anno ripenserò a questo 2018 non mi torneranno in mente le lacrime versate a fiumi. Mi torneranno in mente tutte le persone pazienti che hanno reso questo 2018 meno brutto, a tratti divertente:
- le amiche che si sono sorbite i pianti con singhiozzi e hanno provato a farmi sorridere con pizze/tè/caffè/torte/birre/aperiformaggi/amari;
- chi mi ha mandato tanti messaggi, chi si è sorbito telefonate fiume, chi ha asciugato lacrime deliranti dicendomi di piangerle tutte e chi a un certo punto mi ha preso ad insulti perché ci vogliono pure quelli che ti rimettono in carreggiata, chi non ha fatto domande;
- i colleghi che mai avrei pensato che sarebbero stati disposti ad ascoltare i miei deliri sentimentali, ad abbracciarmi quando piangevo alla fotocopiatrice/computer oppure fissavo il vuoto.
- persino la tizia che in ostello a Liverpool mi ha fatto una domanda banale e quando sono scoppiata a piangere mi ha abbracciato dicendomi che prima o poi sarebbe andato tutto bene (o per lo meno credo che abbia detto quello metà in inglese e metà in spagnolo).
Ho sempre pensato che chi semina bene prima o poi raccoglie e un giorno mi ricorderò del 2018 come l'anno in cui ho raccolto.
2019, ascoltami bene: per favore sii un anno gentile!
Gennaio:
Febbraio:
"Sarà che hai preso tutto e l'hai buttato via
qualsiasi cosa fu, qualunque cosa sia!"
Marzo:
Una serata in centro a Torino ed il chupito viola&nutella!
Per ricominciare ci vuole forza: io la forza non ce l'avevo e ce l'ha messa chi avevo vicino! sono una ragazza molto fortunata!
Aprile:
Dopo un anno e mezzo ho ripreso il mio zaino e sono partita da sola per un fine settimana lungo a Liverpool & Manchester.
Da già che bisognava ricominciare con le vecchie abitudine ho fatto tutto quello che piace a me: lo zaino, il car sharing, l'ostello spartano, le non-cene, i programmi colorati e le chiacchiere nelle cucine degli ostelli.
Non ero mai stata in Inghilterra perché mi faceva un po' paura: effettivamente il mio inglese è un po' arrugginito... quindi ho scelto di andare a Liverpool dove hanno un accento fortissimo e si dice che pure gli inglesi facciano fatica a capirli. Mi sono sentita scusata per non capire una mazza!
Maggio:
L'ultimo compleanno di una persona che non c'è più...
Giugno:
Il ricordo di un prato fiorito, le montagne...ed il picnic nel Parco del Gran Paradiso!
Luglio:
Non ero entusiasta all'idea di tornare a lavorare in colonia in montagna per il secondo anno di fila: avrei preferito andare al mare o cambiare almeno paese. poi mi sono ricordata delle panchine vicine ai laghetti, dei prati... e soprattutto delle colazioni al bar di Forni di Sopra (UD)! E sono partita molto più positiva!
Stare su per 5 settimane non è facile... ma ha i suoi lati positivi.
Agosto:
Finalmente tempo di ferie. Quest'anno ho deciso di spingermi a nord e sono stata a visitare con calma Lettonia ed Estonia: se pensate che siano mete estive insolite, non avete idea di quanti turisti italiani ci fossero!
Tallinn |
Quando si ritorna da ferie e lavori estivi ci sono sempre tante cose da raccontarsi.
Di questo settembre ricorderò una serata sulle autopista e le risate fino alla lacrime: saranno stati decenni che non ci facevo un giro e mi sono divertita tantissimo.
Ottobre:
Un fine settimana con le amiche a Bologna: ottima compagnia, buon cibo e tante cose belle da vedere. Porterò con me le risate, quelle allegre di chi ha le ali sotto i piedi e la pancia piena di tortelli.
Novembre:
Ho finalmente cambiato lavoro.
Mai avrei pensato di essere contenta facendo la bidella!
Ho messo nei cassetti magliette eleganti, scarpe con (un po') di tacco, giacchette e soprattutto la partita iva. Ho ritirato fuori pantaloni della tuta, felpe, scarpe da ginnastica e ciabatte: ci sono dei giorni in cui mi sembra di essermi reimpossessata di me stessa e mi sento sollevata.
Io odio pulire, ma l'idea di poter ambire al cosiddetto "posto fisso" mi fa prendere tutto con molta più positività!
Dicembre:
Le risate. Quelle con gli amici, quelle con la famiglia, quelle con i bambini dell'asilo quando arriva Babbo Natale.
Buon anno a tutti e tutte!