20 agosto 2018

Eleanor Oliphant sta benissimo

Eleanor Oliphant sta benissimo è un libro incredibilmente bello ed emozionate: uno di quei libri a cui continui a pensare anche a settimane di distanza da quando li hai chiusi.
Azzarderò e vi dirò che di libri belli come Eleanor Oliphant sta benissimo non ce ne sono tanti in circolazione!


Io all'inizio non volevo nemmeno leggerlo perché mi sembrava la classica trovata pre-estate che campeggiava in ogni vetrina di ogni libreria che vedevo: devo ammettere che quella copertina è davvero geniale, calzante e catalizza l'attenzione.
Poi ho letto la recensione "disegnata" di Zelda was a writer e ho deciso che lo avrei letto!

“Sono l’unica sopravvissuta, sono Eleanor Oliphant. Non ho bisogno di nessun altro: non c’è una grande voragine nella mia esistenza, nel mio puzzle privato non manca alcun tassello (...) O almeno è sempre quello che mi sono detta”. Restare appesi alle proprie certezze come fossero salde àncore di salvataggio, allontanarsi a gambe levate dal cambiamento, ipotizzare una vita che si sviluppi nel nostro rincuorante e quotidiano raggio vitale. È possibile mantenere questo assetto? È auspicabile restare legati alle soluzioni certe di un cruciverba crittografato? Eleanor pensa di sì, almeno fino a quando nella sua vita irrompe il desiderio di un abbraccio che la contenga, di un giorno sgombro da sensi di colpa e recriminazioni, di un’esistenza finalmente libera e felice. Il viaggio è lungo ma #eleanoroliphant non ha paura di iniziare a camminare ❤️ 📚👉🏻 #eleanoroliphantstabenissimo di Gail Honeyman (@garzantilibri ) #zeldaloveseleanoroliphant #bookeater
Un post condiviso da Zelda was a writer (@zeldawasawriter) in data:


Tutti noi siamo Eleanor Oliphant, anche se per fortuna nessuno di noi ha mai passato quello che ha passato lei.
Tutti abbiamo delle cicatrici nella nostra anima: quel/quei qualcosa che ci hanno ferito profondamente, che avrebbero potuto ucciderci (o per lo meno uccidere una parte di noi stessi), che sono ancora lì a ricordarci che cosa abbiamo passato. Le cicatrici di Eleanor sono vistose, sono sul volto e non si possono nascondere.
Tutti noi siamo scampati ad una situazione che (nel piccolo o meno) poteva schiacciarci e rovinarci la vita e che indubbiamente ci ha cambiato. Eleanor può tranquillamente dire di essere l'unica sopravvissuta: è una fortuna o una croce?

Buon pomeriggio lettori ❤️ Oggi finalmente vi pubblico la recensione di un libro che ho letto per il mio primo gruppo di lettura, organizzato da @ale.books_ . Colgo l'occasione per ringraziare chi ha partecipato, perché per la prima volta ho avuto modo di confrontarmi sulla mia lettura con persone piacevolissime e pareri contrastanti. 😍 Ma vieniamo alla recensione. Ci sono libri che ti capitano tra le mani in momenti particolari della tua vita e sai già che ti stravolgeranno. "Eleanor Oliphant sta benissimo", è uno di questi. Eleanor è il tipico personaggio che o lo si odia o lo si ama. Io sin dall'inizio ho provato una forte empatia per questa ragazza. È apatica, anaffettiva, incapace di provare sentimenti ed emozioni, per il semplice fatto che nessuno ne ha mai provati per lei. Anche un semplice abbraccio, una carezza non sono gesti banali e scontati per lei. Vive in una campana di vetro per proteggersi dal mondo esterno e dai rapporti umani. Ed è convinta di stare benissimo così. La sua vita procede piatta, senza colpi di scena. La sua routine si scandisce lentamente, sempre uguale: il mercoledì l'appuntamento fisso al telefono con la madre, che non fa altro che ricordale i suoi fallimenti, il venerdì un paio di sorsate di vodka per aspettare l'arrivo del lunedì e ricominciare il tram tram lavorativo . Non permette a niente e nessuno di entrare nel suo mondo, nella sua testa. Nemmeno a sé stessa. Non può permettersi di pensare troppo, di ricordare. Tutto deve essere sotto controllo. Anche solo cambiare l'arredamento della casa per lei è impensabile. Quello é il suo luogo sicuro, la casa di una bambina dovrebbe esserlo sempre. Tutto preciso e puntuale come un orologio svizzero. Tanto che all'inizio ho pensato che avesse i tipici comportamenti dello spettro autistico. Fino a quando l'incontro con un aspirante cantante e la voglia di farsi notare da lui, la costringe a metter fuori la testa dal suo guscio e affrontare quel tanto temuto incontro con il mondo. Da qui inizia la sua metamorfosi che la porterà però a risvegliare i fantasmi del passato. (ODIO I CARATTERI LIMITATI DI INSTRAGRAM, SAPPIATELO.😂 CONTINUO LA RECENSIONE NEI COMMENTI QUI SOTTO⬇️.
Un post condiviso da Pagine tra i binari (@paginetraibinari) in data:

Tutti noi amiamo e siamo gelosi delle nostre abitudini, quelle che oggi va di moda chiamare confort zone. Eleanor però non può cambiare nulla della sua esistenza, dall'arredamento del suo appartamento al suo abbigliamento alla vodka che le fa compagnia, perchè se lo facesse dovrebbe costruire un nuovo equilibrio.
Tutti noi, se siamo qui a raccontarlo, abbiamo trovato un amico o una persona fidata che ad un certo punto ci ha aiutato a trovare la forza per cambiare le cose e per fare i conti con noi stessi.
Questa è la storia di come Eleanor Oliphant che si era autoconvinta di stare benissimo riesce a rielaborare la sua infanzia tremenda ed i suoi traumi per provare a stare davvero meglio.



Pare che abbiano definito questo esordio di Gail Honeyman come up-literature: ovvero le letture che servono a tirare su di morale.
Non so se è proprio vero, ma sicuramente quando finisci di leggere questo libro ti pare di conoscere la protagonista come fosse una tua cara amica e ti ritrovi a pensare "Beh se ne è uscita lei dal suo macello, posso sopravvivere anche io a questa piccola rogna che mi dà il tormento". Serve non solo a relativizzare i propri problemi, ma accende un lumino: non quello in fondo la tunnel ma quello che tutti noi, Eleanor Oliphant compresa, abbiamo dentro.

Un post condiviso da Luciana Littizzetto (@lucianinalittizzetto) in data:

6 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Sempre ottimi consigli.
Sereno giorno.

Silvia - Banana e cioccolato ha detto...

Io mi ero fatta la tua stessa idea di questo libro, mi sembrava il classico libro da spiaggia. Però se tu dici che è bello, allora mi fido!

Claudia Turchiarulo ha detto...

Ciao cara.
Ti ho trovata sul blog del Cavaliere, e sono felice di essermi affacciata.
Rispetto a tanti book blogger, le tue recensioni sono efficaci, brevi, intervallate da immagini molto interessanti, ed immediate.
Confesso che non amo molto leggere recensioni, ma tu ci sai fare, tanto che andrò subito a cercare la versione e-book di questo libro.
Mi sono iscritta ai tuoi lettori fissi.
Spero che vorrai passare a trovarmi sul mio blog, senza impegno.
Buona domenica.

Natascia ha detto...

Ecco un altro libro da aggiungere alla lista dei libri da leggere prima di morire... ne ho presi così tanti dal tuo blog che dovrò farmi la lista classica e quella dei libri consigliati da Federica ;)

amanda ha detto...

Adorabile Eleonor!

Trasparelena ha detto...

Dopo aver letto la tua recensione l'ho cercato
e settimana scorsa l'ho letto
wow
grazie per il consiglio