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26 gennaio 2019

Mar del Plata

Perché ho letto Mar del Plata di Claudio Fava?
Io ho una spacciatrice di fiducia di consigli di libri: Claudia.
Lei ha letto e recensito Mar del Plata e mi ha così incuriosito al punto che non potevo non leggerlo anche io!
Menomale che lo ha scovato lei perché io un libro con una copertina così triste e scialba probabilmente non lo avrei mai notato e sarebbe stato un peccato.
La storia è ambientata nell'Argentina del '78, pochi mesi prima di quel famigerato mondiale che doveva servire a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica da quello che capitava nel paese.
Questa è una delle tante storie che per molti anni è rimasta sconosciuta, confusa nel limbo della memoria dei 30.000 desaparecidos della dittatura di Videla.

La trama molto in breve
Argentina, poco prima dei Mondiali di calcio.
I giocatori di una squadra di rugby vengono fatti sparire uno ad uno, ma i ragazzi non si arrendono e continuano la loro protesta silenziosa.
E' un romanzo liberamente tratto da una terribile storia vera.


Lettera ai protagonisti  (con un certo imbarazzo):

Cari voi,
che nel libro avete dei nomi di fantasia, dei pensieri di fantasia, dei sogni di fantasia, ma avete fatto proprio quella fine lì nella realtà.
Ci sono state (e ci sono) tragedie fatte di numeri che fanno rabbrividire.
I desaparecidos in Argentina si stima che furono 30.000. Trentamila ragazzi e ragazze di cui non si è più saputo nulla.
Foto scattata all'interno dell'ESMA a Buenos Aires, che oggi è diventato uno spazio attivo per la promozione della memoria e dei diritti civili
I numeri grandi però dicono molto meno che una piccola storia di 17 ragazzi che giocavano a rugby e uno ad uno sono stati fatti sparire.
La vostra colpa era quella di essere politicamente schierati e, dopo la morte del vostro primo compagno di squadra, di aver richiesto un minuto di silenzio da fare prima dell'inizio della partita successiva.
Trasformare però quel minuto in dieci lunghissimi minuti di silenzio assordante è stato un atto eroico quanto incosciente!
Il regime non poteva non rispondere ad un affronto come quello.
Solo un giocatore si salvò e anni dopo poté raccontare la storia del La Plata Rugby Club.
I giocatori de La Plata Rugby Club
Oggi ricordiamo le vostre storie rabbrividendo e con commozione.
Non abbiamo abbastanza coraggio però per chiederci che cosa stia capitando in tanti altri paesi dove esistono persone scomparse, seviziate, torturate ed uccise per le loro idee politiche.
Scusateci per non aver imparato molto.


Autore: Claudio Fava
Anno pubblicazione: 2013
Pagine: 141
Dove: La Plata, 90 km da Buenos Aires.
Attenzione: Non è ambientato a Mar del Plata (che è un'altra città argentina) come invece suggerirebbe il titolo.
A chi può piacere: a tutti gli appassionati di storie di dittature, in particolare quella argentina.
Chi ama il rugby troverà tanti riferimenti non alle tecniche di gioco, ma allo spirito di squadra che anima questo gioco.
E' un libricino di facile lettura e può essere apprezzato anche da un pubblico giovane, ma va sicuramente contestualizzato dal punto di vista storico per poter essere compreso.
Un'altra recensione: oltre alla recensione di Claudia,  vi consiglio quella di Carl che ha anche una struggente colonna sonora

22 gennaio 2019

Magari domani resto

Perché ho letto Magari domani resto di Lorenzo Marone?
Magari domani resto ha una bella copertina, di quelle che le noti subito in una libreria.
Lo avevo già visto, preso e posato diverse volte, poi la mia amica B. me lo ha caldamente consigliato e mi sono fidata di lei.
Sulla quarta di copertina Luciana Littizzetto scrive "Tempo un paio di pagine e ti innamori. E ti riconosci". Ed è proprio questa capacità di coinvolgere che mi ha fatto leggere con tanta foga questo bel romanzo.


Trama molto in breve:
Luce, giovane avvocatessa di Napoli, ha un carattere spigoloso. Crescere senza papà nei Quartieri Spagnoli non è stato facile e ancora meno lo è stato laurearsi a pieni voti.
Fare l'avvocato era il suo sogno, ma ora ha mille dubbi su un lavoro che non le dà nessuna soddisfazione. E nemmeno la sua vita amorosa le dà soddisfazione.
Poi nella sua vita entrano -e non in punta di piedi- un cane, un vecchio sulla sedia a rotelle e un bimbo intelligentissimo.
Per trovare la felicità cosa bisogna fare? Andarsene come hanno fatto il papà e il fratello o rimanere come ha fatto la mamma?
lorenzo-marone-luce-di-notte

Lettera alla protagonista:
Ciao Luce Di Notte,
che fin dall'inizio non hai avuto una vita semplice: tuo padre aveva un gran senso dell'umorismo e ha voluto darti un nome speciale!
Subito mi ricordavi un po' un altro protagonista di un libro con un nome che è tutto un programma: Vincenzo Malinconico [Non avevo capito niente di Diego De Silva]. Anche lui come te è napoletano ed è un avvocato deluso, ma poi mi sono accorta che eravate molto diversi.



Luce, un po' sei una di noi ed è per questo che ti si vuole subito bene: un moroso che scappa in Thailandia perché ha bisogno di spazio, un lavoro poco gratificante e ti senti incredibilmente sola.
In più tu hai una tragedia sul groppone di quelle che schiacciano ogni fiducia negli esseri umani: un papà che una mattina ti ha accompagnato a scuola, ti ha salutato come sempre e poi è scappato di casa.




👧🏻✏ #quotesinasuitcase "La felicità è silenziosa, Luce, ricordalo. Se fai troppo casino, lei ti passa sulla testa e nemmeno la senti". . Buon pomeriggio! Per questo giovedì ho scelto un estratto da un romanzo che mi ha sorpresa piacevolmente e di cui ho già parlato qualche giorno fa, "Magari domani resto" di Lorenzo Marone. Non è stato facile scegliere solo una citazione perché questo libro è davvero ricco di pensieri che ti parlano e che fai tuoi quasi fossi tu la protagonista. . Voi lo avete letto? Cosa ne pensate? Io lo consiglio!😊 @lorenzomarone @lafeltrinelli . . . . . . . . . . . . . #reading #reader #books #leggere #viaggi #booksblog #bookblogger #inspiration #lettura #bookstagram #instabook #libridaleggere #letteratura #literature #editoria #booklove #libri #booklovers #novel #travelling #sololibribelli #tbr #magaridomaniresto #instalibri #lettureconsigliate
Un post condiviso da Vita da expat: libri e viaggi (@books.in.a.suitcase) in data:

Kevin è un bimbetto figlio di un camorrista e una mamma ignorante come poche e tu con il tuo lavoro dovresti aiutare il papà ad ottenere l'affido del bimbo.
Ognuno ha probabilmente una Luce dentro di sé che le indica la cosa giusta da fare, ma c'è sempre bisogno di qualcuno che la accenda (o la riaccenda).
La tua la riaccendono Kevin (hai ragione!, che cazzo di nome è Kevin?), il vecchietto sulla sedia a rotelle che vive sul tuo pianerottolo, un cane trovatello dall'intelligenza superiore e un rondinino che deve imparare a volare da solo.
Buona vita Luce e a tutti quelli che hanno il coraggio di restare!


Ps. e grazie per quello che mi hai ricordato: le cose belle arrivano quando meno te le aspetti... meglio farsi trovare apparecchiata!


[...] la vita stasera ha deciso di darti un nuovo insegnamento, e cioè che le cose belle arrivano all'improvviso, un martedì sera qualunque, e non ti telefonano prima di avvertirti, e allora ti conviene  sempre stare sul chi va là, sempre apparecchiata, come si dice qui da noi, truccata e vestita elegante, sempre pronta a prenderti cura di te, a rispettarti e volerti bene, a vivere e non sopravvivere, a sorridere e non stare lì a menarla troppo con la sfortuna, perché così puoi star certa che quando infine la bellezza deciderà di bussare anche alla tua porta, tu potrai farle l'occhiolino e rispondere: "Aspettavo giusto te".


La vetrina di un'estetista a Pärnu in Estonia


Anno pubblicazione: 2017
Pagine: 315
Dove: Napoli
A chi può piacere: a chi ama l'ironia e le donne forti che sanno rinascere. Se poi ami leggere e sottolineare citazioni questo libro è proprio perfetto per te
Un'altra recensione: io non avevo mai letto nulla di Lorenzo Marone, ma conto di farlo eccome d'ora in poi. Daniela di Un libro per amico ha letto diversi altri suoi romanzi e nella sua recensione fa un excursus con gli altri protagonisti usciti dalla sua penna e non lo considera il migliore tra i romanzi di Marone.

18 gennaio 2019

Estonia da record

Dopo i posti da record della Lettonia, arriva con i miei tempi anche quello sull'Estonia.

L'Estonia è il Paese del primissimo albero di Natale, anche se i cugini lettoni hanno provato a scippare loro il record.
A Riga hanno avuto l'idea di addobbare  il primo albero di Natale, ma i primi che lo portarono in piazza furono gli estoni nel 1441.


Altro record storico riguarda la più vecchia farmacia ancora attiva in Europa: si trova nella piazza dai primi anni del 1400.
Quando si entra ci si trova una vera farmacia funzionante, una stanzetta "museo" dove si trovano antichi strumenti e una di souvenir non a tema farmaceutico ma un po' diversi rispetto agli altri millemila che si trovano a Tallinn.
farmacia-antica-record-tallinn

Gli altri record riguardano il mondo dell'Unione Sovietica.
Per esempio il Parco Lahemaa, che è stupendo e merita assolutamente un'escursione, è stato istituito nel 1971 ed è stata la prima area naturalistica a diventare parco nell'Unione Sovietica.
escursione-parco-tallinn

Durante l'escursione si fa una sosta fuori dai confini del parco a vedere le cascate più alte di tutta l'Estonia.
L'Estonia è una terra piattissima e quindi le loro cascate da record sono alte solo 8 metri!
cascate-lahemaa

L'Hotel Viru è stato il primo hotel ad essere costruito nell'Unione Sovietica ed era l'unico posto in città autorizzato ad ospitare cittadini che provenissero dall'ovest.
Era un hotel molto lussuoso perché gli stranieri dovevano pensare che in Unione Sovietica si stesse benissimo.
Al 23° ed ultimo piano dell'hotel ufficialmente non c'era nulla, in realtà si trovava la centrale operativa del KGB. 
Oggi si può fare una visita guidata un po' caruccia (11 euro ed è indispensabile prenotare prima!) in cui si scoprono i tanti segreti del KGB: a me è piaciuto tantissimo, soprattutto per la sottile ironia della guida!
museo-kgb-tallinn
...alla fine del tour...
Gli estoni hanno una grande passione per il canto: si dice che impazziscano per gli European Song Contest.
Sono anche molto tecnologici: sono stati il primo paese europeo ad introdurre la possibilità del voto elettronico.
C'è un ambito in cui però non emergevano proprio: lo sport.
E quindi si sono inventati uno sport che fanno solo loro, che li diverte un sacco (soprattutto nella lunghissima notte di San Giovanni) ed in cui sono ovviamente i migliori.
Si chiama Kiiking e a prima vista sembra un'altalena gigante da fare in piedi.... non è così facile come sembra, ma è molto divertente!
Kiiking

12 gennaio 2019

Sudeste

Perché ho letto Sudeste di Haroldo Conti?
Sudeste di Haroldo Conti me l'ha regalato Claudia: conoscendo la mia passione fissa per l'Argentina, cercava una lettura originale da impacchettare.
Haroldo Conti, che risulta nell'elenco dei desparecidos, ha scritto questo romanzo nel 1962 ma è stato tradotto in italiano e pubblicato per la prima volta solo lo scorso anno da Exòrma.




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Trama molto in breve:
Un tizio argentino, dopo la morte di un signore anziano a cui è molto legato, decide di prendere una barchetta messa male e navigare in solitaria sul delta del Rio Paranà, fuori Buenos Aires.
E non accade nulla di significativo, fino alla fine o quasi.

Lettera al protagonista:
Gentile Boga,
scrivo a te perché non so se si può scrivere ad un fiume, ché effettivamente il vero protagonista sarebbe lui. Con le sue correnti, le sue isole, i suoi pesci e le sue nutrie, la nebbia e quell'umidità appiccicosa che solo chi è stato a Buenos Aires in inverno può comprendere.
Chiacchiere libresche fra me e Claudia
Boga, mi spiace di non averti capito: tutti quei termini relativi alle barche, alla pesca, a pesci che nemmeno sapevo esistessero (e mi sono già scordata) e al navigare mi hanno reso la lettura complicata.
Lo so che la vita non è fatta di grandi eventi ma dallo scorrere quotidiano, come le acque del fiume: sei stato un po' noioso però con questa vita in solitaria, fatta di piccoli e fugaci incontri con gente che parla poco e meno di te (che senza offesa non sei proprio un chiacchierone!).
La prima edizione argentina del 1962: il fiume Paranà è ancora così... solo le acque me le ricordo un po' meno limpide!

 [spoiler]
Mi spiace per la tua fine, non te l'avrei augurata per la carità! Ma è stato l'unico momento del libro in cui mi pareva che capitasse qualcosa.
Sono una lettrice un po' cattiva e forse poco sensibile, me lo dico da sola visto che  sei morto male e non puoi mandarmi a stendere tu!



Autore: Haroldo Conti
 Anno pubblicazione: 1962
 Pagine: 217
Dove: sul delta del Paranà, fuori Buenos Aires.
 A chi può piacere: solo ed esclusivamente a chi è fortemente impallinato con l'Argentina. A me per esempio il libro non è piaciuto, ma mi ha ricordato una bella escursione fatta fuori Buenos Aires!
Un'altra recensione: se vuoi leggere invece la recensione di chi l'ha apprezzato ti consiglio questo articolo di Gianni Montieri pubblicato sull'Huffington Post


09 gennaio 2019

Tigre - Buenos Aires

Buenos Aires è una città dai mille volti, così bella da levare il fiato.
E' anche una metropoli infinita in cui ho la certezza che non ci vorrei mai vivere, ma prima o poi ci tornerò come turista. Di Buenos Aires non ti puoi stancare mai!

Cosa vedere a Buenos Aires?
Questi sono solo alcuni dei posti di cui vi ho parlato in passato:


Se uno ha tempo di visitare Buenos Aires con calma, allora potrà organizzare una bella gita fuori porta. Noi eravamo state a visitare la cittadina di Tigre.
Tigre-fiume-Buenos-Aires
Tigre - Buenos Aires

Tigre si può raggiungere in tre modi:
- con il "treno della costa" che è il più turistico
- con il treno normale che parte dalla stazione centrale di Retiro e ci mette all'incirca 50 minuti
- con il battello ("la lancha") in un''escursione lungo il fiume Paranà (--> delle acque marroni del Fiume Paranà ve ne ho già parlato quando vi ho raccomandato di non andare a Rosario).

fiume-marrone-argentina
Le chiare fresche dolci acque del fiume Paranà a Rosario.
Ci fanno il bagno. Giuro.
La cittadina di Tigre di per sé non è niente di entusiasmante: è una cittadina elegante, ma non meriterebbe lo sbattone di uscire da Buenos Aires.
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Il club del Tigre. Oggi sede di un Museo
Quello che davvero la rende speciale è la visita delle palafitte: continua ad essere un posto estremamente elitario e anche queste casette sono case di villeggiatura nella maggior parte dei casi.
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Noi abbiamo scelto di raggiungere Tigre all'andata con il treno ed è stato davvero interessante: sembrava surreale vedere salire ad ogni stazione venditori di qualsiasi cosa (dalle merendine alle penne) per darsi il cambio.
Al ritorno invece abbiamo preso il battello turistico che ti fa fare il giro tra i vari isolotti e poi piano piano ti riporta a Buenos Aires, facendoti vedere la città che si avvicina dalla foce di un fiume che è davvero enorme!
battello-tigre-buenos-aires
Buenos Aires vista dal delta del Paranà
Insieme alla gita a Tigre viene spesso proposta la visita a San Isidro oppure in alternativa perché è decisamente più vicino a Buenos Aires: io San Isidro l'ho trovata  meno caratteristica e con davvero poco da vedere, fatta esclusione della Cattedrale e della Villa della scrittrice Victoria Ocampo.
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La villa di Victoria Ocampo 
 Molto più interessante è riuscire ad unire la visita all'Esma, che si trova nella stessa direzione di Tigre, e servirà per capire meglio che cos'è stata la dittatura in Argentina.


05 gennaio 2019

MMXVIII - libri

C'è solo una cosa in cui sono ordinata in vita mia: tenere le statistiche dei libri che leggo.
Mi piace vedere i numeri delle mie letture: non mi servono per dire di aver raggiunto un traguardo, ma per capire che cosa sto leggendo.
Tutte queste informazioni sono ben custodite su un file excel, ma il post di fine anno delle mie letture è la mia maniera per tirare le fila di quanto fatto nei 365 giorni precedenti: come ogni anno da tradizione (nemmeno troppo originale) eccomi a pubblicare il post dei libri letti nel 2018.
Le domeniche d'autunno, quelle belle e con il sole

1) Quanti libri hai letto nel 2018?
38: credo di non aver mai letto tanto come quest'anno!
I posti visitati nel 2018

2) Quanti erano fiction e quanti no?
La maggior parte dei libri che leggo sono romanzi ma quest'anno ho letto anche una biografia (Ti ho amata per la tua voce), un'autobiografia (Il ragazzo perduto), un reportage di viaggio che è stata la mia guida in vacanza in Estonia e Lettonia (Anime Baltiche) e gli appunti di viaggio di Sepulveda (Patagonia Express), un libro per bambini (Manuale di sopravvivenza senza genitori) e una graphic novel (Zlatan - un viaggio dove comincia il mito).


3) Quanti scrittori e quante scrittrici?
Leggermente di più gli uomini rispetto alle donne: 19 scrittori vs 14 scrittrici

4) Il miglior libro letto?
Americanah è un libro di una profondità incredibile: racconta anche una storia di amore tra una ragazza nigeriana che emigra negli Stati Uniti ed un suo connazionale. In realtà racconta dei razzismI che ci sono negli Stati Uniti: una lettura profonda, ma scorrevole.

"Princeton, in the summer, smelled of nothing, and although Ifemelu liked the tranquil greenness of the many trees, the clean streets and stately homes, the delicately overpriced shops, and the quiet abiding air of earned grace, it was this, the lack of a smell, that most appealed to her, perhaps because the other American cities she knew well had all smelled distinctly. Philadelphia had the musty scent of history. New Haven smelled of neglect. Baltimore smelled of brine, and Brooklyn of sun-warmed garbage. But Princeton had no smell." . . . "Princeton, d’estate, non aveva odore, e anche se a Ifemelu piacevano la verde tranquillità dei tanti alberi, le strade pulite e i palazzi imponenti, i negozi un filo troppo cari e la quieta, persistente aria di meritata grazia, era proprio questo, l’assenza di odore, ad attirarla di più, forse perché le altre città americane che conosceva bene avevano tutte un odore ben distinto. Philadelphia aveva l’aroma muffito della storia. New Haven sapeva di abbandono. Baltimora puzzava di salamoia e Brooklyn d’immondizia scaldata dal sole. Ma Princeton non aveva odore." . . . #chimamandangoziadichie #americanah #readingtime #femaleauthors #femalewriters #africanliterature #blackauthors #readingtime #consiglidilettura #romanzo #libridaleggere #bibliophile #bookstoread #bookphotography #libri
Un post condiviso da Typewriter Girl (@thetypewritergirl) in data:

5) E il più brutto?
Mistero a Villa del Lieto Tramonto: sulla copertina c'è scritto che la scrittrice è l'Agatha Christie del Nord Europa e viene accomunato a Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve... semplicemente balle!

6) Il libro più vecchio che hai letto?
La casa dei Krull è stato scritto nel 1938: pochi mesi dopo scoppiò al Seconda Guerra Mondiale.
Se uno pensa questa cosa mentre lo legge e incontra tante assonanze con i nostri tempi, diventa una lettura inquietante.

7) E il più recente?
Manuale di sopravvivenza senza genitori e Zlatan - un viaggio dove comincia il mito sono arrivati nella mia buca delle lettere a pochissime settimane dalla loro uscita.
Quest'anno non ho letto nessun libro in anteprima.

8) Qual è il libro dal titolo più lungo?
Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi di Torino è un giall(in)o simpaticissimo che permette di conoscere Torino meglio di una guida.


9) E quello con il titolo più corto?
La crepa: un giallo argentino di Claudia Piñeiro



10) Quanti libri hai riletto?
Nessuno

11) E quali vorresti rileggere?
Quando andrò a Vilnius (chissà quando però!) sicuramente riprenderò in mano la mia copia tutta sottolineata di Anime baltiche: è un libro indispensabile per chi vuole visitare le Repubbliche Baltiche.
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12) I libri più letti dello stesso autore?
Katherine Pancol la fa da padrona con ben 4 libri: i tre della trilogia de Gli occhi gialli dei coccodrilli più il deludente Un ballo ancora.
La cosa simpatica è che l'ho trovata citata anche in un libro che non aveva niente a che fare con lei: in Anime Baltiche si racconta la storia dello scrittore lituano Romain Gary e lei era la sua giovanissima fidanzata!
Un post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:


13) Quanti libri scritti da autori italiani?
Pessima! Solo 7 da  inizio anno, di cui il migliore è Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi di Torino. 
Come lo scorso anno, tra i libri stranieri che ho letto la maggior parte erano di francesi!


14) Quanti libri sono stati presi dalla biblioteca?
Praticamente la metà: vicino a dove lavoravo c'era una biblioteca che faceva orari lunghissimi, aperta anche in pausa pranzo e con sempre tante novità. Ora che ho cambiato lavoro dovrò organizzarmi in altra maniera: la mia passione per la lettura è praticamente gratis grazie alle biblioteche, lo scambio con le amiche e qualche collaborazione con le case editrici.

15) Quali libri hai comprato?
Compro pochissimi libri perché, oltre ad andare tantissimo in biblioteca, me ne regalano parecchi nelle varie occasioni e spesso me li prestano.
Ho comprato Anime Baltiche in previsione delle vacanze, La misteriosa morte della compagna Guan approfittando della promozione della Feltrinelli ed il bellissimo Eleanor Oliphant sta benissimo perché avevo finito tutti i libri che avevo messo in valigia.
Quest'anno ho speso in libri per me 42,40€.

16) Quanti libri erano in un'altra lingua?
Nessuno, nonostante i tanti propositi di leggere in spagnolo

17) Hai partecipato a qualche evento letterario?
Sono andata al Salone del libro a Torino e, come lo scorso anno, sono stata mezzo pomeriggio al venerdì: poco tempo ma con le idee chiare. Ho comprato la guida della Lonely Planet delle Repubbliche Baltiche perché al Salone sono sempre scontatissime, Anime Baltiche e poi sono volata all'incontro con Patricia Ratto, autrice di Trasfondo.
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18) Qual è l'editore più letto?
Quest'anno ho letto ben 5 libri editi da Bompiani: consiglio La verità sul caso Harry Quebert... se c'è ancora qualcuno che non l'ha letto!


19) Quanti libri erano ebook?
Dopo anni ho riprovato a leggere gli ebook e devo essere sincera: è un modo di leggere che non mi piace.
Ho letto solo Ornamento.

20) Quanti libri ti hanno inviato le case editrici?
Grazie per la fiducia ad
-Elliot edizioni per avermi spedito Trasfondo,
-La Nuova Frontiera con Camanchaca
-Marsilio per La casa della bellezza e L'assemblea dei morti
-Sur per Ornamento
-Iperborea per Il pazzo dello zar
- Marcos y Marcos per Manuale di sopravvivenza senza genitori
- Feltrinelli per Zlatan- un viaggio dove comincia il mito