Invece, George Simenon l'ha scritto nel 1938. Ripeto nel 1 9 3 8. Facile capire perché questo romanzo mi abbia inquietato e, probabilmente, questo è il motivo per cui Adelphi lo scorso anno ha deciso di ripubblicarlo.
In una città francese vive una famiglia tedesca, seppur naturalizzata francese: i Krull.
I Krull, padre-madre-due figlie-un figlio, gestiscono un emporio ai margini del paese vicino al porto e sono palesemente una famiglia strana.
Oltre ad essere strani però sono anche stranieri: nonostante facciano di tutto (o forse perché fanno di tutto) per sembrare francesi, restano sempre e per tutti i tedeschi.
In casa loro giunge un cugino tedesco, una canaglia, che vive in modo completamente diverso da loro e scompiglierà i fragili quanto consolidati equilibri dei Krull francesi.
Contemporaneamente viene ritrovato in un canale il cadavere di una ragazzina, che prima di essere strangolata era stata violentata. La gente accusa dell'omicidio il figlio dei Krull ed il comportamento del cugino appena arrivato non fa che aumentare pericolosamente le attenzioni sulla famiglia.
Chi ha ucciso la piccola Sidonie? E' davvero importante saperlo o basta avere un capro espiatorio?
Se Simenon lo scrivesse oggi probabilmente non cambierebbe una virgola del suo romanzo, cambierebbe solo le nazionalità dei protagonisti.
Un libro da leggere assolutamente: non è un capolavoro di per sé, ma a volte è utile rinfrescarsi la memoria. E se necessario mettersi paura... ma tanto noi impariamo dalla storia, vero?
3 commenti:
Auguri Federica di cuore BUON NATALE
MAurizio
Mi hai fatto pensare al mio esame di maturità. Feci il saggio breve che aveva come tema il passato che si ripete e i testi che ci proponevano erano stati, appunto, scritti nel passato ma sembravano fin troppo attuali!
Sembra ottimo.
Serena notte.
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