
Mi piace scrivere, preferisco scirvere sulla carta a quadretti con la biro da mordicchiare. Ma. Ma non son mai stata costante, mi perdo, mi dimentico, rimando.



Devo tornare a studiare: domani un altro esame. beh questo mi piace proprio come materia, è sui diritti umani. poi la prof è brava, è una di quelle che non dà risposte: solo tanti spunti di riflessione su argomenti di stretta attualità come l'infibulazione o il chador. solo che c'è tanta roba, tante date... va beh è meglio che mi metta a fare qualcosa di utile!!


Ora devo nominare altri 6: Patrizia, Suysan, Lindoz, DigitoErgoSum, Stuzzicamente e Andy.
Vi dico solo che questo è stato un fine settimana meraviglioso. Ora non posso raccontarvelo perchè martedì ho l'esame di Finanza Pubblica e devo studiare un po', ma presto vi racconterò tutto!

Sogni da realizzare:
I fortunelli a cui lo passo sono: Kiarina, Piermatteo, Sara, Luce, Dubbafetta.

INGREDIENTI X 4 PERSONE:
Prepara un trito di aglio e cipolla, naturalmente sbucciati, unisci la polpa di pomodoro e 2 cucchiai di olio e.v.o. Aggiusta di sale e metti a cuocere per 30 minuti circa a fuoco moderato.
Metti a scaldare in un'ampia teglia abbondante acqua leggermente salata; senza portarla a ebollizione. Taglia le sfoglie di pane casarau in quattro parti. Immerg il pane per un istante nell'acqua calda ma non troppo, quasi tiepida, e disporlo su un piatto: fa attenzione a non lasciarlo troppo ammollo, giusto qualche secondo, perchè non deve diventare una pappetta.
Aggiungi uno strato di sugo e pecorino, uno strato di pane carasau, uno strato di sugo e pecorino, uno strato di pane carasau e così via per finire con l'uovo in camicia (se vuoi), sopra il quale darete una abbondante strato di salsa e una generosa spolverata di pecorino. Non esagerare con gli strati, al massimo tre.
E buon appetito!!

Sabato sera c'è la cena Altri occhi sul mondo: sulle mie performance di cameriera e sul menù già ne saprete se avete letto il blog di Patrizia. Io non ho mangiato molto, perchè sono vegetariana e tutti gli antipasti erano con carne o pesce. Mi son abbuffata col primo e il secondo, che ho molto gradito. Ho preso tanto freddo perchè il capannone non è proprio appiccicato alla cucina. Questa cena etnica e solidale è già diversi anni che si propone e riscuote sempre un certo successo: sabato sera eravamo in 150. L'aspetto migliore però non è tanto quello di far conoscere piatti diversi e culture diverse. A me piace l'idea che per un giorno all'anno nella nostra comunità le vere protagoniste siano le donne immigrate: quelle donne che spesso sono ai margini, ma che diventano regine della cucina da campo. Siccome l'intercultura non è che sia sempre una passeggiata, in cucina spesso il clima è teso dopo un po' di ore di lavoro. noi italiane pensiamo soprattutto al fatto che ci sono 150 piatti da riempire e che si devono velocizzare i tempi. loro no: loro vogliono che il piatto sia perfetto, che la fogliolina sia messa esattamente così e non cosà... robe da far saltar i nervi sul momento. poi te lo spieghi, loro devono ma soprattutto vogliono far bella figura.
Nel pomeriggio riscuoto il mio regalo di laurea.. e qui ringrazio ancora una volta Lerch per aver avuto un'idea così meravigliosa: io lei e Bart andiamo a vedere Romeo e Giulietta di Cocciante. E dico solo e solamente Splendidissimo, maestosa la sceneggiatura, bravissimi i protagonisti, un Francesco Capodacqua sorprendente. Unica pecca non aver sentito cantare Tania Tuccinardi, peccato ma è stato ugualmente splendido.





Il posto che vorresti visitare

Il tuo oggetto preferito

....magari però quando è un po' meno agitato eh!




guarda, esce la mia foto!!! [come no eh!]
... questo è quello che esce se metto tutti e tre i nomi
... buon sangue non mente!
Il nome della tua nonna paterna
...non centra assolutamente nulla!
La tua vacanza preferita
