28 novembre 2020

Studio sex

Perché ho letto Studio sex di Lisa Marklund?

Parlando con un'amica in biblioteca, mi sono resa conto che i gialli svedesi li conosco solo per fama ed era giunta l'ora di approcciarmi anche io a  questo genere.

Su acciokooks l'ho scambiato con un altro giallo Marsilio, che per me è una garanzia in fatto di gialli... e ci avevo visto bene!

Ho scelto Studio sex abbastanza a caso, senza sapere che questa è la prima indagine che vede protagonista la giornalista Annika Bengtzon: se vorrò proseguire ci sono ben altre 10 indagini che mi attendono e pure dei film tratti da questa serie!

Il giallo è ambientato a Stoccolma. 
Copertina tedesca



Studio sex: la trama

In una torrida estate svedese viene ritrovato vicino ad un cimitero al centro di Stoccolma il cadavere di una ragazza cha lavora come spogliarellista  

Annika, che lavora in un quotidiano come sostituta estiva, riceve la soffiata e si trova ad indagare sull'omicidio di una ragazza che ha qualche anno meno di lei.

Le storie di Josefin, la ragazza uccisa, e quella della giornalista si intrecciano insieme a quella politica svedese: perché è sospettato un ministro svedese di un crimine così grave?


Studio sex: titolo ammiccante ed azzeccato

Le donne al centro dell'attenzione di questo libro sono due: la povera Josefin cha lavorava nel club porno Studio sex ed Annika che fa la giornalista. 

Sex in svedese è anche il numero 6 ed è proprio alle 18 che va in onda alla radio un programma di approfondimento che si chiama Studio sex, che si occuperà del caso della ragazza uccisa e stuprata nel parco vicino al cimitero ed anche del lavoro di Annika come giornalista.

In italiano, come in molte altre lingue, si è mantenuto il titolo originale, ma probabilmente lo stesso gioco di parole non rendeva in tutte quante ed alcuni hanno scelto di cambiarlo.

I danesi hanno scelto una parola che significa "ondata di calore": effettivamente tutti i personaggi del libro si lamentano di un'estate bollente ed il lavoro di Josefina e le sue amiche lo è altrettanto.

L'edizione danese è bollente


Banale invece la scelta portoghese: Omicidio nel parco.  

E la scelta della copertina con gli alberi spogli in piena estate? Bocciato su tutti i fronti

Portoghesi bocciatissimi!


Un elogio va invece ad inglesi ed ungheresi che hanno tradotto il titolo in Studio 69 mantenendo così il titolo malizioso ...

Copertina inglese


Studio sex: la recensione

Studio sex è stato pubblicato nel 1999, ambientato nello stesso periodo ed ovviamente per un pubblico contemporaneo e questo si sente.

Le prime 100 pagine sono noiose: cento pagine che la protagonista, Annika la giornalista, impiega per trovare le foto della ragazza assassinata al cimitero, trovare i suoi ex compagni di scuola e capire chi fosse. 20 anni dopo ci sarebbero voluti solo un paio di clic su facebook! Questa parte che va avanti a floppy disk e rubriche telefoniche fatica a coinvolgere il lettore.

Poi però il giallo sembra diventare di così banale soluzione (è così ovvio l'assassino) che mi sono appassionata: ci deve essere qualcosa sotto. Perché ad un certo punto, che si sia nel 1999 o nel 2020, non è la tecnologia a fare la differenza, ma il cervello, il cuore e la testardaggine di chi indaga.

La trama si sdoppia e da vicenda puramente della singola vittima, viene coinvolto un ministro. Non si approfondisce la storia svedese, ma ci sono degli spunti interessanti per capire come vivere gomito a gomito con i russi abbia condizionato la storia svedese.

In queste pagine si fa spesso riferimento al cuore di Stoccolma, che è una città che non conosco. Se ci siete stati o pensate di andarci può essere un bel libro per scoprire i palazzi e le vie della città. 

Il libro è diviso in 3 parti: luglio, agosto e settembre. Nelle prime due si parla di un'estate molto afosa: credo che se questo libro lo avessi letto in una settimana torrida estiva non avrei sopportato che una svedese si lamentasse per il caldo... avrebbe urtato la mia sensibilità termica :) Quindi leggetelo ora!

stoccolma-tramonto-estivo
Fonte: Il giro del mondo attraverso i libri
QUI trovate la sua selezione di libri meritevoli ambientati in Svezia


Raccontare un giallo è sempre difficile perché la possibilità di svelare inavvertitamente un dettaglio e rovinare la sorpresa è facilissimo.

Mi limiterò dicendo che questo libro tratta un tema davvero di attualità (e non solo per la vicinanza alla giornata del 26 novembre): la violenza sulle donne. Violenza che ha mille sfaccettature e soprattutto può colpire anche dove sembra tutto tranquillissimo.


Fonte: Europe Aid



Autrice: Lisa Marklund

Anno prima pubblicazione: 1999

Pagine: 442

Dove: Svezia: la maggior parte del libro è ambiebtato a Stoccolma, ma si va anche ad Harpsund, fuori Stoccolma, ed al nord dalle parti di Piteå.

A chi può piacere: a chi cerca un giallo ambientato in Svezia, chi cerca un giallo che tratti di violenza sulle donne in modo non scontato.


16 novembre 2020

Gli anni di Allende

Perché ho letto Gli anni di Allende di Carlos Reyes e Rodrigo Elgueta?

Bisogna essere molto gentili con chi ti presta un libro senza nemmeno bisogno di chiederglielo: quindi Claudia ti ringrazio pubblicamente e, mi raccomando, non perdere l'abitudine :)

Sono particolarmente contenta di averlo letto poco dopo Là dove finisce la terra, una graphic novel che racconta la storia politica del Cile dal 1940 al 1970.

Gli anni di Allende racconta la storia esattamente dal 1970 all'11 settembre 1973. 

Se volete approfondire la storia del Cile tramite graphic novel vi consiglio entrambi questi libri... capito Nela San e Babalatalpa?!



Gli anni di Allende: la trama

La storia politica del Cile dal 1970, quando ha vinto le elezioni Allende, al 1973 con il golpe di Pinochet.



Gli anni di Allende: la recensione
Se vi chiedete come ha fatto Pinochet ad ordire un colpo di stato, chi ce l'aveva con Allende e soprattutto come si è potuti arrivare a tanto, avete trovato il libro che fa per voi.

Questa graphic novel è curatissima in ogni dettaglio, fin dalla copertina italiana che mi ha fatto innamorare: il palazzo della Moneda, la bandiera cilena e gli occhiali rotti di Allende.
Questa è la copertina che è stata scelta anche per l'edizione sudcoreana, probabilmente perché è davvero iconica.


La narrazione è molto curata ed il libro è ricco di tantissime informazioni sui fatti intercorsi in quei 4 anni. 
Sarò sincera: i fatti citati (scioperi, piccoli attentati, attacchi dall'estrema sinistra e dall'estrema destra, ecc...) sono davvero tanti e non me li ricordo più. 
L'obiettivo del libro però non è quello di essere un testo storico, ma di far percepire al lettore il surriscaldarsi del clima intorno ad Allende e alle sue scelte. E l'obiettivo è stato pienamente raggiunto: una lettura coinvolgente!

Autori: Carlos Reyes e Rodrigo Elgueta
Anno prima pubblicazione: 2015
Pagine: 121
Dove: Santiago del Cile
Se ti appassiona la storia cilena, ti consiglio questa graphic novel: Là dove la finisce la terra

A chi può piacere: a chi è appassionato di storia recente sudamericana.
Un'altra recensione: Claudia de Il giro del mondo attraverso i libri nella sua recensione chiarisce il rapporto tra Allende e Pinochet prima del golpe.

08 novembre 2020

La danza del girifalco

 Perché ho letto La danza del girifalco di Silvano Nuvolone?

C'è chi in questo folle 2020 ha scoperto il turismo di prossimità, io invece ho provato a leggere libri di scrittori che ambientano le loro storie proprio vicino a casa mia.

Dopo la lettura di La casa dei Colli di Marco Cima, mi è capitato tra le mani La danza del girifalco di Silvano Nuvolone ambientato intorno all'anno Mille nel mio Canavese alla corte di Re Arduino.

Lungi dall'aver scoperto un libro imperdibile, ho però trovato una lettura che mi ha fatto riscoprire alcuni luoghi delle vicinanze e che potrebbe interessare a chi volesse venire a fare un giretto ai piedi del Parco Nazionale del Gran Paradiso in Piemonte.

L'autore Silvano Nuvolone

La trama di La danza del girifalco

Anno Mille, Canavese (provincia di Torino). 

Avila ed Egon sono due ragazzi che sognano di servire Re Arduino, marchese d'Ivrea, rispettivamente come falconiera e come cuoco. Riusciranno a raggiungere il loro Re e servirlo durante il lungo assedio del re germanico Enrico II.


La danza del girifalco: la trama
La storia medioevale non è la mia grande passione e quind, probabilmente la mia recensione farà acqua da molte parti perché non sono assolutamente in grado di dare un parere "storico" sul romanzo.

Ci sono degli aspetti di questi romanzo che mi hanno davvero appassionato, come quello legato alla Rocca di Sparone, dove sono stata anni fa senza conoscere bene la storia.
Ad oggi si trova una Chiesa datata al 1025 e del Castello di Re Arduino resta solo un muro.
Certo è che nella zona il nome di Re Arduino ha un gran fascino e le rievocazioni storiche non mancano: proprio a Sparone ogni anno a giugno si svolge una manifestazione storica a tema.

Fonte: Comune di Sparone

Tra le cose che invece proprio non mi sono piaciute c'è il rapporto tra Avila, la protagonista, e il girifalco che, per chi come me è ignorante in materia, è un falco molto più elegante di quelli comuni. 
Nel libro si dice spesso che la ragazza vedeva tramite gli occhi del falco e io mi immaginavo il falco come un drone di mille anni fa. 
Anche il rapporto tra i vari personaggi è sviluppato in modo un po' stereotipato e non particolarmente avvincente.

La narrazione all'inizio è molto descrittiva della vita dura del tempo e io l'ho trovata soporifera, ma con l'addentrarsi nella vicenda il ritmo migliora decisamente... e se lo dico io che non mi appassiono mai alle storie delle corti medioevali!

Autore: Silvano Nuvolone
Anno prima pubblicazione: 2015
Pagine: 238
Dove: Canavese
Se ti appassioni di storie canavesane, ti consiglio il libro La casa dei Colli, ambientato nella seconda metà dell'800.
A chi può piacere: a chi pensa di venire a conoscere il Parco Nazionale del Gran Paradiso sul versante Piemontese; a chi ama i romanzi storici ambientati nel medioevo.

04 novembre 2020

Ottobre 2020

A marzo eravamo increduli di fronte a quello che capitava e ci dicevamo "Ma dai, mica possono chiudere tutto!". Ad ottobre invece era l'opposto: "Prima che chiudano tutto conviene fare questo...". 

Sono giorni di ansia, in cui la normalità fatica...

Intanto io sono diventata un po' più grande e ho festeggiato in modo semplice, ma ho festeggiato e per questo mi ritengo fortunata.

Ho anche fatto il tampone e sono negativa. Fare il tampone credevo fosse peggio: è una cosa fastidiosa ma non fa male ed è veloce. Non ho avuto problemi successivamente e dopo un paio di minuti non sentivo nemmeno più il leggero fastidio.

Si attende novembre, con molta apprensione perché questa volta sappiamo cosa può succedere.

Fonte: Ricardo Liniers

Libri:

Guardando la cartina delle mie letture si nota una certa polarizzazione molto ad est e molto ad ovest :)



Case di vetro --> un giallo complesso ed intrigante ambientato in Quebec.








Modi di tornare a casa --> non indimenticabile, ma interessante per capire il rapporto padri-figli tra chi è nato alla fine della dittatura cilena e chi ci ha convissuto.




Finché il caffè è caldo --> un libro tanto chiacchierato quanto deludente.







Serie tv:

Visto l'andazzo della situazione, visto l'incedere delle giornate fredde in cui adorerò rimanere a casa (leggesi confinamento volontario!) e soprattutto l'uscita della nuova stagione di The Crown, ho fatto l'abbonamento a Netflix: si accettano suggerimenti!

Ho iniziato Emily in Paris: storia sbarazzina e modaiola di una fanciulla americana che si trova a Parigi per lavoro ed il suo shock culturale.