Le suffragette del film del film Suffragette son di un'altra pasta: sono donne coraggiose che sono pronte a rischiare tutto, dalla famiglia all'incolumità fisica, per poter aver riconosciuto il diritto di voto, per loro e le loro bambine.
Siamo nella Londra operaia del 1912 e son tutte ragazze diverse tra di loro: c'è la ragazza che fa l'operaia e si ritrovata coinvolta quasi per caso dentro il movimento, c'è l'attivista politica così disperata da prendere parte in prima persona alle manifestazioni più violente e c'è una magistrale Helena Bonman Carter (quella stronza di Bellatrix per intenderci) che è una donna colta ed indipendente.
Compare, quasi come in un piccolo cameo, anche Meryl Streep nei panni di Emmeline Parkhust, leader del movimento femminista e super ricercata dalla polizia.
Il film ripercorre così la storia di Maud, che lavora nella lavanderia di un vecchio porco da quando ha 8 anni. Maud è innamorata del marito e del figlio, che ama più di qualsiasi cosa. Il marito di Maud è un brav'uomo ma non riesce proprio a capire perché la moglie si stia facendo trascinare in una battaglia senza senso, soprattutto per la povera gente come loro.
Le donne inglesi poterono votare per la prima volta nel 1918, le mie nonne votarono per la prima volta nel 1946 ma, cosa abbastanza sorprendente, le donne svizzere hanno potuto farlo solo nel 1971.
E tante donne nel mondo oggi non possono ancora farlo.... un film assolutamente da vedere (e da tenere a mente per un eventuale 8 marzo un po' più pensato del solito!).