31 agosto 2020
Agosto
28 agosto 2020
Miss Islanda
Perché ho letto Miss Islanda di Auður Ava Ólafsdóttir?
Qualche anno fa ho letto un libro bellissimo: Hotel Silence. E' uno di quei libri che non ha una trama particolare (a dir la verità non me lo ricordo nemmeno più tanto bene), ma era scritto così bene che mi è rimasta addosso la sensazione che l'autrice mi avesse abbracciata, fisicamente pagina dopo pagina.
Ovviamente mi ero ripromessa di leggere altri libri dell'autrice al più presto (#credici), ma solo quando a luglio ho seguito le avventure di Sara Caulfield in Islanda mi sono ricordata di quel buon proposito e di aver visto tra gli scaffali della biblioteca Miss Islanda.
Visualizza questo post su Instagram100% Islanda #milleavventureconsaracaulfield Iceland edition 🇮🇸
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Visualizza questo post su InstagramReykjavík🌈⠀ ⠀ #iceland #reykjavik #hallgrimskirkja #travel #pride
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La Reykjavic di cui si parla in Miss Islanda è tutto fuorché la città arcobaleno, aperta ed accogliente, che è oggi.
Era una città, un paese, un'isola in cui gli omosessuali si chiamano invertiti, in cui la polizia faceva tranquillamente irruzione nelle loro case ed assolutamente era impensabile che un uomo, come DJ Johnsson che è il migliore amico di Hekla, potesse amare un altro uomo alla luce del sole.
Altrettanto impensabile era per una ragazza bellissima poter ambire a qualcosa di più o di diverso dal titolo di Reginetta di bellezza: la bellezza di Hekla non passa inosservata, ma come un vero vulcano Hekla ha una grande forza interiore che è la sua determinazione.
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Hekla porta avanti il suo progetto da donna indipendente quale è: non fa grandi proclami, ma testardamente continua a scrivere il suo romanzo in una lingua, l'islandese, parlata da pochissime persone nel mondo e sapendo che per una donna è molto più difficile emergere come scrittrice che per un uomo.
La storia è indubbiamente potente ma questo libro non mi ha conquistata: in alcuni punti è un po' lento ed il linguaggio è troppo poetico per appassionarmi. Io preferisco i testi più concreti o forse semplicemente avevo aspettative troppo alte per questo libro.Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:
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17 agosto 2020
Qualcosa per cui vivere
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Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Lesendes Federvieh (@lesendes_federvieh) in data:
Sul podio di queste copertine insipide buttiamo anche la copertina lituana:Visualizza questo post su InstagramCURRENTLY READING ✨ . . Jag började läsa den här idag. Verkar riktigt lovande hittills!
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Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Perskaitytu_knygu_dienorastis (@perskaitytu_knygu_dienorastis) in data:
- le rotaie: Andrew ha una passione enorme per i trenini elettrici. I suoi unici amici sono quelli di un forum per gente con questo pallino e loro, gli amici mai visti prima, avranno un ruolo fondamentale nell'aiutarlo. E' vero che internet è un mondo potenzialmente pieno di insidie, ma è anche vero che si possono trovare persone molto gradevoli, se non veri amici.
Sulla copertina norvegese vediamo infatti un lui imprigionato tra le rotaie...
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in quella inglese (edizione copertina rigida) si capisce che si parla di una storia d'amore
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e in quella finlandese vi svelano fin da subito (ma è intuibile) che alla fine andrà tutto bene!
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- le papere: sulla recensione apparsa sul The New York Times scrivono che Ropper mette in luce la vita anteriore di Andrew non per rivelare che è una papera strana, ma che anatre strane siamo tutti noi. Sulle papere non dirò altro per non svelare nulla, ma è proprio un'immagine tenera.
La copertina inglese tascabile è simpatica,
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ma non rende la stessa tenerezza delle due edizioni di Taiwan. Tra l'altro ho scoperto una cosa buffa: la casa editrice ha stampato una versione "normale" con la copertina blu ed una speciale che si trova solo nelle librerie del gruppo Eslite.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da 南聲生生難 (@nanson_sonnan) in data:
la musica: in poche copertine si intravede un richiamo alla musica. Per esempio in questa copertina portoghese, come in quella americana gialla, c'è un grammofono. Il nostro Andrew ama alla follia Ella Fitzgerald, ma c'è una sua canzone che non può ascoltare e se inavvertitamente la sente da qualche parte gli viene quasi una crisi di panico. La triste e sola vita di Andrew infatti è stata generata da un dramma, ma per scoprirlo bisogna leggere il libro!Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Richard Roper (@richardroper) in data: