Ti senti incredibilmente anziana, un dinosauro, un pezzo d'antiquariato quando...
Capisci di essere incredibilmente indietro, insensibile alla parola innovazione quando...
Intuisci che nella parola che stai usando c'è qualcosa di strano, di troppo familiare ma non capisci come mai fino a quando...
Quando un tuo amico (uno dei tanti a cui hai pensato bene di scrivere) in risposta al messaggio entusiasta in cui gli annunci che finalmente hai capito come scaricare ed usare Messanger.....
Quando la risposta rapida e veloce che ti arriva è: Si brava Fede, ma questo si chiama WhatsApp!
Meno male che mi resta la Lunga con cui comunicare con i piccioni viaggiatori, che quelli a me e a lei non mancano mai!!
30 aprile 2013
29 aprile 2013
Dna da Orso
Guardando le foto del picnic/grigliata del 25 aprile mi è venuto in mente cosa mi diceva il Capo quando ero in vacanza con lei.
Diceva che era molto simpatica la mia compagnia perchè secondo lei quando arrivavo in spiaggia dopo essermi unta di crema mi sdraiavo sul mio asciugamano della Sirenetta e poi nella migliore delle ipotesi mi mettevo a leggere e non alzavo più lo sguardo oppure facevo che crollare in un sonno profondo e non era neanche facile svegliarmi.
Io dicevo che era colpa dell'aria di mare, mica della sua compagnia.
Poi giovedì ho fatto la stessa cosa in alta montagna: ho visto una coperta per terra, mi son sdraiata ho tirato fuori un libro dalla borsa che quello non manca mai e l'idea era di mettermi a fare una bella pennichella. Ma me l'hanno impedito. Risultato nel 90% delle foto io sono in posizione orizzontale e con un solo occhio aperto.
Questione di Dna da Orso: mangio e dormo. Dormo e mangio.
Diceva che era molto simpatica la mia compagnia perchè secondo lei quando arrivavo in spiaggia dopo essermi unta di crema mi sdraiavo sul mio asciugamano della Sirenetta e poi nella migliore delle ipotesi mi mettevo a leggere e non alzavo più lo sguardo oppure facevo che crollare in un sonno profondo e non era neanche facile svegliarmi.
Io dicevo che era colpa dell'aria di mare, mica della sua compagnia.
Poi giovedì ho fatto la stessa cosa in alta montagna: ho visto una coperta per terra, mi son sdraiata ho tirato fuori un libro dalla borsa che quello non manca mai e l'idea era di mettermi a fare una bella pennichella. Ma me l'hanno impedito. Risultato nel 90% delle foto io sono in posizione orizzontale e con un solo occhio aperto.
Questione di Dna da Orso: mangio e dormo. Dormo e mangio.
27 aprile 2013
L'architettura dei miei viaggi
Io non è che son esperta di architettura, e nemmeno di arte a dirla tutta.
Però accetto la sfida di Monica ed ecco tre capolavori architettonici che a parer mio starebbero bene nel suo atlante... come al solito se voleste partecipare avete ancora qualche giorno e potete trovare tutte le indicazioni su Viaggi e Baci.
La Mole in questa foto ha la fascia tricolore perché l'ho scattata il giorno della mia laurea, che era il giorno dopo i 150 anni dell'Unità d'Italia. Ora non è più tricolore, ma è sempre bella lo stesso.
Quando son stata a Parigi son rimasta sbalordita dalla Tour Eiffel. Non per quanto fosse alta o per quante cose si vedessero della città dall'alto o per quante persone di culture diverse stessero tutte con il naso all'insù sotto la stessa cosa. A me ha colpito quanto fosse spessa e pesante vista da sotto. Nei libri l'avevo sempre vista leggera e leggiadra a simboleggiare Parigi, ma mai l'avevo vista da sotto. Vale la pena vederla da lontano, vederla di notte colorarsi ma ancora di più fermarsi lì sotto e riflettere un attimo su cosa significhi avere basi solide.
Però accetto la sfida di Monica ed ecco tre capolavori architettonici che a parer mio starebbero bene nel suo atlante... come al solito se voleste partecipare avete ancora qualche giorno e potete trovare tutte le indicazioni su Viaggi e Baci.
Torino 2011, Mole Antonelliana
Eccolo il gioiello di Torino. Guardarla da sotto è bella, ma secondo me merita se è una giornata limpida prendere l'ascensore e salire per godersi una bella prospettiva dall'alto della città. Ospita il Museo del cinema e se avete tempo io ve lo consiglio perché è molto divertente.La Mole in questa foto ha la fascia tricolore perché l'ho scattata il giorno della mia laurea, che era il giorno dopo i 150 anni dell'Unità d'Italia. Ora non è più tricolore, ma è sempre bella lo stesso.
Barcellona 2011, Sagrada Familia
La prima città che mi è venuta in mente pensando all'architettura è Barcellona. Barcellona per me è Gaudì. Gaudì ma anche edifici moderni, una città che non sta mai ferma e riesce ad essere estremamente moderna anche nei suoi edifici. Cosa la rappresenta meglio della Sagrada Familia che è in costruzione da una vita? A guardarla da fuori è già bellissima con tutti quei particolari e dettagli, ma credetemi che entrare dentro (anche se credo che l'ingresso sia piuttosto caro) non vi deluderà. Io son rimasta incantata.
26 aprile 2013
Quartet
Mentre ero in sala a vedere Quartet non sapevo più dove mettere le gambe, mi prudevano i piedi, come mi mettevo ero comunque scomoda e non vedevo l'ora finisse la storia di questi quattro vecchiarelli acciaccati ma con intatta la passione per la musica.
In sala però sentivo grasse risate e mentre mi avviavo alla macchina ho visto tanti visi soddisfatti.
Mi è venuto il dubbio che il mio umore non fosse quello giusto e forse l'insuccesso della serata non fosse legato al film visto.
Quindi vi consiglio di vederlo, per poi dirmi se effettivamente quella che non andava ero io o era il film.
25 aprile 2013
il 25 aprile
"La differenza invece c’era, ed era appunto politica. Se avessero vinto i reduci di Salò saremmo diventati una colonia di Hitler. Avendo vinto i partigiani, siamo una democrazia. Nonostante tutto, a 68 anni di distanza, il secondo scenario mi sembra ancora preferibile. Grazie, partigiani".
[Massimo Gramellini]
[Massimo Gramellini]
23 aprile 2013
1000 ciliegie
Fonte: http://possoanchevolare.tumblr.com/ |
Ops... ho fatto 1000!!!
Sono molto orgogliosa di questo traguardo: 1000 post in 5 anni e poco più.
Non sono una che ama i numeri, in nessuna forma, nemmeno quando sono i dati dei follower o il numero dei commenti.
Però mi piace tanto riceverli. Quelli veri, non quelli del tipo "sì bello passa da me eh".
Mi piace quando su facebook un'amica di blog mi manda un cuoricino, un pensiero, un saluto.
Mi piace quando nella vita quella vera mi capita di pensare ad un'amica blogger come se la conoscessi da sempre e, soprattutto, come se ci avessi passato infiniti pomeriggi a chiacchierare.
La verità? Ormai questa vita da blogger mi piace un sacco e di scendere dall'albero non ho nessuna intenzione... per lo meno per i prossimi 1000 post :)
18 aprile 2013
Anna Karenina #TheFilm
Ieri sera finalmente ho visto Anna Karenina, in lingua originale sottotitolato. E no, la lingua originale del film non è il russo ma l'inglese... lo dico perchè io quando M mi ha fatto questa proposta non lo avevo mica capito!
Ero pronta al polpettone noioso: l'avventura con il libro era stata un mezzo calvario e son partita prevenuta.
Un film dalla struttura davvero originale: il tutto avviene in un teatro dove i confini "tra palco e realtà" son davvero molto labili.
Nel film c'è Anna Karenina unica protagonista, nel libro Anna quasi si perde tra le vicende di Dolly e di Kitty. Nel libro la "minestra" è troppo allungata tra infiniti dettagli e descrizioni (Tolstoj probabilmente mi vorrebbe fulminare) mentre il ritmo del film è frizzante.
Il film lo promuovo e ve lo consiglio, il libro invece continuo a pensare che sia solo per chi è dotato di infinita pazienza.
Ero pronta al polpettone noioso: l'avventura con il libro era stata un mezzo calvario e son partita prevenuta.
Un film dalla struttura davvero originale: il tutto avviene in un teatro dove i confini "tra palco e realtà" son davvero molto labili.
Nel film c'è Anna Karenina unica protagonista, nel libro Anna quasi si perde tra le vicende di Dolly e di Kitty. Nel libro la "minestra" è troppo allungata tra infiniti dettagli e descrizioni (Tolstoj probabilmente mi vorrebbe fulminare) mentre il ritmo del film è frizzante.
Il film lo promuovo e ve lo consiglio, il libro invece continuo a pensare che sia solo per chi è dotato di infinita pazienza.
16 aprile 2013
Top Ten Tuesday: la abitudine da lettrice
Strawberry fa un meme ed io non posso non andarle subito dietro, cogliere la palla al balzo e riproporre anche a voi la mia versione!
Ecco le mie dieci abitudini da lettrice...
1. Tutto quello che leggo deve essere catalogato sulla mia libreria anobii: mi piace vedere impilati tutte le copertine dei libri che ho letto e a fine anno vedere quanti ne ho letti.
2. Ogni libro che leggo devo recensirlo sul blog, anche se non mi piace soffermarmi sulla trama. Questo perché nel mettere le stelline su anobii non sono molto equilibrata, mentre con i giudizi me la cavo meglio.
3. A fine anno faccio il mio meme sui libri: mi piace vedere quanto ho letto, cos'è stato il meglio ed il peggio e fare confronti con gli anni passati.
4. Quando entro in libreria la prima cosa che mi colpisce di un libro è la copertina: se non è molto bella e il nome dell'autore non mi dice molto allora difficilmente lo prenderò in mano.
5. Sono una frequentatrice di biblioteche a singhiozzo, vale a dire che per mesi magari entro ed esco come fossero casa mia poi per qualche motivo riporto un libro senza prenderne un altro e per mesi non mi vedono più.
6. Presto volentieri i mie libri e spesso mi dimentico a chi. Non perché non ci tenga a loro ma perché son svampita.
7. Non sottolineo quasi mai i libri perchè quasi mai ho una matita a portata di mano.
8. Leggo ovunque: treni, autobus, in coda da qualsiasi parte, ma il posto che più preferisco è lo sdraio di casa in giardino sotto il sole.
9. Se non leggo anche solo mezza pagina prima di andare a dormire non mi sento a posto: a volte leggo capitoli interi, altri giusto qualche riga da rincoglionita e il giorno dopo me li devo riguardare.
10. Mi piace rileggere, a volte anche solo qualche pagina, dei miei libri preferiti. Gli Harry Potter son un capitolo a parte: ne rileggo almeno uno all'anno.
Ecco le mie dieci abitudini da lettrice...
1. Tutto quello che leggo deve essere catalogato sulla mia libreria anobii: mi piace vedere impilati tutte le copertine dei libri che ho letto e a fine anno vedere quanti ne ho letti.
2. Ogni libro che leggo devo recensirlo sul blog, anche se non mi piace soffermarmi sulla trama. Questo perché nel mettere le stelline su anobii non sono molto equilibrata, mentre con i giudizi me la cavo meglio.
3. A fine anno faccio il mio meme sui libri: mi piace vedere quanto ho letto, cos'è stato il meglio ed il peggio e fare confronti con gli anni passati.
4. Quando entro in libreria la prima cosa che mi colpisce di un libro è la copertina: se non è molto bella e il nome dell'autore non mi dice molto allora difficilmente lo prenderò in mano.
5. Sono una frequentatrice di biblioteche a singhiozzo, vale a dire che per mesi magari entro ed esco come fossero casa mia poi per qualche motivo riporto un libro senza prenderne un altro e per mesi non mi vedono più.
6. Presto volentieri i mie libri e spesso mi dimentico a chi. Non perché non ci tenga a loro ma perché son svampita.
7. Non sottolineo quasi mai i libri perchè quasi mai ho una matita a portata di mano.
Fonte: Libri antichi on line |
8. Leggo ovunque: treni, autobus, in coda da qualsiasi parte, ma il posto che più preferisco è lo sdraio di casa in giardino sotto il sole.
9. Se non leggo anche solo mezza pagina prima di andare a dormire non mi sento a posto: a volte leggo capitoli interi, altri giusto qualche riga da rincoglionita e il giorno dopo me li devo riguardare.
10. Mi piace rileggere, a volte anche solo qualche pagina, dei miei libri preferiti. Gli Harry Potter son un capitolo a parte: ne rileggo almeno uno all'anno.
15 aprile 2013
Sulla Mole
Salire di nuovo sulla Mole.
Cambiano le stagioni. In tutti i sensi. Montagne pulite, montagne innevate, montagne a metà un po' come me.
Cambia la compagnia. Le amiche di quando eri piccola, le amiche incontrate in un posto lontano, le amiche della mamma.
Godere di una vista meravigliosa: riconoscere luoghi che la volta prima non sapevi esistessero, sentirsi un po' padroni di una città che ti ha ospitato senza che te ne accorgessi per sei anni.
Vedere una città che cambia, cose nuove, edifici che non vivrai come la palazzina universitaria nuovissima e che sembra fighissima: hanno aspettato di essere sicuri che tu fossi fuori dalle balle per tagliare il nastro di inaugurazione. Grazie per la cortesia mia cara Facoltà.
Solo una cosa non cambia mai: la cagarella di salire sull'ascensore. Per non parlare di quella di scendere.
Per i prossimi cinque sei anni posso guardarla da sotto: ho già dato!
Cambiano le stagioni. In tutti i sensi. Montagne pulite, montagne innevate, montagne a metà un po' come me.
Cambia la compagnia. Le amiche di quando eri piccola, le amiche incontrate in un posto lontano, le amiche della mamma.
Godere di una vista meravigliosa: riconoscere luoghi che la volta prima non sapevi esistessero, sentirsi un po' padroni di una città che ti ha ospitato senza che te ne accorgessi per sei anni.
Vedere una città che cambia, cose nuove, edifici che non vivrai come la palazzina universitaria nuovissima e che sembra fighissima: hanno aspettato di essere sicuri che tu fossi fuori dalle balle per tagliare il nastro di inaugurazione. Grazie per la cortesia mia cara Facoltà.
Fonte: Comune di Torino |
Solo una cosa non cambia mai: la cagarella di salire sull'ascensore. Per non parlare di quella di scendere.
Per i prossimi cinque sei anni posso guardarla da sotto: ho già dato!
12 aprile 2013
Il fatto della settimana
Ci ho pensato un po' se scriverlo o meno, ma questo è veramente il fatto della settimana.
Vi ricordate che tanto tempo fa vi avevo annunciato una pseudo-collaborazione con un sito di gossip? Ora devo dire che mi son trovata molto bene: la paga è bassa (molto bassa) ma cercando di scrivere tanto riesco a tirare su un gruzzoletto a fine mese e con un po' di pratica ora sto diventando pure più veloce. Sto anche imparando tante cosette su come si scrive su internet (seo e altre robe del genere) che sai mai che un giorno possano tornarmi utili.
Poi ho le mie ripetizioni: tre ragazzini e mi son fatta il mio giro. Certo ci son dei giorni in cui devo dire di no a qualcuno ed altri in cui passo il pomeriggio a guardar per aria. Ogni tanto, ma di rado, viene Arisa e mi regala delle chicche imperdibili tipo "Domani vado a cena dal mio fidanzato che festeggiamo 1 anno e 2 giorni". Arisa fa quarta elementare senza mai essere bocciata, lo ricordo perché da questa frase sembra che faccio la babysitter a una sedicenne.
Avevo trovato un lavoretto come rappresentante di aspirapolveri ma ho rifiutato: considerando la benzina andava a finire che ci perdevo rispetto alle ripetizioni. Non perchè con le ripetizioni guadagni una cifra esorbitante ma perché il fisso di questi era bassino. Poi metti anche che io non ho tutte 'ste doti da venditore e ne ho anche meno da casalinga amante della casa limpida e pulita...
Colloqui non ne ho fatti molti, o per lo meno per cose serie. Curriculum ne mando ma dicessi che non faccio altro tutto il giorno sarei falsa: io annunci non ne trovo per cose "serie". Mi viene da dire che siamo nella merda, ma proprio tanto. Forse c'è una mezza possibilità per una libreria per questa estate (ma finchè non vedo non credo) e probabilmente come babysitter a luglio agosto se non andasse in porto questa possibilità.
Ma non è quello che pensavo avrei fatto dieci anni fa quando bofonchiavo per la maturità e pensavo a quale facoltà iscrivermi.
Beh 10 anni fa mi piaceva parecchio LUI e mai avrei pensato che sarei stata insultata per aver scritto QUESTO su di lui, tra l'altro in assoluta buona fede. Probabilmente non ci siamo capiti, mah! Inizialmente ci son proprio rimasta male, forse anche un po' ingenuamente ma poi mi son detta Amen, anche perché io credevo di esser stata gentile.
Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno posso dire che è proprio vero che la vita è proprio vero che riserva sempre delle sorprese...
Vi ricordate che tanto tempo fa vi avevo annunciato una pseudo-collaborazione con un sito di gossip? Ora devo dire che mi son trovata molto bene: la paga è bassa (molto bassa) ma cercando di scrivere tanto riesco a tirare su un gruzzoletto a fine mese e con un po' di pratica ora sto diventando pure più veloce. Sto anche imparando tante cosette su come si scrive su internet (seo e altre robe del genere) che sai mai che un giorno possano tornarmi utili.
Poi ho le mie ripetizioni: tre ragazzini e mi son fatta il mio giro. Certo ci son dei giorni in cui devo dire di no a qualcuno ed altri in cui passo il pomeriggio a guardar per aria. Ogni tanto, ma di rado, viene Arisa e mi regala delle chicche imperdibili tipo "Domani vado a cena dal mio fidanzato che festeggiamo 1 anno e 2 giorni". Arisa fa quarta elementare senza mai essere bocciata, lo ricordo perché da questa frase sembra che faccio la babysitter a una sedicenne.
Avevo trovato un lavoretto come rappresentante di aspirapolveri ma ho rifiutato: considerando la benzina andava a finire che ci perdevo rispetto alle ripetizioni. Non perchè con le ripetizioni guadagni una cifra esorbitante ma perché il fisso di questi era bassino. Poi metti anche che io non ho tutte 'ste doti da venditore e ne ho anche meno da casalinga amante della casa limpida e pulita...
Colloqui non ne ho fatti molti, o per lo meno per cose serie. Curriculum ne mando ma dicessi che non faccio altro tutto il giorno sarei falsa: io annunci non ne trovo per cose "serie". Mi viene da dire che siamo nella merda, ma proprio tanto. Forse c'è una mezza possibilità per una libreria per questa estate (ma finchè non vedo non credo) e probabilmente come babysitter a luglio agosto se non andasse in porto questa possibilità.
Ma non è quello che pensavo avrei fatto dieci anni fa quando bofonchiavo per la maturità e pensavo a quale facoltà iscrivermi.
Beh 10 anni fa mi piaceva parecchio LUI e mai avrei pensato che sarei stata insultata per aver scritto QUESTO su di lui, tra l'altro in assoluta buona fede. Probabilmente non ci siamo capiti, mah! Inizialmente ci son proprio rimasta male, forse anche un po' ingenuamente ma poi mi son detta Amen, anche perché io credevo di esser stata gentile.
Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno posso dire che è proprio vero che la vita è proprio vero che riserva sempre delle sorprese...
09 aprile 2013
Bianca come il latte, rossa come il sangue - film
Premessa: il film Bianca come il latte, rossa come il sangue non è un film brutto. Lo dico perchè poi se leggete oltre vi sembrerà che non mi sia piaciuto per nulla. Ma odio quando mi rovinano un libro con una trasposizione cinematografica "bizzarra" e se non avete letto il libro non ve ne sconsiglio la visione. Anzi si ride di gusto molto più che nel libro e si piange ancora di più. Il problema per me è stato proprio questo: tante emozioni di pancia, ma ben poco su cui riflettere.
Partiamo dalla colonna sonora dei Modà, che è stata una scelta proprio azzeccata. A me Kekko e compagnia piacciono molto, ma avevo trovato un po' banalotta la canzone di Sanremo. A forza di ascoltarla ho cambiato idea: non male. E molto adatta al film, molto meno ai Leo e Beatrice che avevo conosciuto nel libro
.
La parola giusta per definire questo film secondo me è "sottile". C'è una trama chiara: lui, la bellissima e la ragazza un po' anonima che è l'eterna amica. Il pubblico si trova a tifare per Silvia, in cui è facile riconoscersi. E quando Beatrice porella muore, beh certo dispiace ma che ci vuoi fare. E tenete presente che io, in tutto questo, ho fatto fuori tre fazzoletti di carta, non sono una con il cuore di ghiaccio! :)
Il film è troppo veloce: non un anno di scuola, ma solo un paio di mesi e tutto si consuma in fretta. Quello che mi aveva entusiasmata del libro non era la storia in sé ma i pensieri di Leo, la rabbia di Leo, l'elaborazione del lutto di Leo. Lo avevo finito di leggere due settimane prima che un tumore si portasse via la mia migliore amica e le parole di D'Avenia in quei giorni in cui le speranze ormai erano sempre più flebili (o nulle anche se non mi volevo arrendere all'evidenza) mi avevano aiutato tanto, sul serio.
Il film invece non mi ha lasciato nulla, se non di aver trascorso una bella serata con le amiche e con Luca Argentero. Si poteva fare molto meglio!
Partiamo dalla colonna sonora dei Modà, che è stata una scelta proprio azzeccata. A me Kekko e compagnia piacciono molto, ma avevo trovato un po' banalotta la canzone di Sanremo. A forza di ascoltarla ho cambiato idea: non male. E molto adatta al film, molto meno ai Leo e Beatrice che avevo conosciuto nel libro
La parola giusta per definire questo film secondo me è "sottile". C'è una trama chiara: lui, la bellissima e la ragazza un po' anonima che è l'eterna amica. Il pubblico si trova a tifare per Silvia, in cui è facile riconoscersi. E quando Beatrice porella muore, beh certo dispiace ma che ci vuoi fare. E tenete presente che io, in tutto questo, ho fatto fuori tre fazzoletti di carta, non sono una con il cuore di ghiaccio! :)
Il film è troppo veloce: non un anno di scuola, ma solo un paio di mesi e tutto si consuma in fretta. Quello che mi aveva entusiasmata del libro non era la storia in sé ma i pensieri di Leo, la rabbia di Leo, l'elaborazione del lutto di Leo. Lo avevo finito di leggere due settimane prima che un tumore si portasse via la mia migliore amica e le parole di D'Avenia in quei giorni in cui le speranze ormai erano sempre più flebili (o nulle anche se non mi volevo arrendere all'evidenza) mi avevano aiutato tanto, sul serio.
Il film invece non mi ha lasciato nulla, se non di aver trascorso una bella serata con le amiche e con Luca Argentero. Si poteva fare molto meglio!
04 aprile 2013
Il ballo
Ho comprato questo libro per due motivi: il primo è che mi ricordavo che Strawberry aveva parlato di qualche libro di Irène Némirovsky (di cui, prima che lei ne parlasse, ignoravo l'esistenza) e perché la Newton ha fatto questa collana di libricini a 99 centesimi.
Tra questi 12 libri ho scelto Il ballo ed un altro perché erano scritti molto grandi, mentre ho lasciato Il grande Gatsby al supermercato perché era stato compresso in troppe poche pagine e per leggerlo bisognerebbe cavarsi gli occhi.
Il ballo è un racconto di 80 pagine scritte enormi ambientato nella Parigi degli anni Trenta. Si capisce così in poche pagineche non tutte le signore borghesi che si sono arricchite velocemente son carine, simpatiche, sorridenti e generose come la Molly del
Titanic.
Anzi. La signora Kampf per organizzare il ballo che le permetterà di entrare ufficialmente tra le persone che contano è pronta a passare su tutti e tutto. Solo che prima o poi qualcuno si incavola... e si scopre da chi ha ereditato i suoi geni Amanda Clarke!
A me ha fatto uno strano effetto leggere qualcosa di un'autrice dell'inizio del secolo scorso. Se oggi per me leggere qualcosa scritto da una donna a me contemporanea è assolutamente nella norma, farlo con chi è vissuta un secolo fa... Mi sono sforzata e non ricordo di aver mai trovato nei libri di letteratura di scuola qualcosa scritto da una donna, se non le sorelle Bronte e la Austen.
Lo consiglio? Beh costa meno di un euro, si legge senza fatica in qualche ora... quindi sì. Certo non è un capolavoro, però incuriosisce quel tanto che basta per voler leggere qualcos'altro di questa autrice: un buon antipasto!
Tra questi 12 libri ho scelto Il ballo ed un altro perché erano scritti molto grandi, mentre ho lasciato Il grande Gatsby al supermercato perché era stato compresso in troppe poche pagine e per leggerlo bisognerebbe cavarsi gli occhi.
Il ballo è un racconto di 80 pagine scritte enormi ambientato nella Parigi degli anni Trenta. Si capisce così in poche pagineche non tutte le signore borghesi che si sono arricchite velocemente son carine, simpatiche, sorridenti e generose come la Molly del
Titanic.
Anzi. La signora Kampf per organizzare il ballo che le permetterà di entrare ufficialmente tra le persone che contano è pronta a passare su tutti e tutto. Solo che prima o poi qualcuno si incavola... e si scopre da chi ha ereditato i suoi geni Amanda Clarke!
A me ha fatto uno strano effetto leggere qualcosa di un'autrice dell'inizio del secolo scorso. Se oggi per me leggere qualcosa scritto da una donna a me contemporanea è assolutamente nella norma, farlo con chi è vissuta un secolo fa... Mi sono sforzata e non ricordo di aver mai trovato nei libri di letteratura di scuola qualcosa scritto da una donna, se non le sorelle Bronte e la Austen.
Lo consiglio? Beh costa meno di un euro, si legge senza fatica in qualche ora... quindi sì. Certo non è un capolavoro, però incuriosisce quel tanto che basta per voler leggere qualcos'altro di questa autrice: un buon antipasto!
01 aprile 2013
La voce invisibile del vento
La voce invisibile del vento di Clara Sanchez racconta la storia di una coppia in vacanza: Felix e Julia. Appena arrivati nel posto delle loro vacanze Julia ha un incidente stradale e finisce in una specie di coma.
Julia nel suo stato di semi-incoscienza affronta un viaggio per ritrovare la strada di casa perchè crede di essersi semplicemente persa, cosa che per una come me che si perde ovunque non è poi così strana. Strani invece sono gli scherzi che la mente a volte gioca e il coraggio che si tira fuori nei momenti di difficoltà. Strano è anche il modo in cui quel coraggio scompare quando le cose tornano nella norma, ma questa sarebbe un'altra storia.
A me è piaciuto, ve lo consiglio!
La maggior parte delle persone non è addirittura in grado di descrivere se stessa fedelmente. Allora ci si rende conto che ciò che rimane in testa di solito è ben poco e, con quel poco, si crede di sapere tutto.
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