Questo è lo spirito con cui ho affrontato il grigissimo ponte dei Santi... e sono rimasta molto soddisfatta!
Come farsi consigliare i libri con criteri oggettivamente struggenti |
Un uso qualunque di te: la trama
Luce è una diciassettenne con una famiglia apparentemente normale.
La notte in cui viene ricoverata si scopre che la brava studentessa ha abusato di droghe ed ora si trova appesa tra la vita e la morte.
Quella stessa notte il suo papà scopre di non essere il suo vero padre in seguito ad egli esami per la compatibilità della donazione del fegato da vivente e Viola, la mamma, quando le squilla il cellulare si trova nel letto dell'ennesimo amante...
La recensione di Un uso qualunque di te
Quando ho iniziato a leggere Un uso qualunque di te Viola, la mamma e protagonista, mi stava terribilmente antipatica: aveva una bella famiglia, un marito che la adorava ed era lei che consapevolmente si allontanava da loro. A volte lo faceva tagliandosi volutamente fuori dal bellissimo rapporto tra la figlia ed il padre ed altre volte, sistematicamente, inventando cene di lavoro per concedersi una scappatella.
La lettura è veloce: nemmeno 200 pagine in cui si alternano i racconti della giovinezza di Viola a quelle terribili ore in cui sua figlia è appesa ad un filo sottilissimo tra la vita e la morte.
Il ritmo è incalzante e, seppur i protagonisti risultino un po' rigidi nelle loro caratteristiche, ci si affeziona così tanto a questa storia da non volerla lasciare fino alla fine.
Leggere aiuta a capire i punti di vista di persone diverse, aiuta a mettersi nei panni dell'altro: non significa cambiare idea ma solo imparare ad ascoltare prima di puntare il dito.
È così che si inizia a capire come Viola sia la prima vittima di se stessa, come sia rimasta impigliata in un rapporto che non voleva, come alla fine la sua mancanza di coraggio abbia condizionato tutta la sua vita (o quasi).
E poi si piange... e io adoro i libri che fanno piangerissimo!
Autrice: Sara Rattaro
Anno prima pubblicazione: 2012
Pagine: 176
Dove: Italia
A chi può piacere: a chi ama i libri che fanno piangere!
Un'altra recensione: mentre a me questa lettura è piaciuta tantissimo, Mikla l'ha considerata poco soddisfacente perché non è riuscita a creare un vero legame con i personaggi.
Se ti piacciono i libri che fanno piangere ti consiglio anche questi altri 10 libri a prova di lacrima!
6 commenti:
Conosco una storia analoga, purtroppo vera.
Grazie delle recensione molto sentita che viene volgia di andare a leggere il libro
Quoto Sara..
M.
Mi fa ridere che tu cerchi libri da piangere. Sono tremendamente insensibile.
Ciao Federica, svolazzavo ...
Piangere, ridere, sono due facce della stessa medaglia chiamata emozione.
A volte se ne sceglie una, a volte l'altra, l'importante è sentire e provare emozione.
Ciao mi piace Sara Rattaro. Un libro che vorrei leggere. Ciao
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