Perché ho letto La danza del girifalco di Silvano Nuvolone?
C'è chi in questo folle 2020 ha scoperto il turismo di prossimità, io invece ho provato a leggere libri di scrittori che ambientano le loro storie proprio vicino a casa mia.
Dopo la lettura di La casa dei Colli di Marco Cima, mi è capitato tra le mani La danza del girifalco di Silvano Nuvolone ambientato intorno all'anno Mille nel mio Canavese alla corte di Re Arduino.
Lungi dall'aver scoperto un libro imperdibile, ho però trovato una lettura che mi ha fatto riscoprire alcuni luoghi delle vicinanze e che potrebbe interessare a chi volesse venire a fare un giretto ai piedi del Parco Nazionale del Gran Paradiso in Piemonte.
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L'autore Silvano Nuvolone |
La trama di La danza del girifalco
Anno Mille, Canavese (provincia di Torino).
Avila ed Egon sono due ragazzi che sognano di servire Re Arduino, marchese d'Ivrea, rispettivamente come falconiera e come cuoco. Riusciranno a raggiungere il loro Re e servirlo durante il lungo assedio del re germanico Enrico II.
La danza del girifalco: la trama
La storia medioevale non è la mia grande passione e quind, probabilmente la mia recensione farà acqua da molte parti perché non sono assolutamente in grado di dare un parere "storico" sul romanzo.
Ci sono degli aspetti di questi romanzo che mi hanno davvero appassionato, come quello legato alla Rocca di Sparone, dove sono stata anni fa senza conoscere bene la storia.
Ad oggi si trova una Chiesa datata al 1025 e del Castello di Re Arduino resta solo un muro.
Tra le cose che invece proprio non mi sono piaciute c'è il rapporto tra Avila, la protagonista, e il girifalco che, per chi come me è ignorante in materia, è un falco molto più elegante di quelli comuni.
Nel libro si dice spesso che la ragazza vedeva tramite gli occhi del falco e io mi immaginavo il falco come un drone di mille anni fa.
Anche il rapporto tra i vari personaggi è sviluppato in modo un po' stereotipato e non particolarmente avvincente.
La narrazione all'inizio è molto descrittiva della vita dura del tempo e io l'ho trovata soporifera, ma con l'addentrarsi nella vicenda il ritmo migliora decisamente... e se lo dico io che non mi appassiono mai alle storie delle corti medioevali!
Autore: Silvano Nuvolone
Anno prima pubblicazione: 2015
Pagine: 238
Dove: Canavese
Se ti appassioni di storie canavesane, ti consiglio il libro
La casa dei Colli, ambientato nella seconda metà dell'800.
A chi può piacere: a chi pensa di venire a conoscere il Parco Nazionale del Gran Paradiso sul versante Piemontese; a chi ama i romanzi storici ambientati nel medioevo.
3 commenti:
Diciamo che quind è più uno spot territoriale che un romanzo vero e proprio.
Ma c'è un elemento fantastico? Quello di vedere attraverso il falco...
Un po' Ladyhawke... comunque, una donna nel medioevo è difficile che potesse ambire a questi ruoli... :)
Moz-
Cara Federica le tue attenzioni sono sempre molto particolari. Un esempio da seguire.
Il mio abbraccio
Maurizio
Un modo per conoscere questi splendidi luoghi.
Serena domenica.
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