05 aprile 2017

Suicidi in capo al mondo

Suicidi in capo al mondo di Leila Guerriero è stato un bel regalo di marcos y marcos, che ho letteralmente divorato.
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Suicidi in capo al mondo è un'inchiesta giornalistica che ha i ritmi, ma non il finale ahimé, di un thriller.

La Guerriero racconta una vicenda davvero accaduta: a cavallo con l'inizio del millennio in una cittadina nel mezzo del nulla patagonico, Las Heras, iniziano a susseguirsi una serie preoccupante di inspiegabili suicidi.

La giornalista, anni dopo. decide di andare ad incontrare i parenti delle giovani vittime per capire se davvero c'è un filo rosso che ha unito tutte queste morti.

Le motivazioni che trova sono diverse ma facilmente riassumibili in mancanza di lavoro o prospettive future, musica metal ed un possibile nesso con una setta satanica, famiglie troppo oppressive o famiglie completamente disgregate.

Sinceramente questo non è il miglior libro che abbia letto sulla Patagonia, il più avvincente o emozionante, ma è quello più vicino all'idea che mi sono fatta dai racconti degli argentini su questa regione.
La Patagonia non turistica è un posto dove molti ragazzi argentini, soprattutto tra la classe media che studia ingegneria, sanno che passeranno qualche anno perché là c'è lavoro per via dell'estrazione del petrolio. Tutti però dicono che ci staranno per un po', per guadagnare e mettere da parte qualche soldo, ma poi scapperanno a gambe levate e torneranno a vivere nelle loro città.
Le aziende al sud pagano molto di più rispetto al resto del paese (ma ad onor del vero la vita è anche molto più cara) per convincere la gente a lavorare in un posto dal clima inospitale, dove il vento spazza via qualsiasi cosa e dove -in sintesi- non c'è nulla.
Un ragazzo mi ha raccontato (quindi chissà se è davvero così!) che gli abitanti di Ushuaia d'inverno, quando la città non è invasa dai turisti, non sapendo cosa fare, fanno in continuazione il giro della cittadina in macchina. D'altra parte la benzina ce l'hanno quasi gratis perché in Patagonia è un bene sussidiato e si trovano in quattro gatti senza nulla da fare.
libri-sulla-patagonia
Suicidi in capo al mondo

Se sognate la Patagonia leggete Suicidi in capo al mondo: se avrete la fortuna di visitarla, come ho fatto io, vedrete dei posti da sogno e difficilmente passerete in posti come Las Heras, ma sapere che esistono vi darà tutta un'altra consapevolezza.

Se ti interessano i libri che parlano di Patagonia ti consiglio anche:
Patagonia ciuf ciuf di Raul Argemì (per chi ama l'avventura)
L'uomo dalla voce tonante di Stefano Malatesta (per chi sceglie la saggistica)
Terra del fuoco di Francisco Coloane (per chi ama i racconti)

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