20 maggio 2023

Aprile 23

A Pasqua sono diventata zia per la seconda volta e questo è sicuramente l'evento del mese.

Mi sono anche divertita molto andando a visitare Padova, una città che mi ha stupita per quanto è deliziosa e vivace.


Libri:

Si dice leggere un audio libro? Sia come sia, con gli audiolibri sono spesso scostante ma con la lettura di aprile mi sono appassionata.

Sono contenta perché ho anche letto degli autori che mi proponevo da tempo di conoscere o ritrovare: Fernando Aramburu, Haruki Murakami (non avevo mai letto nulla di Murakami!) e Miriam Toews.


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I rondoni --> Mettiamo subito i puntini sulle i: No, I rondoni non è bello quanto Patria, che è stupendo.

I rondoni è il diario di un professore che pianifica di suicidarsi il 31 luglio dell'anno successivo e di come si avvicina a questo momento. 

Lo stile di Aramburu è lo stile di Aramburu e quindi ti incolla alle pagine, una dopo l'altra, un mese dopo l'altro. Fino al 31 luglio.




Tutto sarà perfetto --> Audioletto nelle vacanze di Pasqua mentre facevo le pulizie a scuola: quasi mi spiaceva di tornare a casa... che bella esperienza!

Lorenzo Marone racconta di un figlio 40enne che si trova a badare per pochi giorni a suo papà, con cui non ha un bel rapporto. Il papà è molto malato e sua sorella gli ha lasciato una serie di regole rigidissime affinché vada tutto bene, ma lui più o meno volontariamente le infrange tutte. 

E' la storia di un ritorno alle origini, di un rapporto complesso tra un figlio adulto e un padre anziano e di una famiglia che, come tutte le famiglie, è stata felice ed infelice a modo suo.

Di Lorenzo Marone avevo letto Magari domani resto, che è altrettanto bello.


Donne che parlano --> il mio primo incontro con Miriam Toews, di cui avevo tanto sentito parlare.

Purtroppo alla base di questo romanzo c'è una vicenda barbara accaduta davvero in una comunità mennonita in Bolivia: per anni un gruppo di uomini narcotizzava le donne e le bambine della comunità e le violentava nella notte. Ovviamente queste poverette se provavano a dire qualcosa sulle condizioni in cui si svegliavano venivano fatte passare per pazze.

La Toews, mennonita di origine pure lei, prova a raccontare una riunione tra le donne coinvolte negli stupri in cui devono decidere cosa fare. E' la prima volta che loro possono prendere una decisione: non sono mai uscite dal loro villaggio, non sanno scrivere e leggere e temono che non perdonare i loro aggressori le condurrà all'inferno.  

Cos'è la cosa giusta da fare? Andarsene dal villaggio o restare? Ed è giusto per chi? 

Un libro di poche pagine ma che va letto poco per volta perché fa davvero stare male.

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Norwegian Wood --> è il mio primo Murakami. 

Giappone, fine anni '60. Un ragazzo sta crescendo e il libro tratta i classici temi dell'adolescenza: l'amore diviso tra due ragazze una all'opposto dell'altra, l'amicizia, la morte. 

Ovviamente racconta di una società molto diversa dalla nostra e io, lo ammetto, non sono una grande esperta di Giappone. 

Non è male, ma un po' troppo "pisellocentrico" per i miei gusti.







Due vite --> Io non mi capacito del successo di 'sto libricino. L'autore racconta la storia di due amici scrittori morti prematuratamente. 

Lei è Lia Peri, morta di tumore, e lui è Rocco Carbone, morto in un incidente stradale.

Forse avessi conosciuto gli autori raccontati mi sarebbe piaciuto, ma io non li conoscevo ed è stato noiosissimo. Bocciato, senza appello.





Gironzolii:

Padova è stata una bella sorpresa: una città viva e vivace, quasi sull'acqua, pedonale, in cui è facile orientarsi e dove passeggiare avanti e indietro.

Erano anni che pensavo di andare a Padova, ma quello che mi ha convinto ad andare è stata la mostra su Frida Kahlo e Diego Riveira, visibile fino al 4 giugno. 

A me è piaciuta molto e se capitate da quelle parti vi consiglio di andare a vederla.

Frida Kahlo e Diego Riveria in mostra a Padova